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Sorpreso dai carabinieri con i pantaloni abbassati, pronto ad esibirsi

Lo hanno preso l’altro ieri pomeriggio, portato in caserma e identificato. Era appostato nella sua auto rossa in una traversa di via A. Moro con i pantaloni già abbassati in attesa, probabilmente, di far vedere il suo “gioiello” all’ennesima donna.

Ventiquattro anni, di un comune del Sud-Est barese, scorrazzava da diversi giorni a Rutigliano importunando le ragazze, anche minorenni. I carabinieri erano da giorni sulle sue tracce allertati da alcune segnalazioni e denunce, l’ultima quella di una minorenne, dall’esibizionista avvicinata con la scusa di una informazione stradale. Il giovane maniaco non è andato, per fortuna, oltre la fallica esibizione.

Questo preso lunedì scorso è il secondo esibizionista sbarcato a Rutigliano ultimamente. Ce ne è un altro, un po’ più grande e con un’auto blu che sin da luglio scorso si è “esibito” più o meno allo stesso modo; anche questo è stato denunciato e dai carabinieri identificato. Denunciati all’autorità giudiziaria cosa rischiano questi due libidinosi esibitori?

Atti osceni, questo è il reato che, probabilmente, gli sarà contestato. Si tratta dell’art. 527 del codice penale il cui primo comma (“Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000”) è stato, tra l’altro, depenalizzato da un decreto legge emanato dal governo Renzi a gennaio scorso.

La pena della reclusione da quattro mesi a più di quattro anni è prevista se l’atto osceno “è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”, recita il secondo comma dello stesso art. 527, comma per fortuna non depenalizzato.

A denunciare l’esibizionista fermato l’altro ieri è stata l’ultima vittima dei suoi atti osceni, una minorenne.

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