FAUNA IN LIBERTA’ NELLA LAMA SAN GIORGIO
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- Pubblicato Mercoledì, 13 Luglio 2011 18:03
- Scritto da Rosalba Lasorella
Questa mattina a Vallone Guidotti tirava una bella aria. Aria di libertà, aria di rispetto, aria di educazione.
E a respirarla erano in molti, grazie all’iniziativa promossa dal distaccamento locale delle Guardie Ecozoofile A.N.P.A.N.A. (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente), sotto la direzione di Carmine Gassi, in collaborazione con l’Osservatorio Faunistico Regionale, che ha permesso la liberazione di 40 esemplari di fauna selvatica nella Lama San Giorgio.
Dopo una fase riabilitativa, gufi, gheppi, grillai, ricci, poiane, assiuoli e pecchiaioli sono tornati ad abitare la nostra caratteristica macchia, mostrandosi in tutta la loro bellezza al folto pubblico accorso a salutarli (particolarmente incuriositi erano, chiaramente, i bambini).
Il recupero e la salvaguardia di queste specie nasce da un lavoro di sinergia tra cittadini ed esperti; lavoro che, in più di un’occasione, ha permesso di salvare animali in difficoltà e di restituirli, poi, al loro habitat naturale (ricordiamo, ad esempio, il caso del ritrovamento della poiana, oggi liberata, da parte dell’Appuntato della Guardia di Finanza Natale Losito).
La manifestazione ha riscosso grande successo e ha rivelato la profonda sensibilità che anima i cittadini rutiglianesi, le associazioni e l’amministrazione nei confronti di un luogo al momento gravemente minacciato.
Lo ha ribadito il Vicesindaco Pasquale Redavid: «Ritengo che questo sia un momento da valorizzare, proprio perché dobbiamo dimostrare che questa è un’area che deve necessariamente diventare protetta. Non è possibile vedere scorrere qui dei ruscelli di acque reflue; questo è un luogo eccezionale, un polmone verde che resta, non solo per il Comune di Rutigliano, ma per tutti i comuni della conca del sud-est barese».
Questa mattina l’A.N.P.A.N.A. ha offerto alla cittadinanza rutiglianese una grande possibilità: quella di vedere con i propri occhi quanto incantevole sia la natura e quanto l’uomo possa contribuire a mantenerla intatta.
La speranza, unanimemente condivisa, è che al piacevole odore di libertà non si sostituisca presto un ben più sgradevole olezzo.
A breve il video dell'iniziativa