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CONSIGLIO DISERTATO, MAL DI PANCIA NELLA MAGGIORANZA

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Eppure giovedì scorso i punti in discussione del consiglio comunale non riguardavano particolari interessi privati o edilizi. Un ordine del giorno di ordinaria amministrazione: comunicazione del sindaco su un “prelevamento dal fondo di riserva”, c’era il “riconoscimento di legittimità” di un debito fuori bilancio, la modifica al “programma triennale delle opere pubbliche”, gli equilibri di bilancio e lo stato di attuazione dei programmi sul 2011 e, in ultimo, la “mozione presentata dai consiglieri di maggioranza inerente l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Zazzera”.

Insomma, un consiglio comunale tutto sommato pacifico. Certo, il punto sugli equilibri di bilancio avrebbe fatto venir fuori che ancora oggi l’amministrazione non ha presentato il PEG, il piano esecutivo di gestione che stanzia i fondi ai vari settori della struttura tecnico-amministrativa comunale e indica, nello specifico, le attività che ogni settore (cultura, urbanistica, servizi sociali…) deve svolgere durante l’anno in corso.

Quello sulla modifica al piano delle opere pubbliche avrebbe evidenziato che il comune di Rutigliano ha avuto sì 770.000 euro dalla regione per le opere di urbanizzazione del PIP di via Adelfia, ma ne aveva chiesti 4.000.000 di euro con un progetto presentato e, nella stragrande parte, bocciato dalla stessa regione.

E poi c’è il punto sull’On. Zazzera la cui interrogazione parlamentare sulla gestione degli accertamenti ICI e su una variante edilizia approvata in consiglio comunale dalla sola maggioranza (le cui carte sono alla Procura della Repubblica), chiedeva al ministro degli interni Roberto Maroni di verificare e, nel caso, sciogliere il consiglio comunale per gravi e reiterate violazioni di legge (art. 141 del Testo Unico Enti Locali).

Ora, il 1° settembre scorso la maggioranza a un certo punto abbandona l'aula consiliare facendo macare il numero legale; l'altro ieri, compatta, non si è presentata in consiglio comunale pur essendo quasi tutti i consiglieri di maggioranza nei dintorni dell'aula. Si è presentato solo il presidente del consiglio Matteo Colamussi, il quale non ha potuto aprire la seduta per mancanza del numero legale.

I lettori di rutiglianoonline sanno che non è la prima volta che la maggioranza diserta l’aula consiliare. Cosa sta succedendo nel centro destra a Rutigliano!
Ci sono rumorìi di fondo che vengono dalla maggioranza e che sono indice di una turbolenza. Ci sarebbe la nutrita pattuglia consiliare del FLI che da tempo sta scalpitando per riequilibrare la sua presenza in giunta. Ci sono voci, non sappiamo quanto attendibili, che vogliono un rimescolamento assessorile ai danni di Pasquale Redavid, che è l’assessore più a rischio per una questione di incompatibilità grande quanto una casa (fratello e moglie sono azionisti di una società che da 13 anni gestisce l'appalto comunale dell’accertamento e della banca dati ICI e di altri tributi).

C’è addirittura chi sostiene che a rimpiazzare il Redavid ridiscenda in campo, udite udite, Lanfranco Di Gioia che ha fatto il sindaco per dieci anni, attualmente segretario del partito di Fini a Rutigliano. Ci sarebbe anche un altro consigliere comunale di maggioranza, vicino al sindaco, che vorrebbe sostituire l’assessora Angela Redavid con un’altra donna più politicamente accasata. Insomma, normali, fisiologiche, “coliche” politiche di cui soffrono -più o meno- tutte le maggioranze che sono al governano degli enti locali.

Quanto di vero ci sia in tutto questo, abbiamo cercato ieri di chiederglielo direttamente agli interessati, ai consiglieri di maggioranza, ai quali avremmo chiesto anche i motivi dell’ennesima diserzione consiliare.
Abbiamo interrogato Oronzo Valentini, Vittorio Giuliano e Mario Gaio, tutti e tre rigorosamente FLI. La risposta? Non molto edificante, ma non ve la anticipiamo, potete ascoltarla voi stessi qui sotto attivando il player-audio dell’intervista.

Buon ascolto {audio}/mp3/intervista_maggioranza.mp3{/audio}

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