Rassegna di Teatro per adulti e bambini, a Rutigliano
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- Pubblicato Giovedì, 31 Marzo 2016 09:45
- Scritto da "Fuoriscena"
Rassegna di Teatro per adulti e bambini
organizzata con il patrocinio del Comune di Rutigliano presso Fuoriscena Accademia delle Arti Performative in Via Italia n.3.
La rassegna degli adulti inizia sabato 2 Aprile alle ore 20.30 con Fortunato Parastinco, il 9 Aprile con Madro e il 16 Aprile termina con uno spettacolo su Vincent Van Gogh a cura di Lino De Venuto.
Quella per i bambini Domenica 3 Aprile ore 18 con Pinocchio, il 10 Aprile ore 18 con Pulcinella di Paolo Comentale della Casa di Pulcinella di Bari e termina il 17 Aprile ore 18 con la leggenda della Dea del Sole.
E'previsto un contributo associativo di 5 euro per il singolo spettacolo e di 10 euro per l’intera rassegna dei bambini e di 12 euro per l’intera rassegna degli adulti.
Scheda dei primi 2 appuntamenti in rassegna
Fortunato Parastinco:
Quella di Fortunato Parastinco è una delle più tipiche “macchiette” partenopee, in cui l’animattore-attore è il primo musicista non musicista, leggenda popolare, il cui lavoro è proprio quello di sostituire, alla bisogna, i musicisti e gli attori che venivano meno all’improvviso, supplendo con la mimica il loro ruolo teatral-musicale.
Fortunato Parastinco è il generico utilitè, incarna varie maschere mutanti: dalla poesia ispirata, agli stornelli dissacranti per poi risolvere nella tradizione partenopea, nei chiaroscuri della vita di ogni giorno cui imprime il suo tempo interiore e segreto.
Così si assiste alla sua generosità sguaiata , amorosa oppure ridicola e talvolta irrimediabilmente solare, affidando alle sue voci di dentro la sua verve, la sua forza.
Quindi lo spettatore è investito della sua vitalità vulcanica che supera ogni trama o calcolo risolvendo nel teatro, nel presente.
Pinocchio
Dov’è finito Pinocchio? Il burattino vivente in carne e ossa. È vecchio e malandato oppure tarlato e osteoporotico? Qual è stato il suo destino? Chi gli fa compagnia? Se lo cerchi, lo trovi che rincorre il suo primo sogno, la sua prima monelleria: il teatro dei burattini di Mangiafoco. È lì che vive, al soldo della premiata compagnia dei pagliacci.
È lì che, come il suo babbino Geppetto, costruisce burattini per buscarsi un tozzo di pane e un bicchiere di vino. Come il suo babbuccio è di mestiere povero, come il suo babbolotto recupera materia inerte per ri_animarla. È lì che in ogni momento ripercorre la sua felicità di bambino, le sue monellerie, Non ha moglie ma tre figli, Pinocchio, Pinocchia e Pinocchium, tre meravigliosi burattini non di legno ma di materiali recuperati nei cassonetti, portati a riva dalla corrente o rubati ai giochi dei bambini. l’allestimento scenico di questo spettacolo è TOTALMENTE realizzato con MATERIALI DI SCARTO proveniente da cassonetti, mercatini, spiagge, scarti industriali e quant’altro.
Pietro Matarrese