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Unità d'Italia e vittime meridionali, la storia non va strumentalizzata

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anton laricchia-m5s


Giornata della Memoria, M5S: “No alle censure e alla strumentalizzazione politica della storia”

Abbiamo seguito con immenso interesse gli interventi di questo mese sulla "Giornata della memoria per le vittime meridionali dell'Unità d'Italia”. Un dibattito quasi sempre corretto nei toni nonostante i punti di vista divergenti.

Tuttavia oggi dispiace dover leggere in una nota ufficiale dei promotori di una petizione contro questa Giornata, frasi fuorvianti come “a cura di movimenti neoborbonici appoggiati dal Movimento 5 Stelle" pronunciate dagli stessi che hanno organizzato una conferenza stampa chiedendo, giustamente, che non si facesse un uso strumentale della storia.

L'impegno contenuto nella nostra mozione era già inserito nel programma elettorale M5S delle elezioni regionali 2015, che è stato supportato da oltre 310.000 persone; la stessa mozione è stata poi appoggiata da quasi tutto il Consiglio Regionale e non solo dal M5S, ed aveva ed ha ancora come principale obiettivo l'apertura di un dibattito su un argomento al quale fino ad oggi nessuno aveva dato spazio e nel quale ognuno è libero di dare il proprio contributo. E l'obiettivo è stato certamente raggiunto.

Vorremmo dunque invitare tutti, soprattutto coloro che hanno compiti pedagogici nei confronti delle future generazioni, a non temere il dialogo ed il confronto che sono il sale della democrazia; le censure, quelle sí, ricordano davvero periodi fin troppo bui della nostra storia. È una problematica che riscontriamo purtroppo su tutta una serie di argomenti: è come se in Italia esistesse un gruppo di detentori di verità assolute che non solo non intendono mettere in discussione alcune tematiche, il che sarebbe anche legittimo, ma pretendono che non se ne parli neppure. Credete fosse davvero questa quella democrazia per la quale i nostri antenati, di cui parlate in convegni e nelle vostre aule universitarie, si sono battuti? In ultimo non si può non notare come sia un po' imbarazzante la richiesta di finanziamenti al presidente della Regione perpetrata da una parte di questa scarna élite contraria a questa Giornata della Memoria. Dunque l’alternativa a una Giornata della Memoria a costo zero che vuole dare dignità a tutte le voci sarebbe la richiesta di finanziamento di una visione unilaterale del racconto storico con i soldi di tutti?

D’altro canto desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro, giornalisti, professionisti, docenti e semplici cittadini che si stanno interessando e che stanno intervenendo, contribuendo a dare finalmente il giusto spazio ad un dibattito talmente importante e delicato.


 

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