Discarica falda e risultati delle analisi a Martucci, tutto ok e niente a posto
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- Pubblicato Mercoledì, 08 Novembre 2023 01:24
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Secondo me non succederà nulla. Non faranno nulla la regione e la Città metropolitana di Bari, nulla farebbe la Procura della Repubblica qualora fosse interessata. Nessuno farà nulla per la semplice ragione che le Concentrazioni di Soglia di Contaminazione (CSC), in riferimento al Lotto III, sono nei limiti di legge. A certificare questo dato le analisi sull’acqua di falda fatte a giugno scorso attraverso i tre piezometri installati con trivelle a 250 metri di profondità, a valle e a monte del Lotto III, l’ultima discarica coltivata dalla Lombardi Ecologia (oggi fallita) e chiusa nel 2011 per esaurimento volumetria. Sto parlando delle discariche della Lombardi Ecologia, appunto, Lotto III e Lotto I, che si trovano in contrada Martucci a Conversano, ai confini con i territori di Rutigliano e Mola di Bari. Nello stesso sito c’è, poi, il Lotto II composto da due discariche -vasca A e vasca B- delle quali una soltanto, la vasca B, è riempita di rifiuti per metà.
L’unica, vera, novità nella vicenda Martucci sono le analisi fatte a giugno scorso, analisi i cui dati -elaborati da ARPA Puglia- pur non rivelando nessun superamento delle cosiddette CSC, denotano una interessante dinamica tra il campione a monte della discarica (piezometro PM3 bis) e i campioni a valle (piezometri PM1 e PM2). Negli anni scorsi, comunque, sono state fatte analisi sulle acque di falda che il superamento delle CSC lo hanno rilevato, così come sono state rilevate importanti criticità nella tenuta del Lotto.
Gli enti che hanno monitorato Martucci sono il Tavolo tecnico istituito con l’Ordine del Giorno 179 approvato dal Consiglio Regionale della Puglia nella seduta del 15 ottobre 2013, l’Arpa Puglia, il Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei Sistemi Biologici (C.I.R.C.M.S.B.) Laboratorio Centrale di Bari e Luigi Boeri Ingegnere & Associati, CTU nell’ambito del processo penale per disastro ambientale che si è celebrato al Tribunale di Bari concluso a maggio del 20181.
Qui sotto i dati relativi alle analisi effettuate sulle acque dei pozzi dentro e fuori gli impianti di discariche e lavorazione dei rifiuti siti in contrada Martucci a Conversano.
C.I.R.C.M.S.B. ottobre 2015
Nel rapporto si legge:
- “Fa eccezione un unico valore di concentrazione del manganese per il pozzo 3 (tabella 3). A fronte di un limite previsto di 50 μg/l, è stata rilevata una concentrazione di manganese pari a ~395 μg/l: il dato è quindi circa 8 volte superiore al valore-soglia”;
- “Per quanto riguarda le analisi microbiologiche, è da sottolineare che 11 campioni risultano positivi per i Coliformi totali e tra questi 3 sono molto positivi anche per l’E. coli (MPN P2=55, P34=721, P87=1110)” 2.
ARPA Puglia maggio-giugno 2017
Nel rapporto si legge che:
- “Al pozzo identificato con ID 3 si rilevano superamenti rispetto ai valori limite tabellari per i parametri Ferro e Manganese. Ai pozzi identificati con ID 108 e 113 si rileva comunque un tenore in ioni Nitrato superiore al limite previsto per le acque potabili di cui al D. Lgs. n. 31/01” 3.
ARPA Puglia 18 novembre 2020.
Nel rapporto si legge:
- “il valore del Ferro, al Pozzo P1, supera il limite delle CSC riportato nella Tab. 2 Allegato 5 parte IV Tutolo V D. Lgs. 152/06 e previsti nella tabella 13 del PMC 2019”;
- “il valore dei parametri Cloruri e Selenio, al Pozzo Impianto, superano i limiti di concentrazione ai sensi della Tabella 4 All. 5 Parte III del D. Lgs. 152/06 per il limite di immissione per gli scarichi al suolo previsti dalla tabella 7 del PMC 2019” 4.
ARPA Puglia 12 luglio 2021
Nel rapporto si legge:
- “Dall’esame dei suddetti RDP, al Sondaggio T5 – RDP 8756, si rileva il solo superamento, per il parametro Arsenico, delle concentrazioni limite (CSC) di cui alla Tabella 1 Colonna A (siti ad uso verde pubblico e residenziale) dell’Allegato 5 alla Parte IV del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm. e ii…” 5
Regione Puglia 9 giugno 2021
Nell’Atto dirigenziale N. 236 si legge:
- (…) dismissione del pozzo denominato “Pimpianto”, interno all’impianto, per l’emungimento delle acque sotterranee per la presenza di Selenio e Cloruri risultati in concentrazione superiori ai valori limite, di cui alla Tabella 4 allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06.6
ARPA Puglia giugno 2023
“Trasmissione esiti analisi acque sotterranee campionamenti”.
Nel rapporto si legge:
“Tale rilievo conferma la direzione della falda ipotizzata (PM3-bis a monte, PM1 e PM2 a valle; PM1 poco più a valle di PM2.
Riservandosi di formulare successive ulteriori valutazioni, emerge un quadro analogo a quello riscontrato nei campionamenti effettuati a giugno 2022. Infatti dagli esiti analitici non emerge alcun superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione individuate dalla suddetta Tabella 2 e la maggior parte dei parametri risulta essere inferiore al limite di rilevabilità LOQ, soprattutto nel pozzo ubicato a monte idrogeologico del sito. Si devono segnalare, d’altra parte, alcune differenze di concentrazioni monte-valle, pur nei limiti. Si evidenziano, ad esempio:
- la presenza nel pozzo PM1 di azoto ammoniacale in concentrazioni pari a 1,25 mg/l a fronte di concentrazioni <0,04 mg/l negli altri due piezometri e di azoto nitrico in concentrazione pari a 47,02 mg/l a fronte di valori pari a 8,6 mg/l in PM2 e 15,2 mg/l in PM3bis;
- valori di tetracloroetilene pari a 0,71 µg/l in PM1 e 0,9 µg/l in PM2, a fronte di un valore di 0,29 µg/l in PM3bis” 7.
Il “Rapporto di Prova n. 10723-2023 REV. 0” relativo al piezometro PM1 delle analisi svolte dall’ARPA Puglia a giugno 2023 riporta un risultato, per quel che riguarda il Nichel, di 14 µg/l su un limite di legge di 20 µg/l. Sia il Nichel che il Tetracloroetilene (il cui limite è 1.1 µ/l) sono, quindi, molto vicini alle CSC indicate nell’Allegato 5, parte IV, Tab. 2 del D. Lgs. 152/02 (Codice Ambientale).
I risultati di queste ultime analisi sull’acqua di falda sono, certo, tutti dentro i limiti di legge, ma denotano -come più su accennato- una importante dinamica in aumento tra i campioni del pozzo di controllo PM3bis a monte idraulico della discarica e i campioni degli altri due pozzi, PM1 e PM2, a valle della stessa discarica. Tra monte e valle l’azoto ammoniacale passa da <0,04 mg/l a 1,25 mg/l, a valle si ha, quindi, un aumento di oltre 31 volte il dato riscontrato a monte. Lo stesso si può dire degli altri tre elementi testati: l’azoto nitrico a valle aumenta di oltre 3 volte il dato di monte, il tetracloroetilene nel PM1 è oltre 2 volte il dato di monte, nel PM2 il valore a valle è di oltre 3 volte superiore il valore di monte; il risultato del Nichel relativo al PM1 a valle è 13 volte superiore rispetto al risultato (1 µg/l) del PM3bis a monte.
Il fatto che i valori siano comunque dentro i limiti di legge non significa che non ci sia impatto, perché bisogna tener presente l’importanza della falda acquifera, come ha fatto ben notare il CTU del processo per disastro ambientale nella relazione peritale sopra citata: “Il non superamento delle CSC non deve sminuire la gravità del danno ambientale provocato dalla interazione fra acque di falda e percolato di discarica che, in presenza di un acquifero di importanza regionale, garantisce appunto una diluizione degli inquinanti e un loro relativamente rapido trasporto e degradazione. Tale ingente massa d’acqua maschera quindi l’entità dell’impatto che però, occorre sottolinearlo, va comunque a depauperare una risorsa di importanza regionale” 8.
I risultati di queste analisi come minimo dimostrano scientificamente che c’è interazione tra la discarica denominata Lotto III e la falda acquifera, che questa discarica perde percolato, non è a tenuta stagna. Questo vuol dire qualcosa in termini di impatto ambientale o no?
Sulla mancata gestione e corretto smaltimento del percolato si hanno diversi riscontri, dalla Relazione Peritale del processo penale succitata, dall’ARPA Puglia e dalla G2g Geophysic to Geoingigneering.
Relazione Peritale Procedimento Penale
- “Le informazioni fornite al Collegio Peritale durante il sopralluogo del 17 luglio 2015 da parte di tecnici della Lombardi Ecologia S.r.l., hanno evidenziato l’assenza di attività connesse con l’estrazione di percolato dal corpo discarica” 9. “Resta in ogni caso ben chiaro che dal comparto discariche si verifica una fuoriuscita di percolato che va ad interagire con le acque sotterranee, sia nei livelli più superficiali quali quelli intercettati dal sondaggio S5, sia negli orizzonti acquiferi più profondi” 9bis.
Quella del percolato è la vera emergenza del Lotto III e del Lotto I delle discariche dell’ex Lombardi Ecologia perché, come rilevato dall’ARPA Puglia, da quelle discariche il percolato non viene estratto da oltre dieci anni. L’ARPA Puglia, infatti, questo scrive nella Relazione di sopralluogo del 4 ottobre 2019 in riferimento al Lotto III:
- “(…) non è eseguita la manutenzione del corpo di discarica, non vi è una continuità idraulica tra la guaina impermeabile temporanea e la canaletta di raccolta delle acque meteoriche con conseguente dispersione al suolo delle acque meteoriche incidenti, la canaletta di raccolta delle acque meteoriche risulta parzialmente danneggiata e non manutenuta, il profilo della discarica, per gli assestamenti occorsi nel tempo, non consente il corretto deflusso delle acque meteoriche incidenti, nulla è dato conoscere sulla gestione del percolato” (pag. 2).
- “Considerando sicura una produzione di percolato dall’abbancamento dei rifiuti, anche alla luce della contemporanea produzione di biogas dalla stessa, ed ipotizzando, par la presenza della copertura temporanea impermeabile in HDPE, una produzione giornaliera, per ettaro di discarica, di 1 mc, si ritiene possano essere stati prodotti, dalla data del sequestro ad oggi, approssimativamente 20.000 mc di percolato” (pag. 3).
- “Pe quanto attiene il Lotto I della discarica in atti, al pari del Lotto III non si hanno informazioni sulla gestione del percolato eventualmente prodotto” (pag. 7)10.
Situazione indirettamente confermata da indagini geoelettriche effettuate prima del monitoraggio del Lotto III dalla G2g Geophysic to Geoingigneering il 23/11/2021. Nella relazione tecnica di queste indagini si legge:
- “L’indagine ha evidenziato anomalie e andamenti geoelettrici (ERT2D) e di caricabilità (IP2D) associabili a potenziali criticità ambientali” (pag. 47);
- “Le indagini geofisiche eseguite sono per definizione indagini indirette. Pertanto, si consiglia di eseguire sondaggi geognostici in corrispondenza delle zone conduttive e ad elevata caricabilità che per tali caratteri risultano associabili a criticità ambientali, ovvero zone potenzialmente associabili a rifiuti, terre rosse o percolato inertizzato (A2), e zone associabili a potenziali lacerazioni del telo HDPE e conseguente sversamento di percolato (A1)” (pag. 47)11.
C’è poi il problema, forse il più grande di quelle discariche, del Lotto I -profondo almeno 40 m- completamente senza guaina al fondo, ai lati e sopra, nel quale i rifiuti di ogni tipo (RSU, rifiuti industriali pericolosi e speciali) sono stati depositati sulla nuda terra e roccia, senza pozzi di captazione del percolato. Nessuno ha mai verificato l’impatto del Lotto I sulla falda acquifera eppure noti sono le criticità nella tenuta delle discariche in questione rispetto al percolato, come si legge nelle conclusioni della Relazione peritale del CTU del processo penale già citato: “(…) tutti e tre gli invasi, Vasca B, Lotto 1 e Lotto 3, come evidenziato nella presente Relazione Peritale, hanno reso evidenti criticità nei sistemi di contenimento del percolato (il Lotto 1, peraltro, non risulta esserne in possesso) che, quindi, costituiscono potenzialmente le sorgenti della interazione osservata” 12.
Una simile, generale, situazione di impatto ambientale nell’area vasta che va da contrada Martucci, sede di impianti e delle discariche della Lombardi Ecologia, fino al mare, è stata osservata dal Tavolo tecnico regionale che ha svolto una attività di indagine nella stessa area vasta. La conclusione dei lavori di quel Tavolo tecnico la si legge nel verbale della seduta del 29 ottobre 2019: «il Comitato costituito ai sensi dello stesso provvedimento per espletare “attività ricognitive che consentano una più dettagliata conoscenza dei dati ambientali relativi a suolo, sottosuolo e falda nell’area vasta”, ritiene che, sulla base degli studi effettuati e delle conoscenze acquisite sullo stato dei luoghi nella ”Area Vasta Contrada Martucci” ed, in particolare, nei siti oggetto di “attività antropiche dedicate alla gestione dei rifiuti”, così come definiti e descritti al suddetto OdG, siano evidenti le gravi problematiche emerse relativamente alle “compromissioni dei livelli di inquinamento” citate nello stesso OdG»13.
Ai gravi problemi di “compromissioni dei livelli di inquinamento” dovuti alle discariche in questione si sommano gli impatti ambientali delle discariche illegali disseminate sull’area vasta indagata dal Tavolo tecnico regionale, che va dagli impianti di contrada Martucci fino al mare e che comprende i territori di Mola di Bari e Conversano. Si tratta di sei grandi cave (qui il videoreportage) dentro cui la stessa Lombardi Ecologia, tra il 1990 e i primi anni 2000, ha sotterrato rifiuti solidi urbani, rifiuti industriali, speciali e pericolosi; discariche illegali prive di impermeabilizzazione e di ogni accorgimento tecnico a tutela dell’ambiente. Il problema, dunque, non è solo contrada Martucci, il problema sono anche le discariche illegali disseminate su quel territorio rispetto alle quali non c’è mai stata nessuna verifica sull’impatto che hanno arrecato, o che continuano ad arrecare, all’ambiente, in modo particolare alla falda acquifera.
Abbiamo a che fare, dunque, con un territorio piuttosto vasto stressato dalla presenza di grandi discariche autorizzate, che pongono tutti i problemi ambientali qui brevemente esposti, e di relativamente piccole discariche ricavate nelle depressioni del terreno e nelle cave, dove è stato seppellito, negli anni passati, tutto il campionario dei rifiuti, compreso i farmaci.
Certo, per legge c’è bisogno del superamento delle CSC perché si attivino interventi che chiudano attività legate alla gestione dei rifiuti e mettano in sicurezza il territorio. Ma, ad oggi, si hanno prove scientifiche non solo della interazione delle discariche Martucci con la falda, anche del superamento delle CSC in alcuni pozzi spia a valle degli stessi impianti. Il minimo che i comuni di Conversano, Mola di Bari e Rutigliano possono fare è chiedere al Ministero dell’Ambiente e alla regione Puglia fondi per monitorare la falda almeno tre volte l’anno sotto il Lotto III e anche sotto il Lotto I. Chiedere una indagine specifica sul Lotto I, indagine in assoluto mai fatta sull’impatto che questo lotto esercita selle matrici ambientali, soprattutto acqua di falda, essendo completamente sguainato su pareti e fondo e scoperchiato, nel 2006, dall’argilla che lo copriva perché, quella stessa argilla, è servita per impermeabilizzare le due vasche A e B, le discariche di servizio-soccorso degli impianti di trattamento meccanico-biologico della Progetto Gestione (allora Progetto Ambiente) Bacino Bari Cinque, discariche oggi ancora non funzionanti per tutte le importanti criticità emerse nel processo per disastro ambientale del 2018.
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1 Il processo si è concluso con una sentenza che ha assolto tutti gli imputati “perché il fatto non sussiste” nonostante l’accusa e la relazione del CTU abbiano osservato un importante impatto ambientale secondo il giudice Antonio Diella non sufficientemente dimostrato in termini scientifici. Ma nella stessa sentenza il giudice scrive: “A parte, infatti, l’esito del giudizio dibattimentale in corso per altri reati concernenti il comparto in interesse, i periti (e già L’Arpa Puglia prima di loro) nelle loro relazione (…) hanno evidenziato significative criticità e la conseguente necessità di interventi strutturali e gestionali sul comparto della discarica che garantiscano che in futuro la certezza che non vi possano essere quelle perdite di percolato che allo stato si sono presentate solo come possibili o occasionali e comunque non tali (per carenza della relativa prova) da aver provocato modifiche nella falda”. Sentenza del 10 maggio 2018 N. 1021/18 R.G. SENT.
2 Relazione sulle indagini svolte e sui risultati conseguiti relativamente alla valutazione dello stato ambientale dell’area vasta in Contrada Martucci – Conversano, a cura del Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei Sistemi Biologici (C.I.R.C.M.S.B.) Laboratorio Centrale di Bari, ottobre 2015.
3 ARPA Puglia. “Trasmissione esiti analitici campagna di monitoraggio maggio-giugno 2017”, Protocollo 0015969 del 04/03/2019.
4 ARPA Puglia. Rapporto conclusivo dell’attività di ispezione ordinaria AIA Società PROGETTO GETIONE BARI 5 S.r.l. Conversano (BA), C.da Martucci, del 18 novembre 2020, protocollo 0080844 - 157 - 18/11/2020 - STBA
5 ARPA Puglia. “Trasmissione esiti analitici terre e rocce da scavo campionate presso la vasca ‘A’ ”.
6 Regione Puglia. SEZIONE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI SERVIZIO AIA/RIR. ATTO DIRIGENZIALE N. 236 del 09/06/2021.
7 Lavori di realizzazione piezometri di monitoraggio ambientale nell’ambito del programma di monitoraggio e caratterizzazione dell’Area Vasta, in contrada Martucci, Terzo Lotto [CUP E46G20000200002 - CIG 8699142712] - Comune di Conversano - Trasmissione esiti analisi acque sotterranee campionamenti giugno 2023. ARPA PUGLIA - Unica AOO - 0001 - Protocollo 0059424 - 1 - 07/09/2023 - SDBA, STBA / DG -, DS -.
8 Tribunale di Bari Ufficio del GIP-GUP. Dott. Antonio Diella. Relazione Peritale Procedimento Penale N. 16719/12 R.G.N.R. e N. 18283/12 R.G. GIP. Verbale di Udienza e contestuale conferimento incarico del 17 luglio 2015. Discarica di Conversano Contrada Martucci Conversano (BA). Pisa, 21 marzo 2016. Luigi Boeri, Ingegnere & Associati. Pag. 554.
9 Relazione Peritale Procedimento Penale N. 16719/12 R.G.N.R. e N. 18283/12 R.G. GIP. Verbale di Udienza e contestuale conferimento incarico del 17 luglio 2015. Discarica di Conversano Contrada Martucci Conversano (BA). Pisa, 21 marzo 2016. Pagg. 22-23.
9bis Relazione Peritale Procedimento Penale (…), pagina 493.
10 «Discarica per Rifiuti non pericolosi “Lombardi Ecologia S.r.l.” ubicata in contrada Martucci in agro di Conversano (BA). Trasmissione Relazione di sopralluogo eseguita dal Servizio territoriale di questo dipartimento in data 4 ottobre 2019». ARPA PUGLIA - AOO - 0185/0029/0003 - Protocollo0075871- 185 - 23/10/2019 - STBA).
11 CITTA’ METROPOLITANA DI BARI COMUNE DI CONVERSANO. “RELAZIONE TECNICA INDAGINI GEOELETTRICHE E DI POLARIZZAZIONE INDOTTA”. G2g Geophysic to Geoingigneering, 23/11/2021.
12 Relazione Peritale Procedimento Penale (…), pagina 493.
13 Tavolo tecnico per la valutazione e per l’accertamento dello stato ambientale dell’area vasta in C.da Martucci. Verbale n. 8/2019 del 29/10/2019.