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Ricorso elettorale, si è conclusa la verifica. Parla Valentini

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di Gianni Nicastro

Venerdì scorso, con lo scrutinio della sezione n. 18, si è conclusa la verifica che una commissione -costituita dal Prefetto di Bari- ha svolto nell’ambito dell’istruttoria concessa dal TAR il 5 novembre 2014. Questa commissione, da allora, si è riunita una decina di volte e forse più, ha scrutinato quasi tutte le 19 sezioni aprendo non solo i plichi delle schede contestate e verbalizzate dai presidenti di seggio il 26 maggio dell’anno scorso, così come avevano chiesto i ricorrenti e come ha indicato il TAR nelle sua ordinanza, ma allargando la verifica anche alle schede valide, bianche e nulle.
In questi tre mesi di istruttoria se ne sono dette e sentite tante di cose. Le notizie più insistenti che, man mano, venivano da alcune parti in causa, davano -e danno- Romagno sotto la fatidica soglia del 50% + 1. Insomma il sindaco avrebbe abbondantemente perso, nella verifica, quel risicatissimo margine di cinque voti che lo hanno fatto vincere al primo turno. Non sappiamo, in realtà, se le cose stiano davvero così e cosa, in un modo o nell’altro, il TAR, alla foronzo-valentini-ricorso-1ine, deciderà.
Dubbi, speranze e timori, comunque, terranno banco ancora per altri 45 giorni, tanti quanti ne mancano dall’udienza del 25 marzo prossimo, udienza nella quale il TAR deciderà sul ricorso elettorale dell’opposizione “Vuoi vedere che Rutigliano”. Qualsiasi cosa decida è probabile che si ricorrerà in appello, di sicuro lo farà il sindaco e la sua maggioranza se il TAR dovesse dar ragione ai ricorrenti concedendo il ballottaggio. Ma questa è un’altra storia.
I fatti attuali sono che la verifica si è conclusa, che entro il 14 febbraio la presidente della commissione che ha eseguito l’istruttoria, dott.ssa Maria Rosa Padovano, responsabile settore enti locali della Prefettura, consegnerà nelle mani del giudice amministrativo le schede dubbie messe da parte nella verifica e anche, forse, una relazione conclusiva; e che a marzo c’è l’udienza.
Su tutta questa vicenda, sabato scorso, abbiamo intervistato uno dei firmatari del ricorso, il consigliere comunale del NCD Oronzo Valentini.

Ieri la verifica si è, dunque, conclusa. Lei che, più di ogni altro tra i firmatari del ricorso, ha seguito da vicino tutta l’istruttoria, ci può dire come è andata?
«Intanto esprimo un giudizio positivo. Poi, abbiamo fatto bene a ricorrere perché, ricordo a tutti, che per solo cinque voti non siamo andati al ballottaggio. Abbiamo fatto bere a ricorrere perché il giudice, nell’ordinare l’istruttoria, quindi, lo scrutinio di nuovo delle schede, in qualche modo ha ravvisato l’esigenza di approfondire. E già per questo il giudizio è positivo. Sull’esito finale dico questo.
Noi ci rimettiamo serenamente, come abbiamo fatto finora, al giudizio della magistratura; quindi, il 25 di marzo, all’udienza, sapremo il TAR come la pensa. Nel frattempo, però, abbiamo un primo risultato, che sono tutte quelle schede che sono state individuate dalla commissione prefettizia e che saranno trasferite al TAR in originale. Noi avremo la possibilità di averne copia, delle fotocopie, e, siccome ci sono state molte schede individuate, oltre quelle che abbiamo messo in evidenza nel nostro ricorso, sono venute molte altre a favore della nostra causa, noi pensiamo di fare un’opera al netto di quello che dirà il giudice il 25 di marzo. Daremo la possibilità, a chiunque voglia, di vedere, quindi pubblicheremo, le schede, così che si veda come Romagno ha vinto al primo turno. E la gente si renderà conto, nel merito, di quanti voti ingiustamente sono stati dati a Romagno e quanti sottratti a noi. Ripeto, al netto del giudizio del magistrato, che si compone sì di un fatto di merito, ma anche di questioni giudiziali, procedurali, che prevede la legge e che attengono al giudizio».

Quindi, indipendentemente da quello che sarà la sentenza del TAR, per voi, sulla base delle schede che l’istruttoria ha messo da parte, Romagno non avrebbe dovuto vincere al primo turno e di questo siete convinti.
«Assolutamente sì, di fatto è così e lo dimostreremo perché mostreremo alcune schede che ci danno ragione».

Possiamo sapere, più o meno, il numero delle schede che la verifica ha messo da parte e sulle quali il TAR dovrà decidere?
«Allora, sono tutte quelle che noi abbiamo indicato nel ricorso più, il numero preciso non lo so, ma mi consta che si tratta di diverse decine. Tanto, come ho detto, le pubblicheremo...».
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Da quello che lei dice voi siete convinti, se non al 100%, ma avete buone speranze, che il TAR a marzo sentenzi il ballottaggio.
«Convinti no perché, ribadisco, alla fine c’è un giudizio di un magistrato e noi non possiamo avere la convinzione... Anche perché, ribadisco, ci sono questioni procedurali di ammissione, di motivi aggiunti che l’avvocato mi spiega e non possiamo essere certi. Siamo convinti, però, che siamo nel giusto, che abbiamo fatto bene a ricorrere e che, da come andò quella nottata (il 26 maggio scorso, giorno dello scrutinio elettorale. N. d. r.) avevamo capito che il  ballottaggio dovevamo farlo».

Siete convinti fino al punto che vi state già muovendo. In questi ultimi giorni avete fatto un incontro con tutti i novantasei candidati della vostra coalizione; so anche che Minguccio Altieri insieme, credo, a Lanfranco Di Gioia, abbia avuto un incontro con l’associazione Rutigliano 5stelle. Insomma, è evidente che la coalizione “Vuoi vedere che Rutigliano” si stia preparando ad affrontare la campagna elettorale per un eventuale ballottaggio. E’ così?
«E’ vero in parte, nel senso che è vero che ci siamo visti l’altra sera con i nostri candidati, che erano presenti per oltre l’80%, alcuni non sono potuti venire, quindi vuol dire che c'è ancora affezione intorno al nostro progetto. Dicevo in parte è vero perché, comunque, noi in tutto questo tempo, abbiamo continuato a fare attività culturale, sociale e politica, proprio con, e all’interno, della nostra associazione. Non abbiamo fatto nulla di più se non continuare a tenere rapporti e a fare attività associativa e di coalizione. In quella sede, con i nostri candidati, abbiamo parlato del ricorso elettorale e della probabilità di dover fare, come dice Minguccio, i tempi supplementari e, certo, noi ci stiamo preparando. Direi il falso se non dicessi che ci stiamo preparando. Il fatto che siano andati Minguccio, mi pare che siamo stati invitati dai 5stelle, e credo sia un fatto di cortesia perché, se ti invitano, ci vai. Poi, parlare ai cittadini, a prescindere dai marchi, credo che oggi sia assolutamente fondamentale, si parla di contenuti non di sigle e di casacche. Quindi ha fatto bene Minguccio, non so se sia andato anche Lanfranco, hanno fatto benissimo se invitati, ripeto, ad aderire a un confronto di merito e non di propaganda».

Generalmente tra un turno e l’altro c’è un calo dell’affluenza alle urne, gli elettori sono meno motivati perché non ci sono le preferenze e, questo, avviene quando il ballottaggio si tiene a distanza di 15 giorni dal primo turno. Ora, qui il secondo turno, eventualmente, lo si farà dopo addirittura un anno di amministrazione Romagno bis. Ritiene che i cittadini siano ancora, o abbastanza, motivati ad andare a votare al ballottaggio e cosa farete voi, nell’eventualità, per motivarli ancora di più.oronzo-valentini-ricorso-3
«Noi continuiamo a fare l’opposizione come abbiamo fatto finora. Una opposizione attenta, scrupolosa, che non fa sconti; una opposizione sui contenuti, anche di proposta, perché abbiamo presentato diverse mozioni su varie questioni; di controllo se pure non ci sia collaborazione dall’altra parte perché, come è noto, il sindaco non ci dà neanche una risposta e, per la verità ne ha data soltanto una, ad una interrogazione sui buoni libri che, però, è arrivata dopo che il problema è stato risolto. Quindi, continueremo a fare questo lavoro, che è un lavoro che serve per dire a quegli amici e concittadini che hanno votato Romagno che tutto quanto Romagno aveva detto in campagna elettorale non si è realizzato, non si sta realizzando e non si sta lavorando per realizzarlo. E una grande sfida che noi abbiamo davanti sicuramente è quella di portare tanta gente a votare se ci sarà, ovviamente, e quando, perché non possiamo sapere quando sarà il giorno del ballottaggio. Dobbiamo portare tanta gente a votare, a testimoniare che a Rutigliano è possibile cambiare e cambiare nel senso in cui noi abbiamo voluto fin dall’inizio mettendo insieme le energie buone e sane del paese che vogliono lavorare insieme trovando soluzioni di sintesi, di compromesso alto, perché compromesso non è una parola brutta, è una mediazione utile a risolvere i problemi. Noi pensiamo, così, di motivare non solo i nostri, che già hanno creduto nel nostro progetto, ma di portare tanti rutiglianesi che hanno votato, per esempio, Giampaolo per protestare contro uno stato di fatto e hanno visto in che cosa si è risolta l’opposizione e il contributo politico di Giampaolo in consiglio comunale, è sotto gli occhi di tutti, sempre astensione, qualche volta a favore... E poi, di tanta gente che ha votato in buona fede Romagno pensando, credendo ancora in un progetto che non era più il nostro e che, probabilmente, si ricrederà stando le cose così come stanno, cioè il nulla più totale se non qualche festa, festicciola e addobbo. Quindi, pensiamo di portare tanta gente al voto lì dove saremo chiamati, questo sarà il primo impegno, quello di vincere il ballottaggio».

Un’ultima cosa. Avete chiesto al vostro avvocato, che immagino sia un amministrativista, cosa succederà nell’eventualità il 25 marzo il giudice amministrativo conceda il ballottaggio? E’ il sindaco uscente ad accompagnare il comune al ballottaggio, o viene nominato un commissario?
«Sì, questa domanda gliel’ho fatta, ovviamente, all’avvocato e la risposta è stata questa: nel caso di sentenza di ballottaggio si annulla il verbale di proclamazione degli eletti, quindi nessuno di noi più sarà eletto, si va al ballottaggio e fino al giorno in cui sarà celebrato il giudice dirà al Prefetto di nominare un commissario che regga il comune fino al giorno dell’elezione del nuovo sindaco».

Quindi, il commissariamento del comune di Rutigliano.
«Del periodo necessario al ballottaggio».


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