Lite tra albanesi con due feriti, ieri mattina in piazza
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- Pubblicato Lunedì, 05 Maggio 2014 19:19
- Scritto da La redazione
«Ero vicino al mio comitato e, all’improvviso, ho sentito delle voci concitate, mi sono girato e ho visto un gruppo di albanesi, due in modo particolare stavano litigando. Io mi sono allertato, ho cercato di fare qualcosa, poi i due si sono allontanati correndo verso il bar Chantal. Ho continuato a stimolare le persone ad intervenire per evitare il peggio perché vicino al bar hanno ripreso la lite. Mi sono messo dietro a questa persona più anziana per cercare di fermarla, l'uomo era visibilmente scosso, poi il ragazzo se n'è andato con la faccia sanguinante. Io non ho visto nessuna arma, pero il sangue c’era». E’ il racconto che ci ha fatto Minguccio Altieri poco dopo la lite, una lite che avrebbe potuto avere conseguenza forse più gravi senza l’intervento contenitivo dello stesso Altieri.
Quella che c'è stata ieri mattina, intorno alle 9:00 in piazza XX Settembre, proprio davanti al comitato elettorale, è -appunto- una lite furibonda tra un cinquantenne albanese e due giovani connazionali fra i 26 e 27 anni di cui uno nipote dell’aggressore, tutti residenti a Rutigliano. Non si sanno bene i motivi del litigio ma, molto probabilmente, si tratta questioni, dissidi familiari.
La lite è cominciata con spintoni e botte poi, ad un certo punto, il cinquantenne, con un seghetto da potatura, ha ferito al volto il nipote e alla mano l’altro giovane. Dopo il ferimento i due giovani si sono allontanati percorrendo via Porticella, sporcandola di sangue per tutta la sua lunghezza. Si sono immediatamente diretti al punto di primo intervento di Rutigliano; qui al giovane ferito alla mano gli sono stati messi dei punti di sutura, quello ferito al volto è stato trasportato al Policlinico.
Sono intervenuti i carabinieri di Rutigliano, chiamati poco dopo l’inizio delle lite, quando le cose si stavano mettendo male. I militari hanno arrestato l'aggressore mettendolo ai domiciliari. Stamattina, al Tribunale di Bari, c’è stato il processo per direttissima che ha convalidato l’arresto e messo in libertà il cinquantenne grazie, probabilmente, alla sospensione della pena perché persona incensurata.