Gruppo Vincenziano, 70 anni di volontariato e di storia
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Marzo 2014 20:08
- Scritto da Tino Sorino
di Tino Sorino
Un incontro affollato con tanta gente attenta, accorsa per scoprire l’affascinante e discreto mondo del “Volontariato Vincenziano”. Spinta dalla curiosità di saperne di più sulla storia del “Gruppo” di Rutigliano, sul suo fondatore San Vincenzo De Paoli, sul modo di lavorare delle sue volontarie, sulle Presidenti avvicendatesi fin dal lontano gennaio 1944, sui suoi padri spirituali, su come è organizzato, sugli obiettivi, regolamenti, iniziative ed altro.
Una interessante mostra con foto, documenti e articoli della Gazzetta e non solo, allestita all’interno della sala “Mons. Didonna”, sui 70 anni della sua istituzione (aperta probabilmente ancora per un’altra settimana), fornisce ai visitatori ampie, documentate ed esaurienti risposte a molti di questi interrogativi. Le celebrazioni hanno avuto inizio il 22 gennaio c.a. con una Messa solenne in Chiesa Madre, attraverso cui il Gruppo di Volontariato Vincenziano ha ricordato l’Istituzione della “Compagnia delle Dame di Carità”, nato per ispirazione della signora Isa Chiaia Dalena, prima presidente.
Sabato 15 marzo, in occasione della festa di Santa Luisa de Marillac, nobildonna di grande animo e prima collaboratrice di San Vincenzo De Paoli, fondatore delle Dame di Carità (oggi chiamate Volontarie Vincenziane), il Gruppo rutiglianese ha festeggiato presso la Sala mons. Didonna il settantesimo anniversario della sua fondazione.
Erano presenti le presidenti dei Gruppi Vincenziani del Sud-est barese (Lucia Gentile di Alberobello, Maria Pinto di Putignano, Cornelia Giannuzzi di Monopoli, Maria Carla Divella di Mola di Bari e i due gruppi di Triggiano), i responsabili delle Caritas del Centro d’Ascolto il gruppo Don Tonino Bello, Padre Giuseppe, l’assistente spirituale, il Sindaco Roberto Romagno, l’Assessore ai Servizi Sociali Angela Redavid, i parroci, i sacerdoti, le suore, le Autorità militari, i dirigenti scolastici, i responsabili dei gruppi e delle associazionie molte sostenitrici che hanno voluto partecipare con il loro affetto a questo importante appuntamento.
"Ciò che identifica il nostro Gruppo e lo differenzia dagli altri è il carisma vincenziano”, così ha esordito l’attuale presidente Isa Linsalata. “Questa di oggi non vuole essere una celebrazione né tanto meno una autocelebrazione né il ricordo sterile di un evento. Mi piace molto sottolineare il senso di questo momento con le parole di S.E. Beniamino Depalma, Vescovo di Nola, in occasione del 50° della fondazione del nostro gruppo: “Celebrare (50) e quindi oggi 70 anni di attività, significa ricordare il passaggio di Dio nella vita della nostra comunità. Quando Dio passa, chiama ad una missione, ad un servizio, ad una responsabilità. L’impegno preso da un gruppetto di Dame di Carità quella mattina del 22 gennaio 1944, esattamente alle ore 09,30 nella sacrestia della nostra Chiesa Madre, fu dunque la risposta a questa chiamata, a questo invito di Dio. Una risposta come 'segno' voluto dalla Comunità, dopo una missione popolare”.
Proseguendo nel suo intervento, la Presidente delle Vincenziane rutiglianesi ha rivolto un pensiero “a quel grande uomo che è Vincenzo de Paoli, colui che più di 400 anni fa, esattamente nel 1617 ha cominciato a spargere il seme di una pianta che avrebbe molto fruttificato e sarebbe cresciuta in tre diramazioni: la Compagnia delle Dame, le Figlie della Carità, i preti missionari vincenziani.
S. Vincenzo riesce, ancora oggi, a far innamorare molti, del suo modo di pensare e di operare”. Nel suo intervento, Il Sindaco, ha ringraziato le Vincenziane per il loro lavoro costante e silenzioso, augurando che l’Associazione continui, sempre più, la sua attività nel tempo. Don Emilio Caputo, ha auspicato che il Gruppo si arricchisca di nuove consorelle, per continuare in questa faticosa assistenza nei confronti degli ultimi.
La conclusione della Serata è stata affidata a Padre Valerio Di Trapani, missionario Vincenziano operante a Lamezia Terme, che con semplicità si è soffermato sul valore della perseveranza e costanza nell’operare del Gruppo Vincenziano locale, la cui storia di carità continua ancora oggi. “Dulcis in fundo”, un ricco buffet di dolci preparati dalle sapienti mani delle volontarie, animate sempre dallo spirito di servizio ed un ricordo alle Vincenziane più anziane per il servizio svolto, offerto dalla presidente Isa Linsalata.