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Area grotta Le Rene, emanata l’ordinanza di ripristino dello stato de luoghi

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Lo avevamo già annunciato (qui) e così è stato. L’ufficio tecnico del comune di Rutigliano ha emanato l’altro ieri l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi dell’area sequestrata dai Carabinieri forestali e dalla Polizia Locale il 30 luglio scorso.

Nell’ordinanza si legge che il sopralluogo del 29 luglio ha accertato «"l’avvenuta esecuzione lavori di frantumazione, livellamento con variazione delle quote di livello, utilizzando rifiuti speciali rivenienti da attività di demolizione e costruzione costituiti da tufi, blocchi pressovibrati in cemento, terra, pietra calcarea, piastrelle, realizzando di fatto attività di trasformazione urbanistica del suolo in zona classificata 'E' agricola, ai sensi del vigente PRG, nonché deposito in cumuli di rifiuti non suddivisi per categoria omogenee costituiti da ferro, plastica, materiale vegetale in parte illecitamente combusti”, congrotta-le-rene-ordinanza-1 riserva di effettuare ulteriori accertamenti».

Si legge ancora che su quell’area ci sono diversi vincoli che rinvengono dal PRG, in quanto zona di interesse archeologico e dal PPTR (art. 47 delle Norme Tecniche di Attuazione). Ai proprietari l’ordinanza contesta anche il fatto che le “opere sono state eseguite in assenza di permesso di costruire, per di più senza il previo accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all’art. 91 del PPTR”. Quindi “ingiunge”, ai signori citati, “in qualità di comproprietari degli immobili, il ripristino dello stato dei luoghi entro e non oltre 90 giorni decorrenti dalla data di notifica del presente atto, trascorsi i quali si provvederà d’ufficio con l’addebito delle relative spese”.

L’ordinanza, infine, avviva “che decorso infruttuosamente il termine suindicato, il bene o l’area di sedime, nonché quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive saranno acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune”.

Si spera che, nel frattempo, la Soprintendenza faccia il sopralluogo che non ha potuto fare il 30 luglio scorso a causa del sequestro giudiziario dell’area; sopralluogo da cui potrebbe venire la decisione di apporre un vincolo diretto e più stringente sulla grotta Le Rene presente proprio nell’area sequestrata.

Clicca sull'immagine qui sotto per ingrandire l'ordinanza

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