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“Amo Rutigliano”, molti giovani all’incontro su cultura e beni culturali

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Manca ancora l’allaccio delle utenze nella sede -su corso Mazzini- del comitato elettorale del candidato sindaco del centro sinistra Giuseppe Valenzano, il primo incontro programmatico della coalizione si è tenuto, quindi, nella sede di Italia in Comune. Ieri sera si è discusso prevalentemente di cultura e beni culturali. La sede era piena, alcuni partecipanti sono rimasti sull’uscio perché dentro non c’era posto.
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C’erano i rappresentanti delle quattro liste della coalizione (PD, Italia in Comune, Denominatore Comune, Città Viva); c’erano, soprattutto, tanti giovani. Affianco al candidato sindaco Giuseppe Valenzano, l’ex segretario Francesco Tarulli, il referente di Italia in Comune Giovanni Lorusso e Francesca Pietroforte, presidente del consiglio comunale di Acquaviva e delegata ai Beni culturali della Città metropolitana di Bari.

Rutigliano ha un patrimonio culturale importante fatto di chiese rurali, masserie, palazzi storici e aree amo-rutigliano-incn cultura-2archeologiche; patrimonio che nessuna amministrazione, fino ad ora, ha saputo valorizzare in modo adeguato e neanche tutelare così come meriterebbe se si pensa alla muraglia di Azezio, alla antica città peuceta che quelle mura difendevano. Se si pensa all’area archeologica di contrada Purgatorio e alla millenaria chiesa di Sant’Apollinare, sulla quale ancora oggi incombe il rischio di crollo. Se si pensa al museo archeologico e alla sua grande opportunità culturale che il paese ancora oggi non riesce a cogliere; museo che da anni aspetta un adeguato, serio, piano di gestione che faccia arrivare a Rutigliano le decine di migliaia di reperti archeologici depositati dagli anni '70 del secolo scorso presso la soprintendenza di Taranto.

Si è parlato di programmazione culturale che vada oltre le effimere feste, festicciole, sagre e spettacoli che hanno rappresentato il cartellone annuale degli ultimi dieci anni a Rutigliano allestito dai vari assessori alla cultura.

Ci vuole che la politica, quindi l’amministrazione comunale, si accorga del fermento culturale giovanile fatto soprattutto di musica, ma anche di poesia; un mondo sconosciuto, che prima riusciva -in qualche modo- ad esprimersi attraverso quell’interessante contenitore culturale che erano le “Officine Ufo”. Un fermento culturale verso il quale volgere lo sguardo per “stanarlo”, farlo emergere, valorizzarlo mettendogli a disposizione spazi, contenitori, opportunità.

Dalla discussione e dal confronto ieri sono venuti fuori i temi sui quali elaborare le proposte programmatiche, temi che gli animatori di "Amo Rutigliano" hanno debitamente annotato su un grande taccuino.
Nel prossimo incontro si discuterà di sport.


 

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