Sull'importante consiglio comunle di venerdì parla il sindaco
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Dicembre 2016 18:24
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Venerdì prossimo c’è un consiglio comunale da cui, forse, dipenderà il futuro di Roberto Romagno e della sua amministrazione. Una variazione di bilancio importante non è stata approvata nell’ultimo consiglio comunale e ha costretto il sindaco ad approvarla d’urgenza in giunta il giorno immediatamente dopo.
L’approvazione in giunta, però, non basta, perché le variazioni al bilancio sono di competenza dell’organo consiliare. In caso di approvazione in giunta la legge prevede la ratifica della delibera da parte del consiglio comunale entro sessanta giorni o, comunque, entro la fine dell’anno.
Ad agitare le forze politiche in questi giorni non è solo la variazione di bilancio e quello che è successo in consiglio il 29 novembre scorso, è anche la lettera che il segretario comunale Giambattista Rubino ha recapitato a tutti i consiglieri comunali, lettera con la quale il segretario, sostanzialmente, invita tutti ad approvare un atto che è strettamente tecnico e che sposta risorse economiche da un capitolo all’altro per renderle disponibili. Senza questo spostamento quelle risorse rimarrebbero inutilizzabili.
Della lettera del segretario -sotto linkta- abbiamo scritto più diffusamente sul settimanale che è ancora in edicola. Qui vi riferiamo della intervista che stamattina abbiamo fatto al sindaco sul consiglio di venerdì prossimo e su cosa succederà nel caso non si dovesse tenere per mancanza di numero legale o, pur tenendosi, la variazione non passasse. Quali sarebbero, in modo particolare, le conseguenze politiche. Ecco l’intervista.
Venerdì portate in consiglio comunale la ratifica della variazione di bilancio. Se non viene approvata cosa succede sindaco?
«Succede che ci saranno delle difficoltà operative per la struttura, per l’ente comune e, chiaramente, chi dovesse impedirne il passaggio si assumerà la responsabilità di questa mancata ratifica. Tra l’altro, è una variazione di bilancio prettamente tecnica, c’è poco di politico, per cui... Ci sono situazioni a cui bisognerà dare seguito, che l’ente deve adempiere; impegni contrattuali, da riconoscere oneri accessori ai dipendenti... Ci sono situazioni che rientrano in una gestione ordinaria e tecnica dell’ente, se non dovessero passare queste variazioni, prenderemo atto e cercheremo di capire che cosa succederà».
Queste sono cose che ha già detto in consiglio comunale e che abbiamo già riportato sul nostro settimanale. Però, noi sappiamo, lo si legge nel verbale della conferenza dei capigruppo dell’altro ieri, che i consiglieri di maggioranza Lamparelli e Saffi sono impossibilitati a partecipare al consiglio. Hanno chiesto di spostarlo al 13 dicembre in modo che possano partecipare e il presidente del consiglio ha detto no. E’ molto probabile, quindi, che venerdì succeda quello che è successo il 14 novembre scorso con il DUP, che manchi il numero legale. Insomma, a quel punto, è vero che lei non sarà stato capace di tenersela la sua maggioranza. O no?
«Senti Gianni, su questa capacità preferirei che se ne parli in altre occasioni anche perché adesso ci stiamo preoccupando di ratificare questa variazione di bilancio. Io non partecipo agli incontri della conferenza dei capigruppo, ma mi hanno riferito che c’era questa impossibilità da parte di alcuni consiglieri di partecipare. Ma mi riferiscono pure che, contattati telefonicamente anche altri consiglieri, questi avrebbero avuto difficoltà a presenziare, quindi... E’ chiaro che, magari, il giorno in cui ha problemi qualcuno, qualche altro non ce li ha... Il provvedimento è abbastanza urgente, per quanto mi è dato sapere anche dalle aspettative e dalle esigenze che manifestano i diversi settori dell’ente, i funzionari, per quelli che saranno gli adempimenti a seguire; motivo per cui non si poteva procrastinare di molto questo consiglio. Io mi auguro che ci siano le condizioni per farlo passare, se non ci saranno vedremo il da farsi. Tra l’altro c’è pure, credo una seconda convocazione, quindi, se non dovessero esserci alla prima, vediamo per la seconda...».
Faccio una ipotesi sindaco: se dall’opposizione, o da altri in consiglio, a fronte della difficoltà ad approvare la variazione per problemi di numero legale, dovesse arrivare la disponibilità ad approvare la variazione di bilancio a condizione che lei, immediatamente dopo, si dimetta, cosa fa, accetta questa eventuale condizione?
«Queste sono cose che vanno discusse in termini politici e vanno discusse non in occasione della approvazione di una variazione di bilancio che è un atto per lo più prettamente tecnico. Dopodiché, vogliamo discutere anche di questo? Discutiamo, gli strumenti ci sono ma sicuramente non è quello, né tanto meno mi sento di dover dare risposte ufficiali in quella occasione. Poi vedremo, valuteremo, dipenderà da come vanno i lavori del consiglio».
Clicca qui per scaricare la lettera del segretario comunale