Consiglio comunale, il sindaco non parla a un mese dalle dimissioni di Gigante
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- Pubblicato Giovedì, 29 Dicembre 2022 22:15
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Chi non è abituato a fare politica, o fa politica per caso, può anche non porsi il problema di dare spiegazioni su una questione politicamente rilevante come le dimissioni di un assessore che è stato pure vicesindaco, figura e ruolo, quindi, decisivi in un’amministrazione comunale. Chi, invece, pensa che la politica sia un’attività importante, un servizio per il quale dare conto sempre, a cominciare dal consiglio comunale, poi anche ai cittadini, capisce che di fronte alle dimissioni della seconda carica della giunta alcune spiegazioni vadano date, chiarezza è giusto che si faccia.
Domenico Gigante si è dimesso il 30 novembre scorso, a un mese da quelle dimissioni nessuno parla, né il diretto interessato (nonostante più volte gli abbia chiesto un’intervista), né il sindaco e neanche la componente più politica della maggioranza, i consiglieri del PD che un ruolo lo hanno avuto nelle dimissioni di Gigante. Nulla, tutto tace.
Anche davanti alla videocamera di Rutiglianoonline, in sala consiliare, il sindaco non ha detto nulla -come vedrete nel video qui sotto pubblicato-, ha rimandato a un ipotetico momento in cui chiarirà ai cittadini. E il consiglio comunale? Non è degno di una comunicazione, di una parola, di un momento di chiarezza sulle dimissioni di Gigante? E’ il consiglio comunale il luogo in primis deputato a discutere di questioni preminentemente politiche come le dimissioni di un vicesindaco. E’ all’opposizione, oltre che alla stessa maggioranza, che il sindaco deve dare conto di quello che succede nella sua giunta. Una opposizione silente, inconsistente, evanescente non esime il sindaco dalle sue responsabilità, dal suo dovere di spiegare, informare, chiarire, dare conto.
Due consiglieri di opposizione, stasera, hanno timidamente chiesto al sindaco di dare spiegazioni, il sindaco ha fatto “ok” con la testa, ma quando è intervenuto non ha proferito parola, nulla. Ritengo che tutto questo sia una mancanza di rispetto anche nei confronti di Gigante, che si è dimesso nell’indifferenza di tutti, come se in tre anni e mezzo nessuno si sia accorto della sua presenza in giunta. Insomma, non è politicamente normale quello che sta succedendo.
Perché Gigante si è dimesso, cosa è “emerso nel corso del Consiglio Comunale del 18.11. scorso" di così grave da determinare le sue dimissioni?
L’unica cosa che sappiamo di quelle dimissioni è che, per chi le ha date, non erano "più sussistenti le condizioni per poter continuare ad esercitare serenamente ed in autonomia le funzioni delegate, essendo venuti meno i presupposti per il prosieguo” del suo “impegno all'interno della giunta comunale” (qui). Se le parole hanno un senso queste motivazioni sono politicamente di una certa gravità. In sostanza Gigante si è dimesso da assessore perché non era più sereno e autonomo. Cosa abbia turbato la sua serenità e la sua autonomia, non è dato sapere e il sindaco stasera ha perso la prima occasione utile per chiarire, almeno dal suo punto di vista.
Faccio notare che oggi in consiglio erano assenti Diego Difino e Maria Palagiano, i due consiglieri di “Libertà e Progresso” che avevano in Gigante il proprio assessore di riferimento. Una assenza per la quale i due consiglieri non hanno comunicato nessuna giustificazione -come il presidente del consiglio Alessandro Milillo mi ha confermato- la sua valenza, quindi, è di libera interpretazione.
Forse il Difino e la Palagiano, con le deleghe di Gigante “rimesse” nelle mani del sindaco, avevano immaginato un epilogo diverso o, più semplicemente, non hanno fatto i conti con la chiarezza e la perentorietà dell’articolo 28 dello Statuto comunale, che dice che “le dimissioni dei singoli Assessori sono irrevocabili e pertanto efficaci fin dal momento della loro presentazione”.
Commenti
Che tristezza!!!
alla pari ognuno per il suo ruolo