Opposizione, sarebbero sette consiglieri, ma uno “non ci sta”
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- Pubblicato Domenica, 16 Ottobre 2016 17:27
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Si è tenuto ieri mattina, come annunciato sul settimanale, l’incontro dei consiglieri di opposizione. Si sono visti nella sede di Franco Delliturri, ex consigliere di maggioranza.
Avrebbero dovuto essere sette, ma Michele Martire -pur invitato- non si è presentato. Certo, la posizione di Martire è piuttosto strana, quando lo si intervista sulla politica amministrativa fa una analisi critica della situazione e risponde come un consigliere di minoranza, ma non ha nessun rapporto politico con gli altri cinque consiglieri all’opposizione.
Opposizione che oggi annovera tra le sue fila il consigliere del MAR Franco Delliturri, il quale potrebbe -ancora adesso- tornare a discutere con maggioranza e amministrazione solo se il sindaco azzera la giunta, come dallo stesso Delliturri più volte chiesto. Un azzeramento che oggi potrebbe avere anche un senso che va al di là della richiesta dell’ex consigliere di maggioranza, visto che la giunta è ridotta a quattro componenti su sei, compreso il sindaco.
Rispetto all’incontro di sabato mattina, i presenti sono stati Oronzo Valentini, Minguccio Altieri, Nicola Giampaolo, Franco Delliturri e Giuseppe Valenzano (PD), assente giustificata Antonella Berardi.
Il senso di questo incontro è tutto in relazione al consiglio comunale che il presidente del consiglio, Michele Maggiorano, ha cercato in ogni modo di non convocare. Alla fine, però, obtorto collo, lo ha dovuto fare, convocandolo sulla crisi amministrativa e pure monotematico come chiesto da cinque consiglieri di minoranza il 29 agosto scorso.
Di questo incontro la cosa che si può dire è che non ha avuto la pretesa di pianificare un rapporto organico di opposizione, anche perché l’argomento all’ordine del giorno non era questo, ma solo una valutazione comune sulla vicenda del consiglio comunale sulla crisi negato fino all’altro ieri. E su questa, specifica, questione c’è una unità di intenti, tutti hanno espresso un giudizio negativo su quello che è successo e la necessità di porre fine ai comportamenti di dubbia terzietà del presidente del consiglio.
Si sono anche valutati i possibili scenari in relazione al consiglio comunale che si terrà giovedì prossimo 20 ottobre. Uno di questi scenari, dal nostro punto di vista, potrebbe essere che la maggioranza, per ripicca, non si presenti, il che darebbe di sé un segnale di grande debolezza, precarietà e mancanza di coraggio nell'affrontare a viso aperto l'opposizione nell'aula consiliare.
Potrebbe, la maggioranza, non presentarsi in tutte le sue componenti; in questo caso interessante sarebbe vedere gli assenti. Il segnale, comunque, non sarebbe buono e confermerebbe i “mal di pancia” -più o meno acuti- che alcuni consiglieri hanno avuto nell’ultimo mese.
Lo scenario più eclatante sarebbe che i “colamussiani”, prendendo il coraggio a due mani, giovedì prossimo dicano le cose che non vanno, esprimano in consiglio comunale le critiche che probabilmente fanno in camera caritatis, soprattutto su come il sindaco ha gestito la vicenda delle nomine ASP, lo scontro con Delliturri e il licenziamento dalla giunta dell’ing. Nicola Berardi. Il che equivarrebbe ad aprire e conclamare la crisi amministrativa.
Ma lo scenario più accreditato dai bookmakers della politica, c’è da scommetterci, appunto, è quello che -il 20- la maggioranza si presenti compatta in consiglio comunale, tessa le lodi del sindaco e dell’assessore alle “notti bianche” e dica che la crisi è tutta un’invenzione dei cinque firmatari della richiesta di quel consiglio. Anche perché, la Romagno2 può tranquillamente andare avanti con nove manine (dieci con quella del sindaco) che si alzano più o meno a comando quando c’è da votare “favorevole” su mozioni, varianti, piani, progetti e quant’altro l’amministrazione porti in consiglio comunale. A maggior ragione con un consigliere di “opposizione” come Michele Martire che non disdegna assenze “tecniche” o benevoli astensioni.
Intanto, sindaco e maggioranza hanno fissato un incontro che si terrà martedì prossimo, probabilmente per scongiurare i primi tre scenari e puntare tutto su quello più accreditato.