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Congresso Rutigliano Protagonista, gli interventi

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art rut protagonista


di Teresa Gallone

Rutigliano. Giovedì 16 giugno scorso si è tenuto il congresso di Rutigliano Protagonista, movimento popolare nato due anni or sono in occasione delle elezioni amministrative 2014, correntemente sostenuto da 456 iscritti. Il congresso ha avuto lo scopo preliminare di presentare il regolamento, di approvare lo statuto e gli organi direttivi mediante votazione.

Nel corso della conferenza si sono succeduti diversi interventi. Ha aperto Lanfranco Di Gioia, ex sindaco della città, chiarificando alcuni punti salienti a proposito degli obiettivi a breve e lungo termine del movimento. Di Gioia ha messo in evidenza il motore e motivo di genesi del movimento, gli interessi esclusivi della comunità. È seguita una breve digressione sulla storia di Rutigliano Protagonista: movimento nato nel 2014 sulla scorta delle amministrative, terreno di nascita del partito Vuoi Vedere Che Rutigliano, sostenitore del candidato sindaco Minguccio Altieri, polo di congiunzione di forze con comunione di intenti oltre le ideologie politiche. art rut protagonista-1

Lanfranco Di Gioia ha sottolineato l’abbattimento positivo delle barriere date dalle diverse posizioni per una collaborazione proficua sotto l’egida del bene della comunità oltre gli interessi personali. Obiettivo a lungo termine del movimento è la sensibilizzazione e l’informazione costante della cittadinanza per eliminare lo stato di disinteresse diffuso che è stato constatato negli ultimi periodi.

Lanfranco Di Gioia ha fatto leva sul ruolo di guida dell’amministrazione cittadina (“il sindaco è come un buon padre di famiglia”) e sul lavoro scevro di qualsiasi interesse personale. Ha poi proposto all’assemblea di iscritti di votare i primi membri del consiglio direttivo, già squadra attiva dal 2014. L’assemblea si è espressa favorevolmente all’unanimità. Il consiglio direttivo vede alla guida in qualità di presidente Vito Schiavone, coadiuvato dal vice Maria Cannito, dal coordinatore Alessandro Milillo dai consiglieri e dal collegio dei probiviri.

È seguito l’intervento del neo presidente Vito Schiavone che messo in luce il ruolo di opposizione proficua “non aggressiva” di Rutigliano Protagonista. Ha invitato le forze politiche d’opposizione ad avvicinarsi al movimento sottolineando un punto fermo, l’imprescindibilità di Lanfranco Di Gioia e Oronzo Valentini, guide di Rutigliano Protagonista. Ha ricordato a questo proposito il loro ruolo attivo nell’amministrazione cittadina un decennio fa. Ha concluso auspicando il raggiungimento dell’obiettivo di informazione attiva della cittadinanza, supportato dalle nuove leve che compongono il movimento.
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Ha preso la parola successivamente Giuseppe Valenzano, delegato della Città Metropolitana di Bari. Valenzano si è detto sollevato nel constatare il ritorno alla proposizione attiva nel quadro della comunità. A suo dire, le forze in gioco in Rutigliano Protagonista condividono il progetto di opposizione all’amministrazione Romagno. Punto focale del suo intervento il “fallimento certificato” dall’amministrazione odierna, sancito dai recenti sviluppi in merito all’approvazione del bilancio cittadino.

Valenzano ha ricordato i fatti: la Corte dei Conti avrebbe analizzato i rendiconti 2011/2012/2013 e avrebbe segnalato i ritardi nell’approvazione dei bilanci, nelle controdeduzioni, lo scarso recupero dell’evasione tributaria e il non rispetto della gestione dei parametri attivi e passivi. Ha reso noto poi che durante l’approvazione del bilancio 2015 è stato segnalato dall’opposizione in consiglio lo scarto fra la cifra controllata e quella effettivamente riscossa. Valenzano si è detto fiducioso verso il ruolo di “cassa di risonanza” che movimenti come Rutigliano Protagonista incarnano, mostrandosi amareggiato per l’attuale situazione di passività all’interno dei consigli comunali. Ha chiuso auspicando la risoluzione del problema dell’assenza della cittadinanza nel contesto di confronto sull’attività amministrativa.
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Sono seguiti gli interventi del vice presidente Maria Cannito e del coordinatore Alessandro Milillo. Entrambi hanno caldamente messo in evidenza il loro percorso di apprendimento e formazione in ambito politico, segnato da insegnamenti per loro indispensabili e dall’atmosfera di familiarità creatasi nel movimento. Milillo ha parlato di “giusto equilibrio” fra esperienza delle guide Di Gioia e Valentini e le nuove leve in campo. Ha auspicato un ritorno attivo nell’amministrazione fra tre anni.

Nicola Giampaolo ha poi preso la parola rimarcando l’affaire approvazione del bilancio e l’eccessiva brevità dell’operazione a causa della passività, da lui riscontrata e segnalata in sede del congresso, del consiglio comunale. Ha chiuso sottolineando il motore dell’opera di Rutigliano Protagonista, l’impegno scevro di interessi personali nei confronti della collettività.

Ha chiuso la conferenza Oronzo Valentini che si è detto soddisfatto e commosso per l’organigramma creato in sede e per l’obiettivo di sacrificio condiviso da tutti i membri. Ha definito il movimento “associazione politica” ritenendo inopportuno non chiarificare che quella di Rutigliano Protagonista è un’azione politica di opposizione.

Ha sottolineato l’assenza di gerarchie nel movimento, privo di ruoli preponderanti ma solo rappresentativi all’esterno, ponti di comunicazione con la cittadinanza. Valentini si è detto pronto a perseguire l’eliminazione dell’ignoranza, intesa non come mancanza di istruzione e comprensione, ma come assenza di informazione puntuale.

Ha sottolineato i punti da promuovere, lavoro e impegno in nome della responsabilità che è implicata nel ruolo di amministrazione cittadina. Si è definito non incline a “credere nei nuovismi e nei miracoli” e sostenitore della politica dell’impegno costante come valore da trasmettere poi alla nuova classe dirigente in formazione.

I relatori hanno chiuso il congresso mettendo un ultimo accento sull’importanza della pluralità di pensiero e dell’orizzontalità del movimento come motore dell’unità della cittadinanza.

 

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