ALTARINI D'AGOSTO
- Dettagli
- Pubblicato Sabato, 20 Novembre 2010 18:03
- Scritto da La Redazione
1799: Rutigliano venne preservata dal saccheggio delle truppe francesi attraverso uno strattagemma noto con il termine “la beffa del falò” come attesta lo storico Lorenzo Cardassi: nel cuore della notte sulla collinetta di San Martino si iniziò a dare fuoco ai covoni di paglia accatastati realizzando un gigantesco rogo e un fuggi fuggi generale degli animali. La scena terrorizzò non poco la scarna guarnigione francese, che confusi gli zoccoli di buoi e cavalli per la carica dei sanfedisti, se la diede a gambe.
1815-1816: i rutiglianesi furono miracolosamente salvati dal contagio di una terribile epidemia di peste bubbonica che invece colpì e decimò gli abitanti della vicina Noicattaro, riducendo i superstiti in estrema miseria morale e materiale: “i sintomi erano spaventevoli: spuntavano bubboni all’inguine e alle ascelle, non forza di età o di sesso potea contro il male; era universale il pericolo e lo spavento: in tre, in cinque giorni, in sette giorni gli appestati morivano, ma più fortunati coloro che la furia del male in poche ore spegneva”.
Per i due pericoli scampati e per manifestare la grazia ricevuta, sin dall’inizio dell’Ottocento, i rutiglianesi allestiscono degli altarini nella notte di ferragosto interamente dedicati alla Madonna delle Grazie e a san Rocco, come forma di autentico e comune ringraziamento.
Da quel momento sino ai nostri giorni, gli altarini di ferragosto costituiscono uno degli eventi più attesi dell’estate rutiglianese, un evento molto sentito e di indubbio fascino e attrattiva per i turisti, un appuntamento in cui si fondono espressioni di autentica fede ed antiche tradizioni popolari.
Questi sono allestiti in gran numero per le strade e le piazze del centro storico e di altri rioni cittadini, sono sfarzosamente e pittorescamente addobbati con piccole icone della Madonna delle Grazie e di San Rocco, con fiori, piante, tappeti, drappi di raso, velluto, tulle, pizzi, immagini dei santi, e illuminati con lucerne in terracotta o da candele e incensi dai caratteristici profumi.
Gli Altarini sono esposti in strada per oltre 50 ore, vegliati dai devoti dal tramonto del 14 agosto sino alle prime luci del 17 agosto.