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OPERE PUBBLICHE E CANALONE, CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE

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di Gianni Nicastro


Lunedì scorso un consiglio comunale con sei punti all’ordine del giorno e uno aggiunto all’ultimo momento, quello sulla modifica dello Statuto del comune e del Regolamento del consiglio comunale. Sul motivo per cui si vuole modificare Statuto e Regolamento abbiamo intervistato Oronzo Valentini, capogruppo FLI, Filippo Masotti, capogruppo PD, e il presidente del consiglio comunale Matteo Colamussi (PDL).

STATUTO E REGOLAMENTO COMUNALI
E’ stata istituita una commissione speciale che ha il compito di lavorare a quelle modifiche, composta da cinque consiglieri compreso il presidente del consiglio Colamussi che la presiederà, gli altri quattro sono  Pinuccio Romagno e Oronzo Valentini per la maggioranza, a rappresentare la minoranza sono Giuseppe Valenzano (PD) e Pinuccio Valenzano (Arcobaleno).

La modifica riguarda «l’ammodernamento dello Statuto, rispetto alle norme vigenti, e il rifacimento del regolamento del consiglio comunale che riteniamo obsoleto e che quindi vogliamo ammodernare. E’ un lavoro abbastanza impegnativo, ma lo faremo» ci ha detto Matteo Colamussi. «Ci tengo a precisare -ha aggiunto- che i componenti della commissione non prenderanno alcun gettone di presenza. E’ un lavoro che io intendo fare in maniera bipartisan, perché sono modifiche con non possono essere fatte a colpi di maggioranza».

«E’ necessario snellire e ammodernare le procedure consiliari che a volte sono un po’ lunghe e antiche», è quello che ci ha detto Valentini. Per quanto riguarda invece lo Statuto? «E’ collegato. Ci sono principi dello Statuto richiamati nel regolamento, quindi la modifica va di pari passo» ha risposto il capogruppo di FLI. «Soprattutto il regolamento, va modificato perché e alquanto datato» è l’opinione di Filippo Masotti. «Bisogna aggiornarlo -ha aggiunto- rispetto ad alcune modifiche apportate dalla legge, però poi ci sono esigenze di una migliore regolamentazione delle sedute consiliari, sia per quanto riguarda i tempi degli interventi dei consiglieri, che per la chiamata in causa di un consigliere, attualmente il regolamento non prevede la possibilità di ribattere».

Per quanto riguarda le interpellanze e le interrogazioni, una delle ipotesi di nuova regolamentazione è quella di trattarle in una specie di question time. Potrebbe avere un senso visto che interrogazioni e interpellanze non prevedono discussione, ma solo un botta e risposta tra interpellante e interpellato (sindaco o assessore). Staremo a veder il lavoro che questa commissione speciale farà, quali modifiche apporterà allo Statuto e al Regolamento. Questo punto in realtà non è stato trattato nel consiglio comunale in questione. Verso la fine il presidente ha chiesto una sospensione per conferire coi capigruppo, dopodiché si è deciso di rimandare la discussione del punto a dopo un attento approfondimento.

I PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
Su sei punti discussi, uno è stato rinviato al prossimo consiglio comunale ed è l’ “istituzione del regolamento per l’affidamento in economia dei lavori, forniture e servizi al comune di Rutigliano anno 2012”. Gli altri cinque punti sono stati, invece, discussi. I due riconoscimenti di debiti fuori bilancio sono stati approvati con i soli voti della maggioranza, l’opposizione ha votato contro. Uno era il debito di 3000 euro di spese legali per il ricorso al TAR -che il comune ha perso- sui 4 milioni di euro negati dalla regione per le urbanizzazioni del Pip di via Adelfia, l’altro era un debito che potrebbe arrivare a 550.000 euro per un esproprio non curato bene dalle passate amministrazioni e che risale al 1983, contenzioso che ha visto soccombere il comune in appello e ricorrere in Cassazione. Su questo debito fuori bilancio parleremo più diffusamente in un articolo ad hoc.

L’assestamento di bilancio, al quarto punto in discussione, si è reso necessario “a seguito di lievi scostamenti sul fronte delle entrate e delle uscite”, scrivono i revisori dei conti nella loro relazione, da cui si evince che una “quota di avanzo 2011 per fondi non vincolati risulta applicata a tutt’oggi per euro 555.799”.  L’assestamento è stato approvato, come era prevedibile, dalla sola maggioranza, l’opposizione ha votato contro. Sul Piano comunale per il diritto allo studio la minoranza si è astenuta e il punto è passato con i voti della maggioranza.

AGGIORNAMENTO PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE
Il punto che qui trattiamo più diffusamente è il primo, quello sulla “modifica” del “programma triennale delle opere pubbliche 2012/2014 in aggiornamento”, una modifica che si è resa necessaria in virtù «della realizzazione del dodicesimo lotto dei loculi cimiteriali» per una spesa di 550.000 euro, ha detto l’assessore all’urbanistica Carmine Iaffaldano.

«Se mi è consentito vorrei fare una rapida carrellata delle opere pubbliche realizzate», comincia così la sua breve relazione l’assessore, che ha snocciolato quello che si è fatto in questi anni. «Piazza Aristotele completata nella sua interezza; il letto alluvionale, tra piazza Aristotele e via F. Giampaolo completato; il verde pubblico di via Giampaolo completato, via Platone completata, parcheggio di via Paesiello completato, prolungamento di via Pitagora con via Padre Pio completato, campo da tennis alle spalle della scuola in via di completamento; urbanizzazione di via Cellamare in via di completamento; canale Cappuccini in via di completamento; il cimitero comunale per quanto riguarda il lotto n. 11 in via di completamento».

Subito dopo ha preso la parola Pinuccio Valenzano (Arcobaleno): «Ho sentito la relazione dell’assessore, alquanto lapidaria. Pensavo di ascoltare una relazione più articolata, non solo sulle piccole opere messe in cantiere diversi anni fa. In questo programma non trovo più la grande viabilità». Infatti, nell’elenco dell’assessore mancano alcune opere come la grande viabilità, appunto, e il palazzetto dello sport.

«Se andiamo a vedere le opere di questa amministrazione -ha detto Filippo Masotti-  non so se troveremo opere compiute». Gli ha replicato Michele Maggiorano, «noi possiamo mettere tantissime opere, però dobbiamo dire ai cittadini come le finanziamo tenendo presente il patto di stabilità, che è un patto capestro». Il consigliere dell’UDC ha aggiunto che non si può aumentare la pressione fiscale per realizzare opere pubbliche. Se la prende ancora coi vincoli del Patto: «Noi abbiamo un tesoretto da parte che però non possiamo utilizzare per quel benedetto Patto di stabilità».

I LAVORI AL LETTO ALLUVIONALE
Berardi ha sollecitato l’amministrazione ad interessarsi della grave situazione di disagio che vivono i cittadini delle casa popolari di via Italia e ha posto l’accento sul prolungamento del letto alluvionale di via Cellamare i cui lavori sono attualmente sospesi.
«Lavori che dovevano essere conclusi entro un certo periodo di tempo stanno subendo notevoli ritardi» ha detto, aggiungendo che via Calabria è ancora chiusa e che questo sta creando forti disagi alla viabilità. Il leder dell’opposizione ha parlato di un sopralluogo sul cantiere del letto alluvionale chiesto tempo fa dalla minoranza, «sopralluogo che da mesi -lamenta- non viene ancora effettuato» e che serve «per poter capire le problematiche che sono dietro la sospensione di quei lavori».

Se ci sono dei problemi il consigliere vuole capire chi «sopporterà le spese dell’eventuale riaggiustamento del ponte». Ha chiesto, ancora, il perché si siano «verificate queste difficoltà», il motivo delle «modifiche in corso d’opera» aggiungendo che le «pendenze di quel lavoro non sono state rispettate». Insomma Berardi ha sollevato una serie di problemi riferiti alla ristrutturazione del letto alluvionale, problemi di cui si parla nel paese sin da quando i lavori sono stati sospesi.

Al consigliere ha risposto il sindaco. «In effetti sul canalone qualche problema c’è -ha detto- ma lo stiamo superando». Il letto alluvionale è un’opera che sta sbloccando un Piano particolareggiato fermo da anni, ci ha tenuto a precisare il sindaco. «I lavori di urbanizzazione del Piano particolareggiato stanno andando aventi -ha aggiunto- senza nessun problema o con quelli che si presentano quotidianamente e che di volta in volta proviamo a risolvere».

Sul resto delle questioni sollevate da Berardi, il sindaco non vuole che si inneschino «false e tendenziose ipotesi». «I lavori del letto alluvionale sono fermi perché stanno subendo delle modifiche rispetto al progetto iniziale», ha spiegato Roberto Romagno. Per quale motivo si siano rese necessarie queste modifiche lo ha chiarito: «Perché il progetto iniziale non aveva considerato appieno alcune difficoltà e questioni. Il progetto era nato con la realizzazione di sponde laterali che sporgevano dal livello stradale di oltre un metro. Tutto questo faceva diventare irrealizzabile, o perlomeno di difficile realizzazione, gli attraversamenti pedonali e carrabili».

I vari ponti, dunque, avrebbero dovuto sollevarsi di un metro dal livello stradale e questo avrebbe creato grandi difficoltà alla viabilità, da qui la necessità di modificare il progetto. C’è un problema anche alle quote del canale che, ha detto il sindaco, si stanno modificando e «nel modificare le quote sono venuti fuori altri problemi che stiamo superando». Circa i tempi di esecuzione, criticati dal consigliere Berardi, «stiamo ancora nei tempi previsti dal contratto perché i lavori sono stati assegnati a fine aprile e prevedevano un anno di esecuzione, per cui fino ad aprile prossimo siamo nei tempi previsti», ha concluso il sindaco sull’argomento.

Quella delle opere pubbliche è una materia complessa, ha detto Valentini. «Molte volte in queste sedi è facile cadere nella polemica», per la realizzazione delle opere ci vogliono i soldi ha aggiunto il capogruppo di FLI. Bisogna, in generale, stare attenti, perché in passato le amministrazioni si sono inventate opere pubbliche «senza copertura finanziaria» che hanno creato grandi problemi. E qui Valentini ha portato l’esempio dell’opera pubblica incompiuta per eccellenza a Rutigliano: «E’ nota a tutti la vicenda del cosiddetto palazzetto dello sport, quella vicenda ci lasciò in eredità solo alcune colonne, le fondamenta di quel palazzetto dello sport in via Conversano» perché l’amministrazione di allora rimase senza fondi e non completò quell’opera pubblica.

A questo punto Valentini fa un excursus delle opere pubbliche che invece sono state realizzate nei 13 anni di governo di centrodestra: l’isola pedonale di via D. Martinelli e p.zza XX settembre, la messa in sicurezza delle scuole, il PIRP con la realizzazione di p.zza Aristotele, p.zza Colamussi, la basolatura del centro storico, il tribunale, il Palazzo San Domenico, il museo, il letto alluvionale…

LA SCUOLA RIPARATA

Il Sindaco ha contestato all’opposizione il fatto che l’amministrazione non abbia realizzato opere pubbliche in questi anni e l’ha rimandata all’elenco che ha fatto Oronzo Valentini. «Chiedere o pretendere la realizzazione di opere senza affrontare in maniera serena e seria come quelle opere andrebbero finanziate, significa non essere onesti con noi stessi». Ci sarebbero grandi risorse che il comune ha di suo, ha detto il sindaco, ma a causa del famigerato, onnipresente e pesante patto di stabilità al comune di Rutigliano gli è impedito di utilizzarle.

Qui il sindaco ha colto l’occasione per rispondere a chi la settimana scorsa ha fatto «allarmismo su un istituto scolastico», riferendosi ai problemi di infiltrazione dell’acqua nella scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II”, problemi che sono stati risolti. «Anche su questi temi -ha detto- io penso che questa amministrazione possa con soddisfazione e orgoglio dire che ha fatto, sono stati fatti e si continuano a fare interventi corposi e seri sulle strutture scolastiche». Ha elencato gli interventi di ristrutturazione fatti sulla scuola media di via Campanella e sulla succursale, sulla “Settanni” e sulla “A. Moro”. Insomma, non è vero che per quanto riguarda le opere pubbliche e gli interventi di manutenzione delle strutture scolastiche l’amministrazione comunale non abbia fatto niente.

L’altra critica venuta dall’opposizione è quella che su alcune opere pubbliche importanti il Piano triennale fa affidamento sul project financing (finanza di progetto), che prevede un finanziamento tutto privato con la gestione dell’opera da parte del finanziatore. E’ la forma di finanziamento che il Piano prevede per il palazzetto dello sport e per il nuovo Pip di via Conversano, opere che, messe insieme, rappresentano circa il 90 % dello stanziamento finanziario del Piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014.

Alla fine il punto è passato con i soli voti della maggioranza, l’opposizione ha votato contro.

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