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PACE E LEGALITA’, LA POLIZIA INCONTRA LA “MANZONI”

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polizia_scuola_rutigliano

 

La Polizia di Stato interagisce con la scuola. A Rutigliano, l’ispettore capo  dell’U.P.G.S.P. (Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico) della Questura di Bari Michele Cinefra e l’assistente capo Dora Maggio, poliziotta di quartiere di Bari, hanno incontrato nella mattinata di ieri gli alunni delle terze classi della media “Manzoni”, nell’ambito del progetto “Educazione alla pace e alla legalità”, referente la docente Angela Redavid.
Dopo la toccante testimonianza di pochi giorni fa di Vincenzo Conticello, testimone di giustizia, è toccato ai duepolizia__scuola_rutigliano_2 professionisti della legalità intrattenere gli studenti per parlare di casi di “vita vissuta”.

L’ispettore  Cinefra, facendo leva sulla sua lunga esperienza maturata a Palermo e non solo, ha trattato con incisività il delicato fenomeno del bullismo, ormai dilagante in molti istituti scolastici, le tematiche legate all’uso eccessivo di bevande alcoliche, (alimentato dalla martellante pubblicità; cresce, infatti, tra i giovani l’allarme del “binge drinking” ossia dell’abuso occasionale di alcol, specie di sabato sera), all’assunzione di sostanze stupefacenti, al fumo e ai relativi danni.

Altri problemi evidenziati sono stati i rischi dall’uso di apparecchiature informatiche e il gioco d’azzardo (“slot machine” e le lotterie che creano anche in questo caso dipendenza). Molto interesse ha suscitato la proiezione di un cortometraggio  “Andiamo a scuola e concreto vantaggio per tutti” degli anni ’60 della Walt Disney, allusivo degli argomenti trattati.

«La legalità non è qualcosa di astratto», ha sottolineato il relatore, «ma è  un valore, osservanza della legge, delle regole del codice della strada. Significa lavorare in sicurezza e in dignità, combattere lo sfruttamento minorile, proteggere i diritti dei bambini, dei giovani, dei pensionati, dei disoccupati. E’ vivere tranquilli nelle proprie case. Rifiutare i facili e illeciti guadagni, rispettare e tutelare il bene comune, condannare l’abusivismo edilizio, l’inquinamento del suolo, delle acque, dell’aria. Vivere la legalità  è condannare l’usura, la corruzione, le raccomandazioni  ed è  ancora molto altro».

A conclusione del’incontro, il dirigente scolastico prof. Nicola Valenzano ha invitato gli alunni a riflettere sui valori della legalità in riferimento ai principi ispiratori della Costituzione italiana e ad essere cittadini attivi. «Crescere è partecipare e partecipare fa crescere».


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