ABBANDONA IMMONDIZIA NELLA BUSTA DELL’ORGANICO
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- Pubblicato Sabato, 01 Dicembre 2012 11:18
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
E’ un habitué dell’immondizia abbandonata per strada. Ora la lascia sotto il cestino portarifiuti di via Diego Martinelli, a volte in via Porticella, ieri mattina il trofeo era su corso Mazzini, poco più giù di Verna. La busta dell’organico utilizzata denuncia il fatto che si tratta di una persona che paga la TARSU, che ha ricevuto le quattro pattumelle, che è, insomma, nelle condizioni di poterla fare la raccolta differenziata. Non la fa. Preferisce mettere tutto insieme nella busta dell’organico e abbandonare il “pacco” ai margini del centro storico dove, con molta probabilità, risiede.
L’inciviltà, dunque, persiste e certi comportamenti si vanno radicando. Qui non è più questione di rodaggio del sistema, siamo a più di un anno dall’inizio del porta a porta e il fenomeno dell’abbandono non accenna a diminuire, anzi, a volte si ha l’impressione che aumenti.
Al di là di qualche sporadico “pattugliamento” della Polizia provinciale, il fenomeno a Rutigliano non si è mai combattuto davvero. Ad ogni intervista, e in ogni occasione, il sindaco ha sempre accennato alla videosorveglianza da installare nei punti più presi d’assalto dagli sporcaccioni, ma nel paese non c’è una postazione video sorvegliata. Si è parlato anche di un intervento sulle utenze iscritte a ruolo che non espongono mai o raramente i contenitori la notte, ma anche qui non si è fatto nulla. Si è pure accennato a un maggior controllo del territorio coordinato fra le varie Forze dell’Ordine, nulla.
Mola di Bari vive più o meno lo stesso problema di Rutigliano. Qui da circa un anno è partito il porta a porta e l’incivile fenomeno si è presentato puntuale. «C’è stata una azione di monitoraggio del territorio attraverso numerose operazioni di controllo sulle procedure di smaltimento dei rifiuti domestici, coordinata dall’assessore all’ambiente Michele Palazzo, con l’intervento della Polizia Municipale e degli operatori della società incaricata della raccolta dei rifiuti. Numerosi sono stati i cittadini sanzionati», è quanto ha detto il sindaco molese Stefano Diperna ad Antonio Galizia, corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno il 31 ottobre scorso.
Diperna ha parlato di adesivi di avvertimento che gli addetti appongono nei luoghi di abbandono dell’immondizia. «L’amministrazione comunale e gli operatori ecologici -ha detto ancora il sindaco molese in quella intervista- non devono essere schiavi di coloro i quali continuano a non rispettare le norme. Non si tratta di cattiveria da parte dell’amministrazione comunale, ma di una giusta azione a tutela del territorio e nel rispetto della stragrande maggioranza dei molesi che quotidianamente seguono le prescrizioni stabilite per la raccolta dei rifiuti porta a porta».
“Pioggia di multe. Controlli giorno e notte”, era l’occhiello della Gazzetta a quell’articolo. A Mola il controllo sul territorio è h24 con la Polizia Municipale impegnata nelle ore diurne e la Polizia provinciale in quelle notturne. Lì c’è, dunque, un intervento coordinato tra Vigili urbani, operatori della ditta appaltatrice e polizia provinciale che sta sortendo dei risultati visto che le multe cadono a “pioggia”.
A Rutigliano un intervento così coordinato e continuativo non c’è mai stato. C’è da dire anche che nel paese che ha dato i natali, nella provincia di Bari, alla raccolta differenziata porta a porta manca l’assessore all’Ambiente, cioè una persona che segua solo le questioni ambientali e che si possa, quindi, concentre su di esse. La delega all’ambiente c’è l’ha il sindaco Roberto Romagno che, per quanto bravo possa essere, forse non ce la fa a seguire -così come si dovrebbe- le vicende ambientali.
Anche perché il sindaco deve fare il sindaco, il che è già molto impegnativo; poi quello di Rutigliano ha pure le deleghe all’edilizia privata e a un sacco di altre cose (cultura, pubblica istruzione, centro storico, cimitero, verde pubblico e igiene). Roberto Romagno fa il sindaco ed è oberato da deleghe che in altri comuni sono assegnate a due, tre, specifici assessori. Sarà, forse, anche per questo, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti a Rutigliano non demorde, gli incivili continuano ad insozzare il paese sotto gli occhi schifati della cittadinanza.
Nel momento in cui nessuno più noterà i cumuli di immondizia pur presenti in bella mostra per strada, vorrà dire che ci si sarà abituati all’inciviltà, vorrà dire che gli incivili avranno vinto.