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Festa delle mamme in attesa, presentato l’affresco restaurato Madonna con Bambino

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di Rosalba Lasorella

È stata scelta la data del 12 settembre, giorno dedicato al Santissimo Nome di Maria, per condividere uno degli appuntamenti più sentiti promossi dal Comitato Pro Annunziata con il patrocinio del Comune di Rutigliano: la Festa delle Mamme in Attesa.
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Giunta alla sua sesta edizione, la festa ha riunito fedeli, famiglie e mamme presso la Chiesa dell’Annunziata, anche quest’anno candidata come “luogo del cuore” nell’ambito della campagna FAI che mira a salvaguardare il patrimonio culturale italiano sostenendo progetti di recupero grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo (per votare la Chiesa dell’Annunziata: qui). Ad aprire l’evento la celebrazione eucaristica presieduta da don Angelo Bosco e don Nicola Delnero, uniti nella preghiera e nella benedizione delle nuove vite che si affacciano al mondo in un momento così particolarmente dedicato.

«Non volevamo interrompere questa che riteniamo essere una manifestazione di gioia per tutti noi, organizzata per festeggiare le nostre amiche mamme che stanno per dare alla luce i bambini, bambini che rappresentano la continuità per tutti quanti noi» ha sottolineato il Presidente del Comitato Pro Annunziata Oronzo Valenzano, presentando la festa anche come occasione privilegiata per mostrare il lavoro di restauro condotto dall’esperto Giovanni Boraccesi sull’affresco raffigurante la “Madonna con Bambino tra San Nicola di Bari e San Martino di Tours”. Un primo passo verso un obiettivo più ambizioso, quello del recupero generale della chiesa ancora oggi molto apprezzata per la sua capacità di concentrare fede, spiritualità, natura e archeologia.

«Noi vorremmo che questi obiettivi diventassero obiettivi di tutta la comunità di Rutigliano, in modo da accelerare il cammino del recupero intero della chiesa» ha concluso il presidente, lasciando la parola al Sindaco Giuseppe Valenzano intervenuto all’evento insieme all’Assessore all’Ambiente Tonio Romito.
mamme-attesa-festa-2«Dobbiamo fare in modo, tutti quanti insieme, di preservare questo luogo e di restituirlo -magari migliorato- alle future generazioni. Da parte nostra c’è la massima attenzione e la massima disponibilità a collaborare per recuperare tutte le risorse utili a recuperare questa bellissima chiesetta» ha commentato il primo cittadino, ringraziando il comitato per il suo servizio costante e il restauratore Giovanni Boraccesi «che con tanta umiltà e semplicità lavora ed è sempre attento a ciò che accade nella nostra comunità».

A concludere la manifestazione, nel frattempo inondata dalla calda luce di un bellissimo tramonto, l’illustrazione del lavoro di restauro portato avanti da Giovanni Boraccesi dalla seconda metà di gennaio fino a maggio. Ripercorrendo le tappe salienti della storia che ha interessato la Chiesa dell’Annunziata (intitolata dalla fine del Seicento a Santa Maria di Castello) e i suoi arredi, si scopre che l’affresco “Madonna con Bambino tra San Nicola di Bari e San Martino di Tours” viene realizzato nel 1738 circa su richiesta di Mons. Martino Innico mamme-attesa-festa-3Caracciolo da un pittore tuttora ignoto. Viene, poi, ripassato a tempera nel 1942 dal pittore-decoratore Filippo Ragone, anche detto “u pttour sporcaccioun”. Il soprannome lascia intendere la scarsa professionalità del pittore che, infatti, occulta l’originale sovrapponendo all’immagine centrale della Madonna con Bambino quella della Madonna del Carmine.

Giovanni Boraccesi si impegna, dunque, nel delicato compito di riportare alla luce l’immagine più antica (sporcata da ulteriori interventi), ricostruire le parti anatomiche dei due angeli, recuperare la cromia originale, proteggere l’intera superficie pittorica.

L’approfondimento dell’intervento di restauro è racchiuso in un opuscolo pubblicato a cura del Comitato Pro Annunziata con il patrocinio del Comune di Rutigliano, dove si legge: «Alla fine di questo nostro intervento abbiamo qualche elemento in più per conoscere la genesi di quest’opera. Sintetizzando al massimo possiamo dire che alla figura più antica della Madonna di Castello (XVI secolo?), recuperata dal precedente edificio omonimo, nel 1738 per volontà dei Caracciolo di Martina si aggiunse una scena sacra raffigurante in alto il Padre Eterno, più in basso due angeli in volo che ostentano un panno con l’immagine mariana e nella parte inferiore le figure adoranti di San Nicola di Bari e San Martino di Tours, che qui compaiono non a caso giacché sono i santi la cui devozione accomuna Rutigliano a Martina Franca; va inoltre considerato che il Vescovo di Tours è anche il santo onomastico di monsignor Martino Innico Caracciolo». 

 

 

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