Rutigliano, incendi e degrado urbano
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- Pubblicato Venerdì, 04 Agosto 2017 21:04
- Scritto da La redazione
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Ieri pomeriggio ci sono stati due incendi in due punti diversi del paese. Il primo su via Mediterraneo, è andata a fuoco una campana del vetro, si è trovata sulla linea del fuoco delle sterpaglie. Sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia locale e stamattina la campana bruciata è stata rimossa.
L’altro incendio è stato appiccato (presumiamo sia di origine dolosa) nel Piano Particolareggiato di via Cellamare, proprio a ridosso del canalone. E’ il secondo a distanza di pochi giorni in questo punto, il primo è avvenuto giovedì sera 20 luglio scorso (qui), e ha visto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Ieri pomeriggio il fuoco ha bruciato erba secca e plastica insieme ai tappetini in gomma antitrauma del parco giochi che è a pochi metri. Sotto i grandi alberi di fico, in parte bruciati, qualcuno -o una banda di ragazzi- ha posizionato a mo’ di pavimento i tappetini completamente rimossi dalle giostrine. Sugli alberi sono stati aperti dei teloni plastici di tipo agricoli come a formare una capanna. Insomma, una specie di ricovero di fortuna fatto non si sa da chi e per quale motivo. Qui sono intervenuti i volontari della Protezione Civile di Rutigliano in funzione antincendio e la Polizia Locale.
La cosa più impressionante è il degrado di questo luogo, a ridosso della pineta, in una zona nuova dove si sta costruendo tanto ma senza opere di urbanizzazione primaria, in parte abbandonata a sé stessa. Ci sono rifiuti, c’è amianto su due vecchie torri e a terra, ci sono inerti residui di un crollo.
L’incendio di ieri pomeriggio è avvenuto qui, degrado che si aggiunge a degrado. In un punto più centrale del Piano Particolareggiato, sotto ad altri alberi di fico, abbiamo trovato una “dépendance” simile a quella che più avanti si è bruciata. Anche qui ci sono teloni sugli alberi e tappetini delle giostrine a terra insieme ad altri rifiuti e tutto intorno erba secca, l’habitat ideale per il prossimo incendio.
Oltre al fuoco e ai rifiuti, la cosa che ci ha lasciati senza fiato è vedere lo stato di abbandono e distruzione del parco giochi che costeggia il letto alluvionale. A parte l’erba alta e secca tutta intorno, le giostre sono state vandalizzate; tutte e due gli scivoli non hanno più la base di tappetini, sparsi qua e la in quell’area, come abbiamo detto. Insomma, uno sconforto e la rabbia di vedere il patrimonio pubblico abbandonato e distrutto.
E a proposito del parco in questione, circa tre anni fa ne abbiamo apprezzato la realizzazione e suggerito delle cose: “E’ probabile che passi ancora qualche anno prima che quella zona veda una certa presenza di cittadini residenti, quel parco, dunque, è destinato a rimanere deserto e le attrezzature già montate ad invecchiare senza essere utilizzate e con il rischio del vandalismo sempre in agguato. Qualche giorno fa siamo stati all’ufficio tecnico, abbiamo suggerito di spostare panchine e giostrine nel realizzando Parco urbano di via Aldo Moro i cui lavori sono a buon punto. Questa però, ci hanno spigato, è una soluzione difficilmente percorribile. Smontare e conservare da qualche parte giostre e panchine in attesa della completa urbanizzazione del Piano particolareggiato di via Cellamare, sembra essere una buona soluzione alla quale l’ufficio tecnico stava già pensando (qui)
Peccato che l’ufficio tecnico allora l’ha solo pensata quella soluzione.