Roberto Romagno sindaco per pochissimi voti (50,05)
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- Pubblicato Martedì, 27 Maggio 2014 13:52
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Ieri Rurtiglianoonline è stata impegnata nei seggi per tutto lo spoglio in diretta radiofonica con Canale 103, una diretta seguitissima dai cittadini, che hanno così avuto la possibilità di seguire lo scrutinio da casa.
Uno spoglio concitato, caotico, sofferto fino alla fine per quel che riguarda il risultato del sindaco uscente, perché il risultato dello sfidante, Minguccio Altieri, si è attestato, sin dall’inizio, al 39,9-40%, dieci punti percentuali in meno rispetto a Roberto Romagno. L’accanimento da parte dei rappresentanti di lista delle due opposte coalizioni, che in alcune sezioni ha fatto intervenire la forza pubblica, è stato grande perché la partita al primo turno si è giocata su 10-15 voti, meno dei famigerati 29 voti che hanno permesso, cinque anni fa, la vittoria di Roberto Romagno sempre al primo turno.
Diciamo subito che, al di là del risicatissimo margine con cui Romagno passa al primo turno anche questa volta, un dato importante c’è ed è inopinabile: la vittoria politica del sindaco uscente e della sua coalizione con il 10% netto in più sul candidato e la coalizione sfidante. Un risultato al di là di ogni aspettativa nelle dimensioni in cui si è prodotto, che mette in primo piano la vittoria squisitamente politica su quella strettamente tecnico-elettorale.
Diverso sarebbe stato se Romagno avesse scansato il ballottaggio con il 50,1 perdendo, l’avversario, con il 49,9. Una cosa così sarebbe stata difficilmente accettabile sul piano politico anche se pienamente legittima su quello meramente tecnico, sul piano dei meccanismi che regolano la democrazia.
Non è momento di valutazioni politiche generali, di scandagliare la debacle elettorale, più che di Minguccio Altieri, della coalizione NCD-PD. Questa è una valutazione che faremo a mente fredda, ragionando bene sulle cause che hanno portato a un risultato di questo tipo. Ora è il momento delle notizie, della cronaca, di quello che sta succedendo stamattina e che succederà in questi primi giorni da ieri.
Intanto i risultati. Roberto Romagno vince con 5.856 voti, il 50,05% appunto. Minguccio Altieri perde con 4.687 voti, il 40,06%. Nicola Giampaolo perde con 1.156 voti, il 9,88%.
I voti di lista
Coalizione Romagno
Voti % seggi
FI 1.673 14,56 3
Moderati 1.309 11,39 3
MAR 720 6,26 1
Imp. Rut. 693 6,03 1
Arcobaleno 551 4,79 1
Insieme 422 3,67 1
Città Futura 307 2,67 -
Puglia P. di T. 176 1,53 -
Coalizione Altieri
PD 1.363 11,86 2
NCD 1.236 10,56 2
Prog. Città 571 4,97 -
Ant.lli Gig. 560 4,87 -
Rut. Protag. 552 4,80 -
Realtà Italia 320 2,78 -
Coalizione Giampaolo
Ins. si può 365 3,17 -
Italia Virt. 127 1,10 -
Ora Cam. 112 0,97 -
Fut. Et. Lib. 102 0,88 -
Voto N. Cit. 100 0,87 -
Lav. E Lib. 55 0,47 -
Agr. T. F. 54 0,47 -
G. Rut. Az. 48 0,41 -
Nic. G. 48 0,41 -
Mov. P. S. 19 0,16 -
Azetium 16 0,13 -
Ter. e Lib. 10 0,08 -
Non sono disponibili ancora i voti di preferenza lista per lista, ma stamattina circolavano già alcuni nomi sui futuri consiglieri comunali. Per FI dovrebbero sedere in consiglio Michele Maggiorano (consigliere uscente, avrebbe preso oltre 400 voti di preferenza), Donatella Lamparelli e Nico Saffi (oppure Pasquale Dell’edera, consigliere uscente). Per I Moderati si riconfermerebbero Vincenzo Damato e Tonino Troiani, il terzo non si sa. Il Mar è molto probabile che porti in consiglio Franco Delliturri, Arcobaleno Pinuccio Valenzano, la lista Insieme non sapremmo. Il PD potrebbe essere rappresentato dal consigliere uscente Giuseppe Valenzano e dal segretario Francesco Tarulli, il NCD da Oronzo Valentini e Michele Martire.
Ricordiamo che i seggi si sono ridotti a 16, 10 di maggioranza e 6 di minoranza. All’opposizione di sicuro vedremo in consiglio Minguccio Altieri e Nicola Giampaolo che il Ministero degli Interni dà per eletto. Se la situazione dovesse essere questa, in consiglio comunale dovrebbero sedere 8 consiglieri uscenti, avremmo, dunque, un nuovo consiglio comunale con il 50% di “vecchi” consiglieri. La notizia importante non è solo che il rinnovamento è al 50%, è la presenza di una donna in consiglio comunale, non succedeva dai tempi di Angela Difino, consigliere DS, nella consigliatura Limitone.
C’è da dire che dal Ministero informano che ci sono 16 “schede contestate non assegnate”. Si tratta dello 0,13% che, nel caso dovesse essere assegnato agli avversari di Romagno, non dovrebbe modificare granché, il margine di decimali continuerebbe ad esserci, più risicato che mai, ma continuerebbe ad esserci. Questo, probabilmente, lo valuterà la commissione elettorale che si riunisce oggi pomeriggio dalle 16:00 nella sede comunale.
Stamattina non siamo riusciti a raggiungere al telefono il sindaco Roberto Romagno per una dichiarazione a caldo, siamo riusciti, però, a parlare con Matteo Colamussi. «E’ una svolta epocale, i rutiglianesi ieri hanno dato un segno tangibile non soltanto di maturità politica», ci ha detto subito l’ex presidente del consiglio che, questa volta, ha rinunciato a candidarsi. «Soprattutto è stato liberato il paese -ha aggiunto- dai condizionamenti e da una classe politica che credeva ancora di poter tenere in ostaggio un’intera comunità». «Malgrado tutto questo, auspico che Minguccio Altieri contribuisca ad una opposizione seria e costruttiva per il rilancio del paese». «Sento molto la responsabilità -ha concluso Matteo Colamussi- del grande consenso che è stato attribuito a FI e ai suoi dirigenti».
Abbiamo sentito anche Minguccio Altieri. «La campagna elettorale è stata bella -ci ha detto- per quanto mi riguarda non ho niente da rimproverami, veramente sono stato contento della vicinanza che il paese mi ha espresso. Insomma, la nostra campagna è stata bella, poi vediamo. Tra l’altro quando si consoliderà il risultato io lo rispetterò, io sono abituato a rispettare i risultati, il risultato politico va rispettato».
Quindi Minguccio, nel caso dovesse essere confermato quel risicatissimo margine che ha fatto scattare al primo turno la vittoria a Roberto Romagno, tu dall’opposizione non farai nessun ricorso. «Questo è un altro discorso che valuteremo, però, voglio dire, io parto sempre dal principio del rispetto del risultato elettorale». Certo, dato il risicatissimo margine «una verifica va fatta», ha concluso Altieri.