Palacultura, il comune ha deciso di procedere all’escussione della fideiussione
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 10 Dicembre 2020 19:32
- Scritto da Gianni Nicastro
- Visite: 1610
di Gianni Nicastro
La EDILMAR, ditta ex appaltatrice del palacultura, deve al comune di Rutigliano 279.000 euro. Somma che viene fuori da un calcolo su quanto ha avuto, quanto effettivamente riconosciuto come compensi e quanto il comune spenderà per risolvere i numerosi problemi tecnico-strutturali che affliggono il palacultura sin dal 2017. Non sto qui a raccontarvi tutta la vicenda, vi rimando ai vari link qui sotto per un eventuale approfondimento.
La cosa importante da sapere è che a marzo del 2019 il comune procede alla risoluzione del contratto per gravi inadempienze contrattuali da parte della ditta appaltatrice, in modo particolare in relazione alla realizzazione del solaio della sala principale del palacultura: travi lamellari e arcarecci sottodimensionati rispetto alle misure del progetto e modalità di esecuzione dei lavori che hanno determinato una deformazione (imbarcamento) del solaio e infiltrazioni di acqua.
Tutta questa vicenda è finita in tribunale, a portarcela è stata la stessa ditta appaltatrice che ha contestato al comune danni (99.000euro) subiti a causa della prolungata sospensione dei lavori, che non sono stati mai più ripresi per intervenuta risoluzione contrattuale.
L’ultimo atto di questa vicenda è del 2 dicembre scorso. L’ufficio tecnico ha determinato di procedere “al recupero delle sopra indicate somme, pari ad € 279.673,15, prioritariamente con l’escussione della polizza fideiussoria emessa dalla compagnia (…) di Conversano, salvo il risarcimento del danno ulteriore”. La polizza ha il valore nominale di 114.762 euro, somma che non copre neanche la metà del debito contestato dal comune alla EDILMAR.
Ma come si è arrivati alla quantificazione di quel debito? Attraverso la “consistenza de lavori e inventario dei materiali delle opere provvisionali e degli impianti presi in consegna” e alla “documentazione contabile relativa allo STATO FINALE dei lavori”, si legge nella determina dell’ufficio lavori pubblici. In sostanza, tra acconti e anticipazione la ditta ha incassato 418.000 euro dei quali solo 272.000 euro sono frutto di lavori regolarmente eseguiti. C’è uno scarto, quindi, di 145.000 euro che il comune rivuole indietro. A questi si aggiungono 134.000 euro tra costo di demolizione delle opere difformi (il solaio), oneri per la risoluzione del contratto e per la definizione del nuovo appalto. Quindi, si arriva a un debito di 279.000 euro che il comune in parte recupererà dalla fideiussione nel caso riesca ad escuterla.
Ancora non siamo, dunque, al capolinea della vicenda; c’è da vedere se al comune gli riesce di recuperare quei crediti dall’ex appaltatore, c’è da progettare la demolizione e la ricostruzione del solaio oltre a bandire una nuova gara per l'affidamento dei lavori. Se a questo si aggiunge il fatto che c’è una causa civile in corso tra comune ed ex appaltatore, è facile immaginare che la soluzione del palacultura non è proprio dietro l’angolo.
Quanto tempo la città di Rutigliano aspetterà ancora per il completamento di quell’opera pubblica? Forse anni, circa una decina se tutto dovesse dipendere dal corso della giustizia civile. Intanto abbiamo un cantiere abbandonato e, spesso, in condizioni di degrado, nell’unico parco urbano disponibile.
“Il procedimento giudiziale è a tutt’oggi in corso e la prossima udienza è fissata per il 25.3.2021 per il giuramento del nominato consulente tecnico d’ufficio” si legge nella determina. Il tribunale ha, dunque, nominato il suo consulente tecnico che giurerà a marzo prossimo dopodiché, presumo, farà il sopralluogo per la verifica dello stato dei luoghi.
C'è da chiedersi se, dopo la perizia del consulente tecnico del tribunale, il comune possa portare a termine il completamento del palacultura senza aspettare la conclusione del contenzioso legale.
- Palacultura, trave «deformata» e solaio imbarcato. Tutto sotto controllo?
- Palacultura, licenziato il direttore dei lavori
- Palacultura, l’ufficio tecnico propone al sindaco la risoluzione contrattuale
- Palacultura, approvata e disposta la risoluzione contrattuale
- L’appaltatore del palacultura chiede i danni e cita il comune in tribunale