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QUANTO CI COSTA L’INSIDIA STRADALE!

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di Gianni Nicastro

Buche, marciapiedi e asfalto sconnessi, ferri che sporgono, tombini aperti… Ce n’è per tutti i gusti. Si chiamano “insidie stradali”, le vittime sono prevalentemente pedoni, ma ci cascano anche le auto. Come numero di casi è la parte più importante del contenzioso legale con cui il comune ha a che fare in un anno. Cosa viene a costare alle casse comunali l’insidia stradale, abbiamo cercato scoprirlo spulciando gli atti con i quali la giunta comunale e l’ufficio contenzioso -diretto dalla dott.ssa Ada Lombardo- stanziano le somme da pagare ai cittadini che chiedono i danni, quindi somme certe.

Diciamo subito che non ci è stato possibile scandagliare tutti gli atti relativi a questo tipo di contenzioso perché alcuni sono “indisponibili” pur figurando all’albo pretorio, ne è negato l’accesso. Si tratta di determine d’ufficio e delibere di giunta: 42 emesse dal 5 maggio al 30 dicembre del 2011 e 17 licenziate dall’1 gennaio al 13 marzo 2012. In tutto sono 59 atti amministrativi di liquidazione per “risarcimento danni sinistro”.

E’ un contenzioso che viene al pettine nei primi mesi del 2012, ma si riferisce a casi di infortuni che risalgono al 2005 (2), 2008-9 (6), 2010 (12), 2011 (38). Il 2011, come si vede, è l’anno in cui le “insidie” hanno colpito con una certa insistenza; in soli 14 giorni (dal 10 al 24 giugno), si contano 6 casi di cittadini infortunati e, di seguito, risarciti. Questi 59 casi sono costati al comune 120.000 euro. Si passa da un risarcimento di massimo € 15.000 a uno di poco meno di € 200 con un valore medio a caso di € 2033. Siamo, dunque, di fronte a un costo importante se si tiene conto che è riferito a un solo anno e a una indagine che difetta in casistica.

Sarebbe interessante sapere se questa cifra il comune la spende ogni anno e c'è da chiedersi quanti marciapiedi, buche, sconnessioni, possono essere riparati con 120.000 euro. Per avere una idea stamattina ci siamo rivolti all’ufficio manutenzione del comune che ci ha fornito delle cifre interessanti. Nel 2011 sono stati spesi complessivamente 120.000 euro di manutenzione ordinaria (€ 30.000) e straordinaria (€ 90.000). L’anno scorso la collettività ha, quindi, speso di manutenzione esattamente la stessa quantità di euro spesi per liquidare i danni da insidia stradale, cioè da manutenzione mancata. Ma se si va più nel dettaglio, la spesa dedicata alle insidie stradali classiche (rattoppi, cordoli, sconnessioni…), da cui discende la maggior parte del contenzioso preso in esame, è solo il 20% di quei 120.000 € di manutenzione.

All’assessore Nicola Mastrocristino abbiamo chiesto se non facciamo prima ad investire anticipatamente in manutenzione stradale una parte dei soldi che sappiamo spenderemo, prima o poi, in risarcimento danni, così non solo evitiamo che la gente si faccia male, ma utilizziamo in modo più produttivo le risorse pubbliche.

«Sicuramente si farebbe prima, ma è utopico perché non è possibile mettere il pavimento di granito in tutta Rutigliano. Non nego che il problema ci sia, anch’io sono un cittadino, cammino per le strade e vedo. Ma anche se spendessimo quei 120.000 euro come lei dice rimarrebbero comunque situazioni di insidia, i danni continuerebbero ad esserci», ci ha risposto l’assessore al bilancio. «A me risulta -ha aggiunto- che l’ufficio manutenzione è sempre pronto e attento a questo tipo di segnalazioni e provvede subito a far intervenire la ditta che cura la manutenzione».

Attualmente il comune è scoperto da assicurazione nonostante abbia in passato bandito gare rivolte alle varie compagnie. «E’ un problema nazionale, vissuto da quasi tutti i comuni» ci ha detto a proposito l’assessore. «Questo è un settore abbastanza pericoloso per le assicurazioni, le quali evitano di partecipare alle gare. Stiamo tentando di risolvere il problema aumentando la franchigia della prossima gara in modo da attirare qualche offerta». Ma assessore, più alta è la franchigia più soldi sborsa il comune nonostante il costo della polizza assicurativa. «E’ meno conveniente certo, ma così abbiamo la speranza che qualche compagnia partecipi alla gara. Il problema qui è che nessuno vuole partecipare. Nell’ultima gara bandita la franchigia l’abbiamo portata a 4500 euro e non ha partecipato nessuno. Su questo tipo di polizze il rischio che l’assicurazione si assume è notevole, per cui nessuno partecipa». La gara, comunque, sarà bandita entro la fine di aprile.

Siamo di fronte, dunque, a un problema abbastanza paradossale: le compagnie non sono interessate ad assicurare il comune, il comune aumenta la franchigia per invogliarle ad assicurarlo; quand’anche si trovi una assicurazione disposta a farlo, con una franchigia alta il comune si ritroverebbe -nella gran parte dei casi- a pagare direttamente i danni con in più il costo della polizza. La polizza, fa notare l’assessore, conviene comunque perché garantisce nei casi di grandi risarcimento danni. Va bene, ma resta tutta intera la convinzione da cui siamo partiti: prevenire i danni con una maggiore manutenzione dei marciapiedi e delle strade non solo aumenta la sicurezza dei cittadini, ma può addirittura far risparmiare prezioso denaro pubblico.

Le foto sono state inviate in redazione da un cittadino

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