Centrodestra e PD+civiche, senza terzo incomodo si profila uno scontro alla pari
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- Pubblicato Sabato, 16 Marzo 2024 11:27
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Il panorama elettorale, sul piano delle liste e degli schieramenti, qui a Rutigliano si è fatto abbastanza chiaro anche se non ancora del tutto definito. Con il passo indietro di Lanfranco Di Gioia e l’adesione del M5S alla coalizione che fa capo al PD, il 90% dei giochi elettorali si sono conclusi.
Da un lato il centrodestra con la candidata sindaco Antonella Nacherlilla e sette liste: FDI, FI, Lega, UDC, Rutigliano Bellissima, Civici per Rutigliano e Terra e Benessere. Dall’altro lato la coalizione PD, M5S, Rutigliano Attiva (Milillo), Amiamo Rutiliano, Mondo Sociale, MAR e Impegno per Rutigliano che dovrebbe ricandidare il sindaco uscente Giuseppe Valenzano.
Uso il condizionale perché, a differenza del centrodestra, la coalizione del PD non ha ancora annunciato ufficialmente la ricandidatura di Giuseppe Valenzano. Ed è strano che, a proposito, sia stato il comunicato del M5S, e non Giuseppe Valenzano o il PD, ad annunciare la ricandidatura del sindaco il cui mandato sta per scadere. “… si è sviluppato in questa direzione il confronto con le forze politiche, a cui ci uniamo, per la candidatura di Giuseppe Valenzano a sindaco della città di Rutigliano” si legge, infatti, nel comunicato del M5S (qui). Dunque, la ricandidatura di Giuseppe Valenzano è stata annunciata dal M5S.
Al di là di questa stranezza, il panorama politico-elettorale vede altre due forze politiche, due liste civiche, che ancora non hanno deciso cosa fare, se correre da sole o coalizzarsi con uno o l’altro schieramento. Si tratta de I Moderati di Roberto Romagno e della costituenda lista civica che fa capo a Tonino Troiani (già consigliere comunale nella coalizione di centrodestra), Pinuccio Valenzano (ex vicesindaco di Roberto Romagno) e altri personaggi definiti, in paese e scherzosamente, “i balconari”.
Fermo restando questo quadro, due schieramenti che, più o meno, si equivalgono, la palla passa direttamente nelle mani delle due liste civiche (Moderati e “balconari”) che ancora non si sono schierate. Nel caso Roberto Romagno ritorni nel suo naturale alveo politico, nel centrodestra, per questa coalizione le cose si metterebbero meglio. Nel caso anche “i balconari” scelgano il centrodestra, e la partita elettorale si giocasse con due soli candidati sindaco, il centrodestra avrebbe buone chance di vincere.
Con Romagno a destra e “i balconari” col PD, l’esito delle elezioni si farebbe incerto e tutto si potrebbe giocare sull’appeal elettorale dei due candidati sindaco. Se, invece, come si sta vociferando, Roberto Romagno decidesse di andare da solo con i suoi Moderati e una, o due altre liste civiche, il ballottaggio tra la Nacherlilla e Valenzano sarebbe sicuro, o quasi.
Commenti
Romagno sarà il terzo candidato?
o un suo delegato
Dieci anni fa (2014) era sindaco di una coalizione di centrodestra. Ricandidatosi, sempre nel 2014, vinse al primo turno e ridivenne sindaco con una coalizione meno marcata a destra perchè l'NCD (Valentini, Milillo...) allora si coalizzò col PD.
sicuro?
Mi suggerisca lei quello che devo scrivere, così è pari con Difino.
La questione primarie nel centrodestra non si pone più dal momento che la coalizione ha scelto di candidare Antonella Nacherlilla.
Comunque, le primarie sono state proposte dall'area che fa capo a Diego Difino quando sul tavolo c'erano i nomi della Nacherlilla, Romagno ed eventuali altri candidati. Da quel tavolo, le primarie, non sono state accettate e l'area Difino ha rotto con la coalizione. Dopodiché, sappiamo come è andata: FdI ha richiamato Difino al tavolo della coalizione e, qualche giorno dopo, si è trovata la quadra sulla Nacherlilla. A ropere il tavolo, a questo punto, sono stati i Moderati di Romagno, che, ad oggi, sono fuori dalla coalizione di centrodestra.
Gli sbarchi con voi sono peggiorati
*
Il cdx voterà Valenzano
Qualcuno vuole la candidatura alle regionali
Non l'hanno gettata nella bagarre.
I moderati nel 2019 hanno preso 769 voti (il 7,07%). Roberto Romagno ha preso 331 preferenze.
No, vinse al primo turno per un centinaio di voti e staccò di oltre 10 punti percentuale l'avversario Minguccio Altieri (4687 voti). E comunque, in democrazia basta un solo voto in più ed è fatta.
Se ti riferisci alla ricandidatura del 2014, Romagno fu eletto al primo turno con 5856 voti, il 50,06%. A farlo eleggere sono state le otto liste (altro che scarne) che sommarono 5851 voti, il 50,94%. Romagno prese appena 5 voti in più della coalizione. Il merito della sua rielezione è stato tutto della coalizione che lo ha appoggiato.
Non si possono mettere sconosciuti
Neanche per l’ospedale
Insieme non arrivano a 500 voti
Avete visto i personaggi politici??
La 0 col bicchiere sanno cosa sia
Sarete trombati di nuovo