Violenza di genere, informazione e prevenzione
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- Pubblicato Lunedì, 27 Novembre 2017 12:54
- Scritto da Teresa Gallone
Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
La Commissione Pari Opportunità Rutigliano presenta “La Bella e la Bestia. Dialoghi in tema di prevenzione alla violenza di genere”
di Teresa Gallone
Sempre costante nel suo lavoro sul territorio, la Commissione Pari Opportunità di Rutigliano dedica un incontro di condivisione e informazione in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. L’appuntamento del 24 novembre scorso si è concentrato sulla prevenzione alla violenza di genere, tema discusso e approfondito da un’équipe di esperti nel settore educativo e psicologico, con la partecipazione del Capitano Ugo Chiosi e del Maresciallo Maggiore Roberto Laterza, rappresentanti delle forze dell’ordine.
Promotrice della serata e presidente della Commissione, Antonia Paradiso ha sottolineato l’importanza delle operazioni di prevenzione al fenomeno. A suo dire, appuntamenti di informazione di questo tipo costituirebbero solo la base di partenza per una più ampia azione nel tessuto sociale, sino ad arrivare all’istituzione di una materia scolastica specifica mirata all’educazione dei più giovani.
Dei giovani è chiamato a parlare Padre Giuseppe Di Stefano, attivo nella comunità La Città dei Ragazzi di Mola di Bari. Il suo è un punto di vista inedito nella questione della violenza di genere. La prospettiva è stata spostata dalle vittime effettive e riconosciute ai cosiddetti “effetti collaterali”, i minori figli delle vittime di femminicidio che, stando alle ultime stime, sarebbero 1628 in tutta Italia. Questi orfani, attualmente non tutelati da alcuna legge apposita, subiscono il duplice trauma della perdita della figura genitoriale, della violenza assistita e della conflittualità presente nei nuclei famigliari di affido, spesso parenti prossimi in contrasto fra loro.
Ulteriore punto di approfondimento di Padre Di Stefano è il percorso pedagogico appropriato alla prevenzione della violenza di genere. A suo dire sarebbe opportuno cominciare a ridimensionare l’atteggiamento maternalista nei confronti dei figli, in modo tale da non far vivere al minore una situazione di ambiguità che genererebbe un subdolo desiderio di eliminazione della figura femminile. Fondamentale inoltre sarebbe l’educazione alla sana gestione e generazione dei conflitti, di primaria importanza per la formazione di adulti sani, consapevoli e capaci di affrontare le situazioni conflittuali in modo razionale e rispettoso.
Sui minori coinvolti in situazioni di violenza di genere è intervenuta anche la dottoressa Leonarda Valentina Vergatti, psicologa presidente del Progetto Sirio Aps. Stando alla sua esperienza, il percorso di terapia delle vittime di violenza e dei minori collegati sarebbe inficiato in partenza dalla tendenza alla creazione del tabù del lutto e dell’evento negativo nel contesto esterno. La mancanza di dialogo diretto con il minore e la scarsa possibilità di libera espressione di questo avrebbe effetti negativi sull’iter di superamento del trauma.
Allo stesso modo, le donne vittime subiscono il vincolo della discrezione sui fatti personali, problema culturale di grande rilievo. Di qui la tendenza a non denunciare immediatamente, a evitare qualsiasi tipo di apertura, complice anche l’intrinseco senso di insicurezza e il timore di solitudine. Compito delle istituzioni e delle associazioni sarebbe far leva sulla sicurezza di azione in caso di violenze di genere. Le vittime dovrebbero essere sicure della presenza di organi preposti alla protezione e all’assistenza, oltre ad avere la certezza di pene sicure e appropriate per i colpevoli.
Sicurezza e assistenza vengono costantemente garantite sul nostro territorio dal Centro Antiviolenza “Il Melograno” rappresentato in conferenza dalla dottoressa Eugenia Policarpo. Il Centro opera attivamente nella circoscrizione Rutigliano-Noicattaro-Mola di Bari fornendo in primo luogo strumenti di informazione e prevenzione. Gli operatori si dedicano alla formazione dei ragazzi nelle scuole con l’obiettivo di formare all’esatto riconoscimento del fenomeno violenza di genere. La squadra di psicologi, assistenti sociali e legali è impegnata ogni giorno nei percorsi di terapia, accoglienza e dialogo con le vittime di violenza, rispettandone tempi, esigenze e situazioni personali.
Le autorità cittadine, Roberto Romagno e l’assessore alle Pari Opportunità Graziana Tagarelli, hanno concluso l’incontro assicurando piena collaborazione dell’amministrazione nel lavoro di informazione e informazione sul fenomeno di violenza di genere. L’assessore Tagarelli ha fatto presente di aver sollecitato i presidi degli istituti scolastici comunali all’estrema attenzione verso le situazioni allarmanti e alla prontezza delle segnalazioni alle autorità competenti.