In corso la gara ponte rifiuti a Rutigliano, perplessità su costi e servizi
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- Pubblicato Sabato, 21 Gennaio 2023 00:00
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
E’ in corso la gara ponte per la raccolta dei rifiuti e per l’igiene urbana, bandita il 19 dicembre scorso con scadenza bando il 20 gennaio, cioè ieri, e la prima sessione pubblica che si terrà il 24 gennaio prossimo alle ore 10:00.
Ricordo ai lettori che questa è la seconda volta che il comune di Rutigliano bandisce la gara ponte per la gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana, gestione che l’attuale ditta appaltatrice -Gassi Esposito- espleta in proroga da due anni essendo scaduto il contratto a ottobre 2020.
Il confronto tra il costo attuale e quello della gara ponte va fatto considerando il canone, il corrispettivo, che il comune paga per contratto all’attuale ditta appaltatrice e quello che pagherà al futuro appaltatore attraverso la gara ponte in itinere. Ma prima di inoltrarmi nel confronto tra servizi e costi, voglio dire due cose sul piano industriale Cincavalli-De Pascali aggiornato dopo l’annullamento -a luglio scorso- di gara e atti, compreso il piano industriale e tutti gli elaborati annessi.
Faccio notare che la prima gara è stata annullata immediatamente dopo una mia inchiesta pubblicata l’1 luglio scorso (qui) nella quale denunciavo l’assurdità di un minino di raccolta differenziata del 65% per un comune che già da anni faceva, e fa, l’80%. In quell'articolo ho fatto notare i rischi che il comune di Rutigliano avrebbe corso con un minimo del 65% al disotto del quale soltanto sarebbero scattate le penalità per il nuovo appaltatore; il rischio sarebbe stato un potenziale, poderoso, passo indietro nella gestone dei rifiuti e nell’efficienza del suo sistema.
Ci sono voluti circa sei mesi da quell’annullamento perché l’amministrazione approvasse l’aggiornamento del piano industriale e bandisse la gara per la seconda volta. Il “nuovo” piano industriale è di sei pagine in più di quello annullato, per il resto è identico. Le pagine in più sono servite ai tecnici e all’amministrazione comunale per integrare il piano anche alla luce delle critiche mosse nei vari articoli da me pubblicati.
Le critiche e l’aggiornamento
Ho criticato quel 65% minimo dimostrando che Rutigliano aveva una raccolta differenziata media negli ultimi dieci anni del 79%? Nel documento aggiornato si legge che “Scopo del presente piano industriale è quindi quello di mantenere ed eventualmente aumentare la percentuale raggiunta dal Comune di Rutigliano, pari al 79%, quale dato medio su base decennale”. Il concetto qui è pari pari mutuato dalla mia inchiesta.
Ho criticato la narrazione sui rifiuti speciali che sarebbero ancora presenti nei rifiuti solidi urbani del comune di Rutigliano? Cassato il riferimento ai rifiuti speciali dalle premesse dal Piano industriale aggiornato, rifiuti speciali che sono scomparsi dai nostri solidi urbani sin dal 2012 con l’eliminazione dei cassonetti stradali (come ho scritto nell’ultimo articolo pubblicato a luglio [qui]).
Ho fatto notare che il piano annullato non prefigurava un “nuovo” sistema, che il sistema porta a porta ce l’avevamo già e che si trattava, semmai, di migliorarlo? L’aggiornamento recepisce la critica in questa maniera: “La logica sottesa alla stesura del presente piano industriale muove dall’assunto che il Comune di Rutigliano si qualifica come eccellenza all’interno dei Comuni Pugliesi, in quanto, da oltre un decennio ha fissato livelli di raccolta differenziata molto prossimi all’eccellenza. Per tali ragioni è possibile orientare la progettazione secondo logiche che consentano ulteriori miglioramenti, non solo in termini di aumento di percentuale di raccolta differenziata (…), ma anche investendo e dimensionando i servizi di igiene urbana muovendo dalle caratteristiche del vigente contratto, mantenendo i servizi aggiuntivi già esistenti”. Qui, per la prima volta dal 2015, i tecnici in questione ammettono che Rutigliano è un comune “eccellenza” in termini di gestione dei rifiuti addirittura rispetto all’intera Puglia, che si tratta di migliorare ulteriormente (“ulteriori miglioramenti”) partendo dal “vigente contratto” e “mantenendo i servizi aggiuntivi già esistenti”. Più giù vedremo, poi, che i “servizi aggiuntivi” il Piano aggiornato non li mantiene.
Nel piano aggiornato, si legge ancora: “I servizi attuali, base di partenza per la progettazione…”. Dunque, i progettisti prendono finalmente atto dei servizi attuali fino a porli alla “base” della loro “progettazione”. Questo è stato un punto cruciale della mia critica, perché il piano annullato nulla riferiva della gestione e dei servizi esistenti, trattava Rutigliano come fosse un comune con sistema di raccolta stradale dei rifiuti, come un comune fermo a undici anni fa. Una cosa intollerabile.
L’aggiornamento, quindi, indotto dai miei articoli, ha dato a questo piano un minimo di attinenza alla realtà; per il resto manca il confronto di congruità con piani analoghi da cui evincere l’affidabilità del quadro economico e manca anche l’analisi dei costi dell’attuale gestione dei rifiuti, analisi importante dal momento che il servizio nuovamente pianificato, e messo a gara d’appalto, aumenta i costi di circa il 30% rispetto a quelli attuali.
Meno svuotamenti
I servizi attivi sin da novembre del 2011 a Rutigliano sono gli stessi progettati per la gara ponte in itinere. L’unico nuovo servizio è la raccolta domiciliare del vetro con un costo specifico di 95.000 euro/anno. La raccolta delle altre quattro frazioni (organico, carta, plastica e indifferenziato) presso le utenze domestiche (UD) avverrà alla stessa maniera del sistema attuale, tranne che per l’orario della raccolta, come vedremo più giù. Il numero complessivo degli svuotamenti di queste quattro frazioni presso le UD nella gara ponte, dunque, è identico a quello attuale.
Sono inferiori, invece, gli svuotamenti complessivi delle stesse quattro frazioni nella raccolta delle utenze non domestiche (UND) rispetto a quelli attuali. La frequenza presso le UND del nuovo piano è complessivamente di 19 raccolte a settimana; le raccolte attuali sono, invece, 22 a settimana. La differenza sta nella riduzione della raccolta del secco (indifferenziato) che, per le UND, la gara ponte porta a 4/7 giorni (oggi è 7/7). Circa lo svuotamento dell’organico, nel “Disciplinare tecnico prestazionale” (DTP) della gara ponte si legge che «per le utenze non domestiche il servizio è sempre del tipo domiciliare con frequenza pari a 3 su 7, fatta eccezione delle utenze non domestiche cosiddette “food” per le quali è prevista la raccolta 7 su 7». Lo stesso DTP indica anche il numero delle categorie «UND “food”», sono 13 su 30.
Per avere un’ide del “risparmio” di cui godrà il nuovo appaltatore sulla gestione dell’organico delle UND si deve considerare il numero complessivo di queste stesse utenze, cioè 869, e il numero delle sole utenze food, cioè 156. Il nuovo appaltatore praticherà la raccolta dell’organico 7/7 giorni solo a circa il 18% delle UND, sul restante 82% la raccolta è 3/7. Su 6083 singoli svuotamenti presso le 869 utenza che l’attuale appaltatore pratica ogni settimana, il nuovo appaltatore ne farà 3231, 2852 in meno.
La pressione della raccolta dell’organico sul nuovo appaltatore sarà, dunque, decisamente inferiore rispetto all’attuale; alla stessa maniera diminuisce la pressione della raccolta dell’indifferenziato che si riduce a 4/7 giorni, sempre per le UND. Tra organico e indifferenziato il nuovo appaltatore risparmierà 5459 svuotamenti a settimana, il che non è poco in termini di ore di lavoro risparmiato e del conseguente risparmio sui costi soprattutto se si moltiplica per un anno questo risparmio di svuotamenti, tempo lavorato e costi.
La raccolta non sarà più notturna
Attualmente, e sin dal 2011, l’appaltatore raccoglie dalle ore 00:00 alle ore 6:00 del mattino; la raccolta è notturna, non interferisce con la viabilità cittadina e i mastelli sono dalle utenze ritirati entro le prime ore del mattino. Nel DTP del progetto a base della gara ponte in itinere si legge che “Le operazioni di raccolta dovranno avere inizio non oltre le ore 04.00”. La raccolta comincerà, quindi, quattro ore dopo quella attuale fino, teoricamente, alle ore 10:30, ora in cui finiscono le 6,30 ore di lavoro giornaliero.
Una raccolta prevalentemente mattutina interferisce col traffico cittadino, può creare disagi, con l’aggravante che i mastelli rimarranno per strada fino a mattinata inoltrata ponendo anche un problema di decoro, come avviene a Conversano, a Castellana Grotte e in tutti quei comuni dove la raccolta è prevalentemente mattutina.
Raccolta pannoloni e indumenti usati
Attualmente la ditta appaltatrice raccoglie i pannoloni 7/7 giorni, l’utente non ha da fare altro che legare la busta -con dentro pannolini o pannoloni- al manico del mastello quotidiano da esporre e senza prenotazione del servizio. Nel DTP della gara ponte (art. 25) le utenze domestiche che avessero bisogno di questo servizio devono fare “richiesta tramite apposita modulistica” e avere a che fare con una raccolta di 4/7 giorni alla settimana. Qui il servizio si complica con la richiesta formale e si riduce come giorni di raccolta rispetto a quello che succede oggi.
La raccolta degli indumenti usati non è prevista nel DTP della gara ponte. L’attuale appaltatore, invece, già da qualche anno, attraverso un’altra ditta, raccoglie a domicilio gli indumenti usati che le UD espongono l’ultimo venerdì di ogni mese, questo ha permesso di eliminare i relativi cassonetti stradali intorno ai quali si accumulavano rifiuti abbandonati.
L’isola ecologica "itinerante"
Attualmente, e da 11 anni, i cittadini usufruisco di un servizio strategico ai fini dell’efficienza del sistema di gestione dei rifiuti: l’isola ecologica, di proprietà dell’attuale appaltatore, gratuita per i cittadini e per il comune perché il costo della sua gestione è compreso nel canone di appalto. La gara ponte non propone nessuna isola ecologica fissa attrezzata e nel DTP, all’art. 27 “Gestione CCR”, si legge che “Nelle more di realizzazione del CCR (Centro Comunale di Raccolta, n.d.r.) al gestore, si dovrà garantire un servizio sostitutivo itinerante che preveda il dislocamento presidiato, sul territorio comunale, di cassonetti e contenitori (almeno per le frazioni non previste nel normale circuito di raccolta p.a.p.) con la frequenza di 4/7 per almeno 6 ore (oltre le ore necessarie per il piazzamento e lo sgombero dell’area)”.
Il servizio sostitutivo del CCR qui lo si propone “itinerante” ma con il “dislocamento” di cassonetti e contenitori “sul territorio”. Generalmente per “itinerante” si intende un mezzo con ruote che si sposta facilmente da un quartiere all’altro. Il DTP, invece, parla di “dislocamento” di “cassonetti e contenitori”, il che presuppone prima il posizionamento dei cassonetti, poi il loro dislocamento, cioè lo spostamento. Tutto questo lavoro sarà fatto 4 giorni alla settimana, alla presenza di un operatore, per un numero non inferiore a 36 ore e a un costo, indicato nella Relazione economica allegata al progetto Cincavalli-De Pascali, di 14.122 euro. E come sarà possibile tutto questo lavoro a un costo annuale così irrisorio? Il timore è che si attrezzi un’area nella città con cassonetti e contenitori che potrebbero rimanere sul posto anche la notte, non presidiati, quindi alla mercé dei soliti sporcaccioni che abbandonano la loro immondizia ovunque, in modo particolare intorno a cassonetti e campane. E, comunque, il DTP non fornisce dettagli sulle effettive modalità di gestione di questo servizio.
Raccolta olio esausto da cucina
La raccolta dell’olio esausto è un servizio da sempre offerto ai cittadini dall’attuale appaltatore. L’utente cha abbia da smaltire l’olio oggi può esporre i contenitori ogni volta che si raccoglie l’organico, quindi, 3/7 giorni. Nel DTP della gara ponte in itinere la raccolta dell’olio non è contemplata tra i servizi offerti, non esiste. Questo significa che il comune dovrà pagare al nuovo appaltatore un costo fuori canone per avere questo servizio, oppure dovrà incaricare una ditta specializzata nella raccolta dell’olio o, ancora, dovrà attrezzare una raccolta stradale molto poco efficiente. Il tutto con un probabile costo aggiuntivo.
Spazzamento
La gara ponte suddivide il centro urbano in tre macro aree: S1 centro storico, S2 tutto il restante abitato, S3 la zona industriale. Frequenza dello spazzamento: S1 giorni 7/7, S2 3/7, S3 1/7 per un numero complessivo di 11 spazzamenti a settimana.
Anche l’attuale appaltatore suddivide il centro urbano in tre macro aree: centro storico, macro zona A, macro zona B e zona industriale. Questa l’attuale frequenza dello spazzamento: centro storico 6/7, macro zona A 6/7, macro zona B e zona industriale 6/7. Si tratta, dunque, di 18 attuali spazzamenti, 7 in più a settimana rispetto alla gara ponte in itinere.
Imprese partecipanti alla gara,
requisito discutibile del 65% di RD
Un comune virtuoso come Rutigliano circa i risultati della raccolta differenziata ha tutto l’interesse che alla sua gara d’appalto per la gestione dei rifiuti partecipino imprese aggiudicatarie altrettanto virtuose che, nell’espletamento degli appalti, abbiano avuto a che fare con percentuali alte di raccolta differenziata. Invece no. Il Disciplinare di gara della gara d’appalto in corso, al punto “5.4 Requisiti di capacità tecniche e professionali”, lettera b, dice che l’impresa aggiudicataria deve “Aver eseguito, senza incorrere in gravi contestazioni, nel triennio 2019, 2020 e 2021, almeno un servizio di raccolta differenziata domiciliare per conto di un Comune con popolazione amministrata alla data del 01/01/2021 non inferiore a quella del Comune di Rutigliano (18.451 abitanti residenti), raggiungendo l’obiettivo di una resa della raccolta differenziata non inferiore al 65% (inteso quale valore medio annuo raggiunto almeno in un anno nel triennio 2019, 2020 e 2021)”. In sostanza all’impresa partecipante è chiesto un requisito di capacità tecnica e professionale del 65% di RD, e neanche su tutti e tre gli anni, per l’aggiudicazione di un appalto che prevede un minimo del 79%.
La stazione appaltante, cioè il comune di Rutigliano, aveva, invece, tutto l’interesse a che alla gara partecipassero imprese con esperienze professionali del 79% di RD; imprese già rodate a percentuali alte di RD sono una garanzia in più per un comune che va oltre l’80%. Quel requisito al 65% abbassa la capacità tecnica e professionale delle imprese partecipanti, a maggior ragione considerando che non è neanche un valore assoluto, ma un valore medio annuo.
Confronto costi gestione attuale/gara ponte
A Rutigliano la gestione dell’igiene urbana è frutto di una gara d’appalto del 2011 che prevedeva un sistema misto di raccolta dei rifiuti, porta a porta su tutte le frazioni solo nel centro storico, sull’intera città porta a porta solo di plastica e carta, completamente stradale era -invece- la raccolta di indifferenziato, organico e vetro. Il corrispettivo a base d’asta di quella gara era di € 1,5milioni. A quella gara ha partecipato, vincendola, la ditta Gassi Esposito con un ribasso che ha portato il corrispettivo annuo a 1.496.000 euro Iva esclusa*.
L’attuale appaltatore ha vinto la gara del 2011 grazie a una serie di “Proposte migliorative”, fatte in sede di gara, che offrivano servizi non ricompresi nel canone, quindi gratuiti, ed estendevano su tutto il territorio il porta a porta anche alla raccolta dell’organico e dell’indifferenziato “Oneri per il comune (…) ricompresi nel canone”, così si leggeva -e si legge- nell’elaborato di quelle “Proposte migliorative”.
Il totale cambio del sistema di gestione dei rifiuti, sia rispetto al sistema di raccolta precedente (completamente con cassonetti stradali del tal quale), sia rispetto e allo stesso progetto alla base di quella gara, quindi, la raccolta differenziata porta a porta di tutte le frazioni dei rifiuti e su tutte le utenze domestiche e non domestiche, la Gassi Esposito l’ha proposta in sede di gara senza costi aggiuntivi per la stazione appaltante, nell’ambito cioè del corrispettivo contrattuale di 1.496.325 euro. Corrispettivo che, con tutti gli aggiornamenti ISTAT sull’aumento dei prezzi che si sono succeduti in undici anni (l’ultimo a novembre 2022), è arrivato a 1.594.000 euro. E’ su questo corrispettivo che va fatto il confronto dei costi tra quello che succede oggi e quello che succederà dopo il 24 gennaio prossimo con l’aggiudicazione della gara ponte.
E’ vero, l’attuale appaltatore introita un benefit di 480.000 euro all’anno a causa di un meccanismo di premialità**, fissato nell’art. 16 del Capitolato d’oneri vigente, che non esiste in nessun comune, che è responsabilità dei progettisti della gara del 2011 e dell’amministrazione comunale di allora, la quale non si accorse che quel meccanismo sarebbe diventato una “insidia” economica di fronte ad una miglioria che avesse esteso il porta a porta di tutte le frazioni dei rifiuti su tutto il territorio.
Il corrispettivo del futuro appaltatore, che è negli atti della gara ponte in itinere, è, invece, di 2.148.000 euro (meno quello che sarà il ribasso in sede di gara), cioè 554.000 euro in più rispetto al corrispettivo attuale (648.000 euro in più rispetto alla base d’asta della gara del 2011). Costo in più che si riduce a 459.000 euro se si considera -come riferito più su- che la gara ponte prevede un nuovo servizio, la domiciliare del vetro, a un costo di 95.000 €/anno, raccolta del vetro che oggi avviene con le campane stradali.
Questo è il canone annuale, esattamente 2.148.987,62 euro (7156,22 euro in più del canone riportato nel quadro economico annullato a luglio scorso), a base d’asta della gara ponte in itinere.
Anche se si somma il benefit al corrispettivo dell’attuale appaltatore, il costo del servizio attuale sarebbe di 2.074.000 euro, comunque inferiore di 74.000 euro rispetto a quello della gara ponte in corso.
Faccio qui notare un’altra cosa. Nella Relazione economica allegata al piano industriale Cincavalli-De Pascali, alla voce “2.1 Costo del personale” si legge che “Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di imprese e società esercenti servizi ambientali di riferimento è stato aggiornato (e unificato) nel maggio 2022 per il triennio 2022/2024 (…).In mancanza dei decreti attuativi relativi all’aggiornamento contrattuale di maggio 2022 con relative tabelle del costo del lavoro nel piano industriale in oggetto sono state utilizzate le ultime tabelle ministeriali, valide a partire da marzo 2019. Il costo del lavoro (espresso in termini di €/ora) considerato tiene conto delle unità attualmente in servizio ed è stato desunto dalle tabelle per i diversi livelli”. Queste tabelle sono reperibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (qui).
E’ facile calcolare il costo del personale che è nel progetto della gara ponte in esecuzione, basta avere le tabelle ministeriali del costo del lavoro di “Impiegati” e “operai” di marzo 2019 (qui) e la tabella del personale della ditta Gassi Esposito che Cincavalli-De Pascali hanno messo alla fine del DTP (qui). Calcolando, in base ai relativi livelli, il costo del lavoro dei 31 dipendenti la cifra che viene fuori è 1.361.584 euro. Nella tabella del “Quadro riepilogativo dei costi” allegata agli atti della gara ponte in itinere (qui), al rigo “Costo industriale”, è riportato un totale costo del personale di 1.439.985 euro, 78.400 euro in più. C’è da dire, ancora, che -come si legge nella tabella del personale dell'attuale appaltatore- 17 dipendenti su 31, tutti di livello 2 (A e B), sono “Part time (30h/settimana)”, su una settimana full time di 38 ore. Si tratta di 8 ore in meno a settimana per ognuno di quei 17 dipendente che, in un anno, sommano 7072 ore, l’equivalente di 4,3 dipendenti. E’ come se, calcolando tutti i dipendenti a 38 ore alla settimana, i progettisti in questione avessero portato le unità lavorative da 31 a 35,3. Pur prendendo a riferimento la tabella dei dipendenti dell’attuale appaltatore è stato ignorato il fatto che oltre la metà di quei dipendenti è assunta part time, a 30 ore settimanali.
La politica
Io non so se l’amministrazione comunale abbia fatto qualche valutazione sui servizi, sui costi e sugli atti relativi alla gara ponte che si sta svolgendo. Dalla delibera di giunta di approvazione di questi atti, la n. 206 del 30 novembre 2022, si capisce che l’amministrazione ha solo deliberato “di prendere atto dell’attività di revisione degli elaborati progettuali” e “di approvare il progetto, comprensivo del quadro economico-prospetto generale igiene urbana, cosi come revisionato…”. Diversamente è successo a Noicattaro. Qui l’amministrazione comunale ha dato precisi indirizzi ai progettisti del piano industriale della gara ponte espletata nel 2021, ha indicato cosa voleva, come lo voleva e con un quadro economico che avesse fatto risparmiare rispetto alla gestione uscente. E così è stato.
Nella delibera di approvazione del piano industriale del comune di Noicattaro, la n. 31 del 15 marzo 2021, si legge che “l’amministrazione comunale ha inteso approfondire le criticità dell’attuale servizio (…). Che il progetto è stato condiviso dall’amministrazione che ha espresso le proprie osservazioni e valutazioni con diverse note, agli atti dell’ufficio, e con riunioni di servizio con la partecipazione dei rappresentanti della società sopracitata”, cioè dei progettisti del piano. L’amministrazione comunale di Rutigliano, si legge nella sua delibera, ha solo “preso atto” e approvato.
L’interlocuzione che c’è stata tra amministrazione nojana e progettisti ha portato alla approvazione di un piano di gara ponte dal costo complessivo di 2.827.085 euro rispetto ai 3.409.589 euro a regime della gara ponte del 2018, il che significa un risparmio -tra il 2018 e il 2021- di 582.504 euro. Due, uguali, sistemi di gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana, due costi differenti.
In ultimo, l’analisi qui proposta si è concentrata, ovviamente, sulle questioni e i servizi più importanti, attraverso la lettura degli atti di gara e il confronto tra costi e servizi attuali e futuri. Quello che ne è venuto fuori è un quadro non brillante sia in termini di miglioramento quali/quantitativo dei servizi che di contenimento dei costi. L’unico, vero, avanzamento della gestione dei rifiuti è la raccolta domiciliare del vetro, un importante sevizio in più che farà sparire le campane dalla strada. Su tutto il resto permangono le perplessità espresse qui e negli articoli pubblicati a luglio scorso.
* Tutti gli importi riferiti nell’articolo sono Iva esclusa.
**Calcolo del benefit: 8000 t smaltite zero premialità, 5000 t in meno di indifferenziato smaltite in discarica permettono all’appaltatore di incamerare l’80% dei minori costi di smaltimento dei rifiuti che, all’epoca, si aggiravano intorno ai 550mila euro).
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E gli operai ?? 12 anni di notte
IL DISASTRO TOTALE
- Rutigliano: fate come cazzo vi pare!