“Le foto raccontano”, un viaggio nel passato per costruire il futuro
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- Pubblicato Martedì, 11 Ottobre 2022 08:35
- Scritto da Teresa Gallone
LUTE “Lia Damato” Rutigliano
presenta “Le foto raccontano”.
Un viaggio nel passato per costruire il futuro
di Teresa Gallone
Memoria come strumento attivo di insegnamento e vita, passato come luogo di ritorno e non di addio, queste le ispirazioni che hanno guidato l’esposizione fotografica temporanea “Le foto raccontano”, a cura della LUTE “Lia Damato” Rutigliano. La mostra è stata inaugurata il 5 ottobre scorso presso il Museo Civico Archeologico e si è ufficialmente chiusa il 9 ottobre. Hanno presenziato l’inaugurazione il sindaco Giuseppe Valenzano, l’assessore alla Cultura Milena Palumbo, il presidente della LUTE Marisa Damato e in vicepresidente Gianni Capotorto. Sono intervenuti Liboria Leone, docente della LUTE e Paolo Pisanelli, regista.
L’obiettivo della mostra si colloca perfettamente nel percorso che da sempre intraprende la LUTE Rutigliano, un percorso multidisciplinare volto alla trasmissione e all’interpretazione critica della cultura del presente, con un occhio necessario al passato da cui attingere saggezza, insegnamenti e ispirazione.
In questo caso sono le immagini a fare da pietre miliari nel sentiero a ritroso nel passato. Le fotografie sono state organizzate in nuclei tematici, guidando nell’immersione nel “mondo del secolo scorso”. L’obiettivo della macchina fotografica si allarga e ci restituisce istantanee della scuola che fu, del lavoro com’era, del paese e di ciò che il tempo ha modificato, ma non solo.
Il focus si restringe verso l’intimo, l’affetto di una festa familiare, la gioia di un matrimonio, la spensieratezza dei giochi infantili. Nell’alternarsi di generali ritratti e particolari di intimo valore, emerge la Storia, anzi, le Storie. Emergono le grandi conquiste della storia del secolo scorso insieme alle grandi piccole conquiste private: i buoni voti in una scuola finalmente unificata, un’automobile per una tanto agognata gita fuori porta, una macchina fotografica a portata di ritratto di famiglia.
Qui l’obiettivo dell’esposizione: evocare non solo il nostalgico ricordo di un passato che ha il sapore della tenerezza e il calore dell’affetto, ma riportare concretamente davanti agli occhi eventi e momenti che possono farsi strumenti concreti di interpretazione e progresso del presente e di costruzione del futuro.