“Il buio oltre la siepe”, un libro che ha conquistato tutti
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- Pubblicato Sabato, 25 Giugno 2016 10:55
- Scritto da Puntoeacapo
Un libro che ha conquistato tutti
L’appuntamento mensile del Gruppo Lettura CURIOSO CHI LEGGE si è tenuto lunedì 20 giugno ed è stato dedicato a “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee, scritto nel 1960.
Il romanzo, che valse all’autrice statunitense un successo immediato e il prestigioso riconoscimento del premio Pulitzer, ha conquistato tutti.
Nessuno ha resistito al fascino della storia. Anche chi non ha concluso la lettura ha confessato di essere stato affascinato sin dalle prime pagine.
Già il titolo, ha ammesso qualcuno, sebbene non si tratti della traduzione letterale ma di una metafora, è evocativo e introduce il lettore in uno stato di attesa. L’immagine poetica della “siepe”, di leopardiana memoria, è bellissima.
Oltre la siepe che separa la casa dei solitari Radley dai cittadini di Maycomb c’è il buio, ovvero l’ignoto. E ciò che non si conosce, si sa, spaventa.
L’ignoto e la paura generano il pregiudizio. E il pregiudizio scatena la crudeltà. Si tratta di un circolo vizioso che si ripete e semina lungo il cammino sofferenza e rancore.
Harper Lee con maestria ha raggiunto le corde dell’animo e le ha fatte vibrare. In silenzio ha condotto il lettore a un’analisi attenta delle dinamiche che si instaurano in una cittadina “fantasma” dell’Alabama degli anni Trenta e, che a ben vedere, non sono diverse da quelle dei nostri giorni.
La diversità spaventa, e non tutti sanno gestire questo sentimento; c’è chi si apre e c’è chi si chiude. Così accade che i Radley, che pure in principio erano stati accolti volentieri nella piccola comunità, avevano finito con l’attirare “dicerie” solo perché avevano abitudini differenti. E con il proseguire della storia, il morboso accanimento riservato ai Radley si sposta su Tom Robinson, un bracciante “nero”, accusato ingiustamente di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca.
L’indignazione è il sentimento che ha scosso nella stessa misura tutti i partecipanti all’incontro di lettura. È triste, come ha sottolineato qualcuno, che la giustizia possa essere “ingiusta”. Così discorrendo, questa riflessione ha risvegliato in alcuni il ricordo d’infanzia legato al desiderio di diventare avvocato e difendere i più deboli, a metà tra Perry Mason e Robin Hood.
“Il buio oltre la siepe” in diversi momenti storici e da numerosi personaggi illustri, ultimo Barack Obama, è stato definito il romanzo ideale per parlare di razzismo e discriminazioni ai ragazzi nelle scuole ma, come ha sostenuto la maggior parte del gruppo lettura, il testo è molto più di un libro per ragazzi. Il libro merita di essere letto da tutti: ragazzi, avvocati, insegnanti e soprattutto dai genitori.
Al centro della storia, infatti, come ribadito dal gruppo lettura, c’è Atticus Finch, avvocato, vedovo e “padre” di Jem e Scout, a cui tocca d’ufficio la difesa di Tom Robinson. Atticus è una figura fondamentale nel romanzo come nella vita dei figli. È un uomo di poche parole ma di grande equilibrio, che intesse con i figli un rapporto di grande stima e profondo affetto. Da un partecipante in particolare, Atticus è stato definito come un eroe moderno. Un uomo capace di affrontare le avversità con fermezza senza cedere al rancore. Un uomo che insegna al figlio che per essere coraggiosi non c’è bisogno di imbracciare un fucile, che bisogna battersi con il cervello e non con i pugni, che non si deve serbare rancore, che “quasi tutti sono simpatici quando finalmente si riesce a capirli”.
Con fermezza, è stato evidenziato come la storia narrata dalla protagonista, la piccola Scout, affronta più in generale il tema del rapporto dell’uomo con gli altri. Potremmo dire, come ha sintetizzato una lettrice, che l’autrice ha descritto la “nascita di una coscienza civica”.
Leggendo, alcuni hanno avuto la sensazione di vedere cresce Scout e di familiarizzare con i numerosi personaggi che animano il racconto e che vengono descritti in ogni sfumatura. Tuttavia questa cura del dettaglio che ha regato a qualcuno la sensazione di guardare un film, nell’avvio della lettura ha confuso altri.
Per premiare tutti e rendere omaggio ad Harper Lee, recentemente scomparsa, vi invitiamo alla proiezione del film tratto dal romanzo, “Il buio oltre la siepe” diretto da Robert Mulligan nel 1962, interpretato da Gregory Peck e vincitore di tre premi Oscar: lunedì 4 luglio ore 20.30 presso il Palazzo San Domenico di Rutigliano, proiezione organizzata in collaborazione con VISIONAREA, associazione di cultura cinematografica.
Si ricorda che la partecipazione è libera, gratuita, spontanea.
Attività a cura di Puntoeacapo in collaborazione con Assessorato Cultura e Turismo e Ufficio Cultura Comune di Rutigliano.
Info: puntoeacapo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.