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RUTIGLIANOWEB, CENSURA AI DANNI DELL’ON. ZAZZERA

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Stamattina “rutiglianoweb” apre pubblicando una interrogazione dell’On. Pierfelice Zazzera (IdV) indirizzata al Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Una interrogazione che riguarda l’amministrazione comunale di Rutigliano e in particolare il fratello del vicesindaco Pasquale Redavid che, come è noto, gestisce nel nostro come in altri comuni gli accertamenti e la riscossione dei tributi.

L’articolo sull’interrogazione, con la foto del faccione di Zazzera, è rimasto in home page per qualche ora. Alle ore 11:00 circa è scomparso dal sito, è stato rimosso. Cosa è successo? Perché Rutiglianoweb ha rimosso l’On. Zazzera e la sua interrogazione?
Forse perché metteva in cattiva luce l’amministrazione comunale e adombrava una sorta di conflitto di interessi del vicesindaco, nonché assessore all’Agricoltura e ad altro, Pasquale Redavid?

E’ molto probabile che qualcuno dal comune abbia alzato la cornetta del telefono e abbia perentoriamente richiamato all’ordine direttore, editore, capo redattrice -o chi per loro- intimando la rimozione immediata della imbarazzante interrogazione parlamentare. Che ci sia sempre stato un filo diretto tra sindaco e vicesindaco con direttore ed editore di Rutiglianoweb è un fatto antico, un rapporto diretto che prescindeva dalla redazione di allora.

Ora, noi qui potremmo sbizzarrirci andando giù pesante sull’informazione prezzolata, su una testata giornalistica che si convenziona col comune per 2.500 euro di “comunicazione istituzionale” e qualche giorno dopo mette fuori (toglie le password) all’intera redazione locale che quel sito l’ha praticamente fondato.
Potremmo dire tutto questo e altro ancora, ma non lo diciamo. Veniamo al sodo della, sicuramente, più interessante interrogazione.

L’On. Zazzera vuole sapere dal ministro se è a conoscenza delle irregolarità, denunciate alla Procura della Repubblica dai consiglieri comunali della ridente cittadina dei fischietti in terracotta e dell’uva da tavola, che riguardano “atti posti in essere dalla giunta e da alcuni funzionari responsabili degli uffici tributi e ragioneria, rispetto al censimento generale ICI”.
Secondo i consiglieri infatti -scrive ancora l’onorevole- il servizio censimento sarebbe stato aggiudicato ad una ditta (la «Euroservice» di Vito Redavid - fratello del vicesindaco) e poi alla stessa riconfermato più volte, senza procedere a regolare gara pubblica”.

L’amministrazione comunale avrebbe rinnovato il servizio al fratello del vicesindaco “in maniera illegittima e la succitata ditta, inoltre, non avrebbe neppure osservato gli obblighi economici assunti addossando al comune tutte le spese” prosegue nell’interrogazione il parlamentare dell’Italia dei Valori (interrogazione che può essere visualizzata integralmente cliccando sul tasto DONWLOAD-PDF che trovate sotto).

C’è un’altra questione che Zazzera solleva: “Già il 21 novembre 2010, i consiglieri comunali avevano denunciato, sempre attraverso un esposto alla procura, gravi violazioni in materia urbanistica poste in essere dal consiglio, e relative alla variante di un piano particolareggiato del comune”. Il documento non dice a quale variante si riferisce, ma considerando il periodo -novembre 2010- potrebbe essere quella che ha riguardato la “sanatoria” delle irregolarità (o abusi edilizi) che il costruttore Vito Legati e la cooperativa “Idea 90” si nono rinfacciati a suon di carte bollate. A pacificare gli animi delle parti è allora intervenuta una provvidenziale variante -chiesta dalle stesse parti in causa- che ha aumentato la cubatura al fabbricato (un porticato chiuso) di Legati e sanato le irregolarità, vere o presunte, del fabbricato della cooperativa.

Abbiamo contattato per telefono oggi l’on. Zazzera per sapere da dove muove questa interrogazione, come mai un parlamentare, di Monopoli, si interessi così da vicino a questioni strettamente locali, ma al cellulare c’era la segreteria telefonica. Proveremo ancora in questi giorni.

Alla fine dell’interrogazione l’onorevole chiede al ministro se è “a conoscenza dei gravi fatti descritti in premessa, e se alla luce di quanto riportato, ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza, per avviare, anche attraverso gli uffici territoriali di Governo, le procedure di cui all'articolo 141 del decreto legislativo n. 267 del 2000. (4-12576)”.

Insomma, a questo punto dell’interrogazione le cose si fanno serie. L’articolo del “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali” richiamato da Zazzera è titolato “Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali”. L’onorevole in sostanza chiede al ministro se ritiene opportuno, per quanto denunciato, sciogliere il consiglio comunale e mandare a casa il sindaco con tutta la sua giunta.

E’ il caso di dire che Roberto Romagno non si può rilassare un attimo. Vittorio Berardi l’ha tenuto in agitazione per due anni, FLI -con la sua corazzata consiliare e il suo coordinatore locale- scalpita, preme per avere un ruolo amministrativo più preminente (un sindaco di sua diretta emanazione); ora ci si mette anche lo sconosciuto parlamentare Pierfelice Zazzera.

Noi, comunque, sulla vicenda vi terremo informati e vi annunciamo sin da ora una prossima inchiesta (già in cantiere da tempo) sulla Euroservice=Eurogest=Censum. Tre società, un unico centro di potere che fa capo agli stessi azionisti: fratello e moglie del vicesindaco Pasquale Redavid.



clicca qui per visualizzare il documento




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