La donazione dell'11 marzo scorso e quella prossima del 22 marzo
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- Pubblicato Mercoledì, 18 Marzo 2020 01:59
- Scritto da Tino Sorino
di Tino Sorino
Siamo in emergenza. E nonostante tutto, la Fidas- Fpds (Federazione Pugliese Donatori Sangue) sezione di Rutigliano, invita tutti a scendere in campo e a rispondere ai numerosi appelli alla solidarietà che provengono dal Sistema Sanitario Nazionale.
«I ripetuti appelli da parte del Centro Nazionale Sangue e dei centri trasfusionali ad organizzare giornate straordinarie di raccolta sangue, per sopperire a quella che ormai è un’ emergenza nell’emergenza ci ha mobilitati a dare una risposta generosa», dichiara Pino Giuliano, presidente della locale Fidas- Fpds.
E così, dopo la donazione dell’11 marzo scorso avvenuta grazie alla disponibilità del Comandante del 3 G.M.A. Aeronautica Militare di Bari-Mungivacca, Ten. Col. Nicola Angiulli e del personale militare e civile dell’ente, domenica 22 marzo dalle 7.00 alle 12.00 si terrà una nuova giornata della donazione presso l’Ospedale di Rutigliano.
Per evitare affollamenti e magari lunghe attese, come la recentissima normativa prescrive, si adotterà il sistema della prenotazione al n. 3474861713 per fasce orarie. Basterà portare con sé il modulo di autocertificazione per raggiungere tranquillamente il luogo della donazione.
Nella giornata dell’11 marzo, nonostante le difficoltà sono state assicurate al sistema trasfusionale pugliese 21 sacche di sangue. «Anche se poche, vista l’attuale carenza non possiamo che ritenerci soddisfatti», continua il presidente. «Anche se gli sforzi del sistema nazionale sanitario, data la grave situazione devono essere indirizzati a bloccare la diffusione del virus, non possiamo dimenticare altre patologie (come la talassemia, le anemie, le immunodeficienze, i linfomi, le neoplasie, le malattie emorragiche congenite…) che richiedono quel sangue che a tutti noi è chiesto di donare. I malati aspettano il nostro dono. Non c’è alcun motivo per aver timore di andare a donare”. L’invito di Giuliano e dei volontari prontamente mobilitati è quello di non mollare e di continuare a donare. “Chi soffre, ora più che mai, ha bisogno di noi», conclude.