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Rocco Gagliardi, "non condivido l'analisi di Valentini"

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Scrivo da cittadino rutiglianese, simpatizzante del M5S, che ha vissuto una campagna elettorale incolore, insignificante e priva di contenuti programmatici innovativi. Faccio alcune considerazioni in merito alla campagna elettorale appena conclusa ed esprimo una mia personale opinione su una frase riportata da Oronzo Valentini su questo medium. Ringrazio anticipatamente la redazione se vorrà pubblicare questo mio pensiero unito ad un piccolo sfogo.

Premetto che ritengo di aver vissuto una campagna elettorale sterilmente litigiosa, affidata ai soliti personaggi che ci governano da decenni, pronti a scaricare le colpe della cattiva amministrazione sull’avversario di turno, che era suo amico di partito o di coalizione fino a pochi giorni prima. Nessuno è stato capace di spiegare quale Rutigliano avrebbe voluto costruire da amministratore, ma tutti hanno esagerato nelle liti furibonde e nelle accuse vicendevoli. Personalmente non ho apprezzato tale atteggiamento e penso che molti la pensino come me.

Vedo, però, che anche i post che seguono i comunicati o le interviste post-elettorali, vanno nello stesso senso. Capisco che ci si possa dividere su posizioni politiche nettamente diverse, ma la litigiosità e spesso le offese al politico o al giornalista di turno mi sembrano del tutto consoni con il basso livello qualitativo della campagna elettorale appena vissuta. Penso che certi commenti, anche fortemente negativi, si debbono fare senza offendere o mancare di rispetto alle persone e alla loro professionalità.

In primo luogo vorrei dire che non condivido assolutamente l’analisi fatta da Oronzo Valentini in merito ai motivi della sconfitta della sua coalizione, troppo tesa a trovare all'esterno le cause della sconfitta; bisognerebbe ammettere invece che è stata progettata e costruita una coalizione vincente solo sulla carta, sulla scorta della somma dei potenziali voti che ogni lista avrebbe dovuto ricevere, ma gli elettori non l'hanno accettata. A volte si può arrivare a pensare che i voti si debbono ricevere sempre e comunque, come una dote personale acquisita. Non è così e bisogna prenderne atto. In questo caso era talmente rappezzata la coalizione che anche i più convinti estimatori della sinistra piddina e della destra ex finiana sono rimasti confusi. Non sono un politico, posso sbagliare, ma andrebbe certamente fatta una riflessione molto più attenta sulle motivazioni della sconfitta elettorale per evitare convincimenti semplicistici che rischierebbero di far giungere a conclusioni del tutto errate.

Sono certo che quando Oronzo capirà come mai pur avendo costruito una macchina da guerra sono riusciti a perdere, tornerà, col suo partito, a esprimere quella coerenza politica che gli è mancata, condannandoli alla sconfitta. Allora, forse, torneranno a competere per la vittoria.

Ciò che mi ha spinto a scrivere questo messaggio, però, è stata la frase di Oronzo Valentini che riporto di seguito: «Il problema è capire come mai, questa gente che è contro la politica, ha deciso di votare il sindaco uscente». Frase che, per il mio personale modo di pensare, ho trovato offensiva, ma che trovo anche poco coerente con la realtà che viviamo.
Io non so per chi hanno votato i simpatizzanti e gli attivisti del M5S, ma voglio pensare che l’affermazione fatta dal Dottor Valentini sia una delle tante frasi sentite dai media nazionali e pappagallate in occasione della stesura del comunicato. Non può essere altrimenti.

• Contro la politica è chi fa male la politica.
• Contro la politica è chi si arricchisce indebitamente dalla politica.
• Contro la politica è chi cambia continuamente posizione saltando di palo in frasca per non uscire di scena.
• Contro la politica è chi amministra avvantaggiando solo chi l’ha aiutato ad andare al potere.
• Contro la politica è chi usa il denaro pubblico in modo improprio.
• Contro la politica è chi pensa che il voto si possa comprare con un posto di lavoro o con un buono di benzina.
• Contro la politica è chi ha sperperato le tasse degli italiani.
• Contro la politica è chi continua a prendere mazzette da imprenditori compiacenti.
• Contro la politica è chi manipola le gare d’appalto.
• Contro la politica è chi ha permesso a massoni, mafiosi e delinquenti di sedere in parlamento pur di avere la propria fetta di potere.
• Contro la politica sono quei politici che non capiscono ancora che senza il loro corrotto e schifoso operato certi Movimenti non esisterebbero

Potrei continuare per ore, talmente tanti sono stati e sono tutt’oggi i comportamenti disonorevoli dei nostri rappresentanti politici che si potrebbero scrivere collane di libri. Basta ascoltare radio e televisione; quotidianamente è un bollettino di guerra di politici arrestati per corruzione o altro reato. Quella è la gente che è contro la politica non chi ne evidenzia i comportamenti distorti.

Dunque, in parte, ha ragione Valentini, noi (anche se ribadisco che parlo a titolo personale) siamo contro questo tipo di politica e lo saremo sempre. Non riesco a capire come anche lui non lo sia.

Spero che intorno a queste mie considerazioni si sviluppi una vivace e costruttiva discussione, senza astio e offesa alcuna.

Vito Rocco Gagliardi


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