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Donato Divittorio, rutiglianese, nusicista e scultore. In mostra a Bari

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di Tino Sorino


Un musicista con la passione per la scultura, un geniale artista multimediale, creatore di opere in pietra che “cantano” e nello stesso tempo “incantano”. E’ Donato Divittorio, flautista e scultore, capace di far “cantare” anche le pietre più dure. Nelle sue mani virtuose, la fredda pietra si anima e trasmette sonorità inimmaginabili.

Una vita dedicata alla musica e all’arte. Rutiglianese ma residente a Mola, 70 anni, sposato, diplomato presso il conservatorio “Piccinni” di Bari, a soli 25 anni ha ricoperto il ruolo di 1° flauto dell’Orchestra Sinfonica di Bari. Ha suonato con il suo flauto “Jupiter di Medici” in oro 18 KT con grandi direttori quali Delman, Fistulari Rota, Ferro, Leibowitz, riscuotendo vivo apprezzamento per le sue qualità di virtuoso e di musicista e meritando così, di essere citato tra i grandi Maestri del flauto da Mariaena Kessick. “La mia passione musicale risale al lontano 1957”, racconta. artista-divittorio-mostra-1

“Abitavo da piccolo con la mia famiglia a San Maderno, una graziosa frazione di Mola di Bari, a pochi chilometri da Rutigliano e per gioco modellavo la terra; a volte cantavo a squarciagola, tanto da essere subito definito dai vicini della mia contrada il 'Claudio Villa di San Maderno'. Molte persone che abitavano nei pressi della nostra casa suggerirono, quindi, a mio padre di farmi studiare musica: fu così che nacque il Donato Divittorio musicista”.

Quest’ultimo esporrà dal 15 settembre al 15 ottobre 2017 nelle sale dell’Hotel “Parco dei Principi” a Bari-Palese, in una mostra curata da Massimo Diodati e allestita da Lucia Spinelli, le sue più significative creazioni litiche insieme alla sua ultima invenzione, il “Lithos di Puglia” (pietra di Puglia), così denominata dal suo stesso scopritore, dopo anni di paziente e febbrile lavoro di ricerca nel territorio pugliese e non solo.

Un nuovo e inusuale strumento musicale in pietra capace di emettere suoni magici, ottenuto con pietre arcaiche levigate a regola d’arte e colorate grazie al suo straordinario talento di artista. Presentata in anteprima mondiale sabato 10 dicembre 2016 nelle sale della “Casa delle Culture” a Mola di Bari, con la conduzione del giornalista Massimo Bianco di Telenorba, la singolare realizzazione litica del Maestro Divittorio è, poi, approdata con successo al “Prometeo Festival” presso l’Archivio di Stato di Bari (per tutto il mese di febbraio 2017), nello studio del Maestro Anna Maria Di Terlizzi a Bari per i “Mercoledì di Noi che L’Arte” (il 15 febbraio 2017), alla Cittadella della Scienza di Bari (il 4 marzo 2017) e nella Sala Consiliare del Comune di Minervino Murge (il 22 giugno 2017).

“Ho inventato e costruito in cinque anni questo strumento con accordatura fissa a 445 hz, formato da 41 pietre, dopo aver percorso in lungo e in largo la Puglia, scegliendo tra marmi, calcareniti, marne argillose e così via, pietre che percosse provocano vibrazioni e suoni armonici”, spiega Divittorio. L’inaugurazione avverrà, quindi, venerdì 15 settembre 2017, alle ore 20.00, nelle sale dell’Hotel “Parco dei Principi” a Bari-Palese.

La relazione critica sarà affidata alla prof.ssa Valeria Nardulli. A conclusione della serata, l’attesa performance del Maestro Divittorio, che eseguirà sulle sue “Pietre musicali” tre brani (una sua composizione “Invocazione” e i celeberrimi “Inno alla gioia” e  “Giochi proibiti”. Ad accompagnare le note del “Lithos di Puglia”, la voce della stessa figlia del Maestro, Nadia, e la chitarra di Paolo Battista.  



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