Proverbi, modi di dire, soprannomi di un mondo passato
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- Pubblicato Venerdì, 16 Dicembre 2016 08:15
- Scritto da Tino Sorino
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di Tino Sorino
Proverbi, modi di dire, soprannomi di un mondo passato che per fortuna rivive nel dialetto nojano ancora oggi parlato da tanti che in questo modo contribuiscono a far riscoprire la cultura popolare e il patrimonio storico linguistico del paese.
Ed ancora, il ricordo di coloro che se ne occuparono nel vernacolo nojano, dal tipografo, editore e giornalista Vincenzo Fiorentino con il suo scritto “Nostalgia di Noja”, a Sebastiano Tagarelli, profondamente innamorato del suo paese e studioso del dialetto locale con il libro “Il mio paese”, all’insegnante elementare Donato Sciannameo con il suo lavoro “Grammatica del dialetto di Noicattaro” Questo ed altro si può leggere nel libro dal titolo “S d-ciae-v na volt” (si diceva una volta), Grafica 2P s.n.c.-Noicattaro che riprendendo una ricerca pubblicata a puntate nella rubrica del Bollettino de “La Madonna della Lama”, riporta i modi di dire “nella parlata di un popolo dialettofono, allo scopo di recuperare una lingua che va ormai morendo, soppiantata dalla cultura del terzo millennio”.
Una lingua che continua, però, a tornare in ogni suo discorso, “sempre arricchito da vocaboli e ditteri gergali”. Non certo per scarsa dimestichezza con l’italiano ma perché le parole che trova più efficaci e appropriate sono quelle in vernacolo. Rita Tagarelli è nata a Noicattaro dove vive e ha svolto per intero la sua carriera di maestra elementare meritando, dal Ministero della Pubblica Istruzione, la medaglia d’argento e quella d’oro.
Da sempre impegnata, seguendo le tradizioni di famiglia, nella promozione socio-culturale del suo paese, di cui è stato Sindaco e Difensore civico, ha già pubblicato diversi lavori tra cui “A camastr. Poesie in vernacolo, A zeita sc-nneut- R-bell ind o pr-sepie, Il tempo e la storia, A fatteur, Sacro e profano, Celebrando monumenti e personaggi storici.
L’anno scorso ha scritto e diretto “La peste a Noja”, un’opera teatrale, in tre atti, interpretata in chiave teatrale dalla Compagnia “Amici del teatro” e programmata per commemorare i 200 anni dal tragico episodio che, tra il 1815 e il 1816, portò alla morte di circa 800 persone. Il libro sarà presentato, a cura dell’associazione culturale “Amici del teatro”, in collaborazione con la Scuola Primaria Statale “A. De Gasperi”, sabato 17 dicembre, alle ore 19.00, nella Sala- teatro dell’Istituto S. Agostino di Noicattaro.
Ad animare la serata, ad ingresso libero, gli alunni della 5 E della De Gasperi diretti dall’ex insegnante Giovanna Di Bari, autrice del lavoro “S faceae-v na volt”, i cantanti Angelo Lacoppola e Jasmine Dibari e gli “Amici del teatro” che scherzeranno sui soprannomi. Presenta Marino Caringella.