Notizie Patrizia Rossini presenta “Eravamo quattro amiche in chat”
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 04 Settembre 2017 16:00
- Scritto da Teresa Gallone
- Visite: 2072
Le molteplici sfaccettature della femminilità raccontate senza schermi
di Teresa Gallone
Molto legata a Rutigliano per motivi professionali e non solo, Patrizia Rossini torna ancora in veste di scrittrice per presentare la sua ultima opera “Eravamo quattro amiche in chat” edita da Gelsorosso.
L’evento si è tenuto nella suggestiva cornice di Torre Belvedere ed è stato curato dal Presidio del Libro di Rutigliano e dalla redazione di Rutiglianooline, con la collaborazione della Libreria Barcadoro. 
Introdotta da Paola Borracci e accompagnata dalle letture dell’attrice Caterina Firinu, Patrizia Rossini racconta senza schermi la femminilità contemporanea, intesse una trama delicatamente complessa al pari delle sue protagoniste.
Fa fatica a descriverle con un solo aggettivo, precisa quanto non siano paradigmi costruiti con l’obiettivo di veicolare un messaggio preciso ma individui con storie che necessitano di essere raccontate.
Asia, Betty, Lisa e Marta vengono dalla realtà di tutti i giorni, si confrontano con questa portando sulle spalle un bagaglio ponderoso, fatto di traumi e di perdite, di delusioni e disillusioni. Profondamente diverse fra di loro, costruiscono e rinsaldano un legame fatto di confidenze amare, risate e sostegno reciproco.
Attraverso di loro Patrizia Rossini parla d’amore. Le quattro amiche si uniscono nel loro personalissimo luogo ameno, una chat di gruppo, per raccontarsi e cercare di comprendere l’amore. Il lettore non si perderà in amori idilliaci ma si affiancherà ad Asia, Betty, Lisa e Marta nel loro percorso attraverso un sentimento che promette molto e che delude altrettanto in ogni sua concretizzazione.
La rilevanza dei temi toccati nell’opera ha indotto il pubblico ad interagire con l’autrice nel corso dell’evento. Inevi
tabile la riflessione sulla dicotomia uomo/donna e sulla discriminazione di genere, tristemente presente nelle cronache odierne.
Le donne di Patrizia Rossini hanno sulle spalle il peso della violenza, della gelosia, della noncuranza, cercano il riscatto nell’amore al costo di problematici compromessi che coinvolgono uomini il più delle volte molto più simili barche senza rotta né remi che a saldi punti di riferimento. D’altro canto, i personaggi maschili non sono in assoluto stigmatizzati, anche loro oberati da un bagaglio di vita complesso e da fragilità inestinguibili.
A questo proposito l’autrice ha fermamente dichiarato di non voler in alcun modo tracciare una linea di demarcazione fra i generi ma di voler raccontare storie di uomini e donne contemporanei, fra barriere abbattute e stereotipi ancora da eliminare. Il pubblico si è dimostrato concorde nel constatare sia gli effettivi passi in avanti compiuti nel percorso verso la parità di genere, sia la necessità di ulteriore impegno per eliminare alla radice atteggiamenti di distinzione atavici.
Le quattro storie raccontate di “Eravamo quattro amiche in chat” si incasellano e arricchiscono il sentiero verso l’evoluzione e la rivoluzione della femminilità. Asia, Betty, Lisa e Marta si aprono al mondo malgrado tutto, desiderose di cambiarlo e cambiate a loro volta.
A detta dell’autrice, saranno le giovani generazioni, formate doverosamente, a rendere effettiva quella che per ora è volontà di cambiamento, di evoluzione e parificazione dei rapporti fra generi.
