Città Metropolitana, Giuseppe Valenzano consigliere delegato
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- Pubblicato Giovedì, 05 Febbraio 2015 11:02
- Scritto da Michele Pesce
di Michele Pesce
Nella giornata di lunedì 2 febbraio il sindaco della neonata Città Metropolitana di Bari Antonio Decaro, ha formalmente comunicato ai Sindaci della Conferenza Metropolitana ed ai Consiglieri metropolitani l'assegnazione delle prime tre deleghe operative ad altrettanti Consiglieri. Tra queste, la delega alla “Promozione e coordinamento dello Sviluppo sociale, Servizi alla persona, Lavoro e formazione professionale” è andata a Giuseppe Valenzano, consigliere comunale in quota Pd del comune di Rutigliano. Le altre due deleghe conferite, “Bilancio e Programmazione economica, Affari Generali e Rapporti con il Consiglio” e “Beni culturali e Attuazione del programma”, sono state attribuite rispettivamente ad Alfonso Pisicchio, consigliere comunale di Bari, e a Francesca Pietroforte, presidente del consiglio comunale del comune di Acquaviva delle Fonti.
Un’importante investitura per Valenzano, che il 13 ottobre scorso, con 3501 preferenze, era entrato a far parte del primo Consiglio metropolitano, organo di indirizzo e controllo del nuovo ente territoriale nato a seguito della riforma Del Rio per sostituire le vecchie province.
A 48 ore dal conferimento dell’incarico, queste le sue prime parole da Consigliere delegato:
Allora Consigliere, come ha accolto questa notizia, se lo aspettava?
«Ho accolto questa notizia con molta soddisfazione. Decaro ha tenuto conto di quello che è stato il mio percorso professionale nel mondo dell’associazionismo. Sapevo che c’era la possibilità che mi venisse affidata una delega, ma non immaginavo mi toccassero quelle deleghe in particolare».
Questa delega, come tutti gli incarichi previsti dalla Legge Del Rio, non dovrebbe prevedere un compenso…
«Assolutamente no. Gli incarichi attualmente sono conferiti a titolo gratuito, anche se per quanto attiene ai delegati lo statuto prevede la possibilità di ricevere un rimborso spese, che comunque non significa percepire un’indennità».
Ottenuta la delega, qual è il suo primo obiettivo?
«La prima cosa che farò sarà incontrare i dirigenti dei servizi ed il personale per conoscere i problemi relativi ai settori che mi sono stati assegnati e capire quali sono, allo stato attuale, i progetti in essere e le risorse a disposizione, sia umane che finanziarie. Dopodiché, inizierò a lavorare nei limiti di quelle che sono le funzioni e le competenze: infatti, sono tuttora in via di definizione situazioni come, per esempio, quella relativa ai centri per l’impiego, che ancora non sappiamo se resteranno di competenza della Città Metropolitana o se passeranno all’agenzia nazionale. Di sicuro, una delle priorità è la situazione relativa ai tagli del personale: vogliamo cercare di tutelare tutti i lavoratori attualmente impiegati».
Proprio il lavoro è uno degli aspetti più importanti della delega che le è stata assegnata. Diverse le vertenze pendenti in questo periodo, due su tutte quella della OM Carrelli e quella dei lavoratori dell’ipermercato Auchan di Triggiano. Considera anche queste delle priorità?
«Sicuramente sì, ma, ripeto, nei limiti delle competenze che ci verranno assegnate. Certamente concentrerò la mia attenzione sull’efficienza dei centri per l’impiego, una macchina fondamentale che va assolutamente rimessa in moto».
Per quanto riguarda l’ambito della formazione professionale, ha già in mente delle proposte? Pensiamo per esempio ai giovanissimi o agli over 50, categorie sicuramente tra le più difficili da collocare…
«Ho già qualche idea, ma voglio confrontarmi con lo stato dell’arte attuale. Di sicuro, metterò in atto tutte quelle iniziative che guardino con attenzione alle nuove professioni o anche alla valorizzazione di quelle che si stanno poco a poco perdendo».
Decaro ha detto: "L'obiettivo è trovare soluzioni ai problemi e non riproporre le solite logiche di spartizioni di poltrone tra i singoli partiti”. Che ne pensa?
«Sono perfettamente d’accordo. Sono certo che Decaro continuerà a seguire questa linea anche nella seconda fase di assegnazione, sono tuttora molti i settori importanti rimasti scoperti. I suoi impegni come sindaco di Bari rendono necessario e indispensabile la partecipazione e il contributo di tutti i 18 consiglieri metropolitani per la gestione del nuovo ente territoriale».
Ha fatto riferimento agli impegni di Decaro come sindaco di Bari. Crede che questa delega possa in qualche modo limitare il suo impegno come consigliere comunale qui a Rutigliano?
«Il doppio incarico è espressamente previsto dalla Legge 56/2014. Mi impegnerò comunque al massimo per essere sempre presente sia nelle commissioni, sia in consiglio comunale, senza mai dimenticare la mia attività di iniziativa sul territorio. Ho solamente preferito dimettermi da capogruppo consiliare Pd lasciando spazio ad Antonella Berardi che, sono sicuro, potrà dedicare più energie alla causa e sicuramente farà bene».
Cosa può significare per Rutigliano questa sua nomina?
«Ho intenzione di lavorare seriamente per il territorio dell’area metropolitana, del quale apprezzo la bellezza e la ricchezza, qualità presenti anche nel mio comune, nonostante le tante situazioni poco valorizzate e i diversi cartelli inaugurati in campagna elettorale e non portati a termine (dall’amministrazione Romagno, ndr). Ad ogni modo, indipendentemente dai colori e dagli schieramenti politici, lavorerò affinché anche Rutigliano possa continuare a crescere».
Immagino che lei abbia una dedica speciale da fare…
«Sì, ho dedicato il raggiungimento di questo traguardo a mio padre (venuto a mancare la settimana scorsa, ndr), con il quale purtroppo non ho potuto festeggiare. A lui devo tutto, la mia educazione, la mia formazione, la mia attenzione verso i più deboli, l’attaccamento a valori come l’onestà e l’amore per il territorio. Spero che da lassù possa continuare a guidare i miei passi».
Da parte di tutta la redazione di Rutiglianoonline, al consigliere Valenzano vanno i più sinceri auguri di buon lavoro, fiduciosi che il suo contributo possa giovare tanto alla comunità quanto al territorio di tutta l’area metropolitana di Bari.
Con lo stesso spirito, ci auguriamo possano essere sviluppate al più presto soluzioni volte al reinserimento di quei soggetti considerati “ufficialmente” fuori dal mercato del lavoro. Ad oggi, solo nella nostra Città Metropolitana, il tasso di disoccupazione è oltre il 20%, con una percentuale che addirittura supera il 41% con riferimento agli under 30.
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