Covid a Rutigliano, altri due decessi e attuali positivi da 217 a 209 in una settimana
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- Pubblicato Mercoledì, 06 Gennaio 2021 19:39
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
A una settimana dall’ultimo aggiornamento i positivi al Covid a Rutigliano scendono moderatamente da 217 a 209, otto positivi in meno dovuti, purtroppo, a due decessi e grazie a nove negativizzazioni. Nel dettaglio i numeri sono questi: 148 positivi (26 nuovi casi in più) ai quali si aggiungono i 3 della RSA “Gino Messeni” della ASP e i 58 della RSA “Suglia Passeri”. Si contano anche 18 persone libere da quarantena per decorrenza termini.
Come numeri di attuali positivi Rutigliano ha nettamente sorpassato Noicattaro. Il comune del sindaco Raimondo Innamorato ieri contava 9 casi Covid in più e 3 negativizzazioni, per un totale di 128 attuali positivi.
«Nella giornata di ieri abbiamo provveduto a sanificare tutte le scuole per consentire la ripresa delle attività», ha fatto sapere stamattina il sindaco di Rutigliano Giuseppe Valenzano, raccomandando di non abbassare la guardia e di continuare «ad essere attenti, vigili e responsabili». In sostanza, limitare quanto più possibile i contatti con persone al di fuori del contesto familiare.
Nei report che la Prefettura periodicamente invia ai sindaci si legge di “persone libere da quarantena per decorrenza termini”. Quali sono i termini di decorrenza e, cosa più importante, queste persone risultano ancora positive al Covid?
Queste persone rientrano nei “Casi positivi a lungo termine”, definizione che si trova nella circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020* che, in relazione ai casi Covid-19, fornisce “indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena”. Spiega cosa si intende per “isolamento” e “quarantena”; suddivide i casi positivi in “asintomatici”, “sintomatici” e “a lungo termine”.
Della voce “Casi positivi a lungo termine” la circolare sopra citata riporta questa definizione: “Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (…) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato)”.
Le 18 persone libere da quarantena per decorrenza termini riportate nell’ultimo aggiornamento del sindaco, rientrano, dunque, nei casi positivi a lungo termine.
Ma se risultano ancora positive perché sono lasciate libere di circolare? Questa è la domanda che un lettore di Cuneo pone a “magazine”, un portale web della Fondazione Umberto Veronesi, alla quale risponde Maria Chironna, responsabile del laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica dell'azienda ospedaliero-universitaria di Bari e coordinattrice della rete dei laboratori Sars-CoV-2 della Regione Puglia.
“Nelle indicazioni diffuse dal ministero della Salute lo scorso 12 ottobre -scrive la dott.ssa Chironna-, si parla di casi positivi a lungo termine. Come tali, si considerano coloro che, pur non presentando più sintomi quali la febbre, la tosse, le difficoltà respiratorie, i dolori muscolari e la spossatezza, continuano a risultare positivi al test molecolare per Sars-CoV-2 anche 21 giorni dopo la comparsa dei sintomi. In questo caso, la persona che risulti asintomatica da almeno una settimana (fanno eccezione le alterazioni di gusto e olfatto, che possono registrarsi anche oltre la guarigione) potrà interrompere l’isolamento”. “A questa conclusione -aggiunge- si è giunti dopo aver rilevato che la carica virale è molto alta subito prima e nei primi giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Dopodiché, tende gradualmente a diminuire: fino a non essere quasi più rilevabile al giorno 21. Questo vale anche per chi è reduce da una forma di Covid-19 severa, che ha richiesto il ricovero in ospedale. D'altra parte, la decisione assunta dal ministero della Salute tiene conto dell’aggiornamento dei criteri per l’interruzione dell’isolamento dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2 completato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità” **.
* La circolare
** L’articolo di “magazine”
Foto di apertura tratta da lavocediasti.it