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Rieccoli con lo scarico della fogna depurata a Rutigliano, l’AQP presenta il progetto

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collettore-depur casam lama


di Gianni Nicastro

Era prevedibile, lo si stava aspettando ed è arrivato. Il 4 maggio scorso l’Acquedotto Pugliese (AQP) ha presentato, all’ufficio regionale per le autorizzazioni ambientali, due progetti: quello relativo all’ampliamento del depuratore e delle trincee drenanti di Casamassima e il progetto del collettore di scarico dei reflui dello stesso depuratore di Casamassima nella lama San Giorgio a Rutigliano. Il punto di scarico sul territorio di Rutigliano è quello già previsto nel 2015, a ridosso della SP 179, la strada per la Mater Domini, là dove si interseca con la lama.

C’è da dire che l’AQP ha già provato, a settembre/ottobre scorso, a presentare il progetto dell’ampliamento del depuratore e delle trincee drenanti, ma il comitato VIA, a novembre successivo, gli ha respinto la richiesta di assoggettabilità VIA perché mancava il progetto di scarico nella lama a Rutigliano.

Il progetto del collettore a Rutigliano, presentato la settimana scorsa, è lo stesso del 2015: completamento del posizionamento del tubo HDPE, riprendendo l’interramento dal punto in cui fu interrotto, nel 2011 e 2013, dalle proteste dei cittadini in difesa della Lama.
“Il tracciato della condotta per poter condurre le acque depurate nell’alveo della Lama San Giorgio può essere sviluppato in sede propria o sfruttando la sede stradale lungo la SP 179” si legge nella relazione tecnico-illustrativa. Il progetto ha scelto la sede stradale lungo il tratto della SP 179 che va dal punto in cui l’interramento del collettore si è fermato, al punto di scarico nella lama a Cicco Severini.
collettore-depur casam lama-2
Come cinque anni fa, “lo scarico” avverrà “a cielo aperto a mezzo di condotta e relativo manufatto di dissipazione". In sostanza, la fogna depurata, prima di arrivare, “a cascata”, nell’alveo della lama, passerà attraverso “un filtro fitodepurativo di tipo sommerso”, una sorta di fitodepurazione che avverrà in un pozza di dimensioni ridotte posta vicino alla croce che si trova sulla salita, dopo la ripida discesa della strada per la Mater Domini, strada molto frequentata in primavera, soprattutto a maggio, mese dedicato alla Madonna.

Il punto di scarico scelto crea non pochi problemi, di tipo paesaggistico e di impatto con le tradizioni sociali e religiose di quel luogo, certo, ma anche di tipo ambientale e di conflitto con la vocazione agricola di quel territorio a causa della presenza sia di un inghiottitoio che di pozzi irrigui privati dentro il raggio di 500 metri dal punto di scarico. L’AQP, come la stessa regione, è a conoscenza già dal 2015 della presenza dell’inghiottitoio e dei pozzi irrigui; ne sono a conoscenza perché, la presenza di un pozzo autorizzato in modo particolare -ma ce ne sono altri- e dell’inghiottitoio, è stata segnalata nelle osservazioni fatte, allora, dal comitato intercomunale Salviamo Lama San Giorgio e dai proprietari di quello stesso pozzo in sede di assoggettabilità VIA del primo progetto del collettore di scarico nella lama.collettore-depur casam lama-1

Ma l’AQP continua a negare sia l’esistenza del pozzo, regolarmente autorizzato, sia l’esistenza dell’inghiottitoio dentro cui inevitabilmente si infilerà la fogna depurata quando arriverà a Rutigliano, così come si infilava la famosa, storica, perdita di acqua potabile che emergeva da sotto terra proprio a pochi metri dal punto di scarico scelto; perdita che l’AQP ha riparato qualche anno fa.

Ora, il fatto che sul territorio di Rutigliano arrivino reflui di fogna depurata in situazioni normali e di emergenza -come previsto dall’AQP e dalla stessa regione- è inaccettabile proprio per le caratteristiche di quel punto di lama. Quell’inghiottitoio collega l’alveo della lama con la falda acquifera, non è difficile immaginare che la fogna depurata, quando va “bene”, o veri e propri liquami nel caso di malfunzionamento del depuratore, arrivino nella falda e vangano emunti dai vari pozzi della zona. Il rischio c’è ed è concreto.

Immagino che, presentati i due progetti all’ufficio regionale autorizzazioni ambientali, lo stesso ufficio avvii la fase delle osservazioni. Il comitato intercomunale non mancherà di depositare le proprie osservazioni come ha sempre fatto in questi circa dieci anni di battaglia in difesa della lama. Sarebbe cosa giusta che anche altri soggetti, associativi e istituzionali, facessero altrettanto nel caso siano d’accordo a tutelare la lama, quindi il territorio di Rutigliano, da un utilizzo impattante e fortemente in contraddizione con la vocazione dei luoghi e con l’istituendo parco naturale lama San Giorgio-Giotta.

Il costo preventivato -a base di gara- del collettore, e di tutte le altre opere e adempimenti previsti, è di 1.900.000 euro.


L'inghiottitoio di Cicco Severini

nella lama san Giorgio a Rutigliano
inghiottitoio-cicco-severini-1

inghiottitoio-cicco-severini-2

 

 

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