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Piazza Manzoni, si abbatte un ingombro per ingombrarla nuovamente

Con un simile progetto, su Piazza Manzoni non sarebbe più possibile svolgervi il mercato settimanale. Anziché liberarla, si insiste nell’ingombro. Incredibile.

di Gianni Nicastro

«Si tratta di decidere se mantenere l’ingombro della piazza con un edificio oppure liberarla e renderla uno spazio libero e privo di ingombro, questa è la scelta. Noi siamo orientati attualmente verso la scelta della piazza e, quindi, del non ingombro». Questo è quando ha detto il sindaco nel reportage sulle criticità strutturali del mercato coperto da noi pubblicato qualche giorno fa (qui).

Non si capisce come la scelta dell’amministrazione sia quella di liberare Piazza Manzoni da ogni ingombro, la scelta che fa, invece, il progetto definitivo è quella di una “riqualificazione” che prevede, su quella stessa piazza, ingombri di ogni tipo. Una preponderante presenza di verde, un’area dedicata a parco giochi (le onnipresenti giostrine) che occupa circa la metà dello spazio utile e addirittura recintata, presumiamo con muretto e ringhiera o solo con ringhiera, panchine e riquadri di erba.

Una scelta tanto inopportuna sul piano urbanistico, quanto folle -lasciatecelo dire- sul piano politico. Il sindaco non può dire una cosa e allo stesso tempo farne un’altra che è l’esatto opposto.

Chi è stato sin da sempre a favore dell’abbattimento di quel “rudere” ha immaginato quello spazio, sin da sempre, libero da ingombri; ha immaginato una grande piazza a disposizione di molteplici utilizzi, tutti utili alla città. Una grande piazza sulla quale portate gran parte delle baracche degli ambulanti, con relativi mezzi, in modo da liberare via Dante e rendere il mercato settimanale più largo, più raggiungibile anche dai mezzi di soccorso, non come è oggi, affastellato su sé stesso, stretto, claustrofobico, privo di ogni misura di sicurezza.

Una piazza grande che permetta di decongestionare il traffico, snellire la viabilità che una volta alla settimana, per mezza giornata va in crisi a causa proprio del mercato settimanale; che metta a disposizione più stalli per parcheggi liberi ed eventualmente a pagamento.

La città ha bisogno di una piazza più o meno grande su cui spostare gli eventi, le manifestazioni che prevedano un pubblico che vada oltre le duecento persone, che dia la possibilità al comune, alle associazioni -e a qualsiasi altro ente- di portare tra le mille e le duemila persone in sicurezza ai propri eventi pubblici. Possibilità che, oggi, nessuna piazza esistente a Rutigliano offre, a meno che non si pensi allo stadio come luogo di concerti e manifestazioni varie.

Insomma, mentre si sta per aprire una prospettiva interessante con l’eliminazione di un caduco mostro architettonico, la si castra con le giostrine, le solite, ennesime giostrine. Facciamo notare ai “maniaci” delle giostrine che c’è già un parco giochi per bambini a pochi metri da Piazza Manzoni, nel parco urbano.

E se proprio incontenibile è il desiderio di ulteriori giostrine, suggeriamo agli amministratori di piazzarle nell’area a verde che è poco distante da Piazza Manzoni, su via Mercadante, dove ci sono gli ulivi e i muretti a secco. Qui si può tranquillamente allestire un altro, piccolo, parco giochi; mettercele in Piazza Manzoni le giostrine, insieme alle panchine, alla recinzione, al verde, ai pali della luce… è assurdo.

Sappiamo che il sindaco è orientato a lasciare sgombra la futura piazza, lo ha detto. Sappiamo anche che la prima stesura del progetto non prevedeva tutti quegli ingombri, non capiamo, dunque, chi abbia spinto per una soluzione progettuale di quel tipo, così ingombrante e più dispendiosa. Noi speriamo che il definitivo venga cambiato in fase di progetto esecutivo.

Il nostro auspicio è quello che la piazza venga lasciata sgombra, che si recuperi il più possibile spazio, spazio utile. La immaginiamo libera con una cornice di verde quanto più perimetrale possibile, appena rialzata rispetto alla strada che le girerà intorno, con una illuminazione che non ingombri e lastricata in modo adeguato prevedendone la carrozzabilità (parcheggi), con panchine sotto la cornice di verde.

Ma noi siamo un giornale, possiamo solo suggerire e… sperare.