AZETINON, colonia o subcolonia greca?
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- Pubblicato Mercoledì, 08 Febbraio 2017 16:12
- Scritto da Franco Valenzano
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di Franco Valenzano
Historia magistra vitae (M.T. Cicerone)
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio
presente (Indro Montanelli)
Sono parole che già negli anni '70 avevo sottolineato nelle varie manifestazioni che la Pro Loco in quegli anni organizzava, anche a seguito delle numerose scoperte che quasi quotidianamente il compianto Pippo Catamo ci proponeva.
Da quei preziosi ed eccezionali anni ad oggi ben poco è stato fatto. Basti pensare che ancora non si riesce a far funzionare il Museo archeologico, la cui prima pietra è stata posata il lontano 22 maggio 1983 (Sindaco dell’epoca l’Avv. Nicola Ciavarella). Sono passati oltre 30 anni e purtroppo si vedono, ogni decennio, timidi barlumi di speranza.
A tutto questo va anche evidenziata la trascuratezza e l'incuria esercitata nei confronti dei nostri siti archeologici e in particolar modo di AZEZIO in Contrada Castiello.
I cittadini di Rutigliano, forse non sanno di essere proprietari di una immensa ricchezza che è stata lasciata in eredità dai nostri antenati e che molto incautamente viene trascurata, ignorata, abbandonata, quasi si trattasse di un paio di scarpe vecchie, senza valore. Tutto questo, forse, per la poca conoscenza che abbiamo del nostro passato, del pregio e della grandiosità della Magna Grecia.
Di tutte le malattie l’ignoranza è la più pericolosa.
Il nostro attuale modo di vivere e di pensare è dovuto al bagaglio tramandato dall’antichità classica della Grecia. E se oggi siamo liberi di scrivere e di raccontare lo dobbiamo ai Greci che hanno inventato la DEMOCRAZIA, L’ARTE DELLA NARRAZIONE E IL TEATRO. I Romani hanno dato altrettanto e in più hanno immortalato tutto ciò che c’era di buono nella cultura ellenica.
La Magna Grecia
Un complesso di colonie fondate nell'Italia meridionale e in Sicilia tra l'VIII e il VI sec. a.C. La colonizzazione greca nell'Italia meridionale interessò le Regioni della Puglia, Calabria, Basilicata, Campania e Sicilia e le Città che ebbero maggior fama e importanza furono CUMA, REGGIO CALABRIA, NAPOLI, SIRACUSA, AGRIGENTO, SIBARI, CROTONE, METAPONTO e TARANTO.
Il fenomeno della migrazione verso le coste italiane si è verificato sin dai tempi più antichi:
LE ONDATE MIGRATORIE più diffuse si sono avute:
XV a.C. Fenici
VIII a.C. Greci
V a.C. Galli
III a.C. Latini
IV d.C. Eruli, Sciiti
V d.C. Goti
VI d.C. Longobardi
VII d.C. Arabi
X d.C. Normanni
Tra l’altro, analizzando la nostra personale situazione, c’è da sottolineare che ognuno di noi è un discendente di migranti se si pensa che anche ADAMO ed EVA furono costretti a lasciare il Paradiso. I Greci si allontanarono dalla loro terra di origine e cominciarono a fondare nuove colonie, spinti non solo da motivi politici, economici, sociali e demografici, ma anche da spirito di avventura, stimolati probabilmente anche dai racconti omerici.
Le spedizioni erano guidate da un ecista, capo dei Greci colonizzatori, il quale prima della partenza veniva mandato a interrogare l'oracolo di Delfo, per avere istruzioni su dove fondare la nuova colonia.
Iniziarono gli Ioni che fondarono Reggio sulla sponda della stretto e dall'altra parte Zancle (l'odierna Messina). Proseguirono gli Achei e fondarono Sibari e Crotone, poi i Locresi con Locri. Alla fine dell'VIII sec. a.C. un gruppo di Spartani abbandonò la Città natale e giunti sulle nostre coste fondarono la città di Taranto dopo aver cacciato con le armi gli abitanti (Japigi) e incendiate le loro capanne.
Ma i colonizzatori di queste grandi Città per agevolare gli scambi commerciali individuarono nuovi territori e fondarono nuove subcolonie tra le quali quelle più conosciute son: Poseidonia (PAESTUM), Laos (Santa Maria Del Cedro – Cosenza) e Terina (Lamezia terme).
La mia personale convinzione è che nello stesso modo fu fondata AZETINON (l’attuale Rutigliano).
I nuovi coloni, una volta insediatisi, si trovarono di fronte al problema di dover instaurare buoni rapporti con le popolazioni del posto che vivevano di pastorizia e di agricoltura. Gli indigeni, tra l'altro, erano organizzati in tribù, e in maniera molto diversa dall'organizzazione politica, sociale ed economica instaurata dai colonizzatori. Si creò pertanto uno scontro violento tra le popolazioni indigene i greci colonizzatori.
Le nuove colonie rappresentarono una opportunità di vita migliore per i greci emigrati e per la madrepatria, in quanto si instaurò un reciproco scambio di materie prime.
AZETINON (Rutigliano) fondata come subcolonia? Da quale grande colonia: TARANTO, SIBARI, CROTONE?
Di certo sappiamo che i corredi funebri ritrovati testimoniano una datazione risalente al VII sec. a. C.
Inoltre, Rutigliano nel III ° sec. a.C. coniava moneta propria.
Tra l’altro, durante gli scavi condotti dalla Soprintendenza archeologica di Taranto verso la fine degli anni ’70, il compianto Pippo Catamo rinvenne un tesoretto di 57 monete d’argento incuse.
Le monete incuse appartengono alle prime forme di coniazione metallica, nate dapprima in Anatolia l’attuale Turchia e nel giro di breve tempo questa tecnica fu adottata e diffusa in tutte le colonie della Magna Grecia da Sibari a Crotone, da Caulonia a Taranto, da Metaponto a Poseidonia. La cosidetta tecnica incusa prevedeva che la coniazione delle monete avesse l’immagine del diritto in rilievo e quella del rovescio in incavo.
Il predetto tesoretto che era costituito da:
Come certamente avrete notato la presenza a Rutigliano di monete di età classica stanno a testimoniare il florido commercio con le città della costa jonica da Taranto a Caulonia (la città più meridionale) e della costa tirrenica con la città di Poseidonia.
L’esigua consistenza del gruzzoletto e i dati relativi al suo ritrovamento confermano che il tesoretto apparteneva ad un privato cittadino, membro di quella società fortemente ellenizzata che nel V° sec. a.C. esibiva il proprio lusso e il benessere , testimoniato tra l’altro dall’abbondanza e dalla ricchezza dei corredi tombali riportati alla luce nella necropoli del Purgatorio in agro di Rutigliano.
Probabilmente, i politici di quel tempo possedevano notevoli doti per la gestione delle interrelazioni e delle interazioni.
Questi brevi appunti potranno servire a coloro che vorranno approfondire la storia… di Rutigliano.
A questo punto viene da chiedersi:
1) AZETINON da chi fu fondata?
2) Cosa significa AZETINON ?
3) Gli AZETINI provenivano dalla Grecia?
4 L’unico dato certo è la scritta sulla moneta AZETINON.
5) In tutte le città magno greche era presente un TEMPIO, quindi ce ne dovrebbe essere almeno uno in contrada Castiello ?
6) Se esiste il Tempio a chi era dedicato ? Forse alla Dea ATHENA , visto che è rappresentata sulla moneta?
7) A distanza di circa 10 km. l’uno dall’altro, esistevano due insediamenti, uno in contrada Castiello e l’altro in contrada Purgatorio dove è stata scoperta l’immensa necropoli: due popoli diversi? due città diverse?
8) L’arrivo dei Romani (ruolo e funzioni)
9) L’arrivo del CRISTIANESIMO (ruolo e funzioni) – Vedi Necropoli di Azezio di Sebastiano Tagarelli (IPOGEO sopravissuto fino al 1968 e successivamente svanito e dissolto come neve al sole ).
Concludo, ricordando le parole di mio nonno che spesso mi ripeteva:
L’omme ca tein u cerveidd iacchie sempre a streid giust, u sceim iacchie semp na scus..e.
Tradotto in italiano: l’uomo vincente trova sempre la soluzione al problema, lo sciocco trova sempre una scusa.