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Cittadini arrabbiati per i furti, il buio, la polvere, i rifiuti…

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pp-via-cellamare-buio

 
di Gianni Nicastro

“La casa, quel posto in cui tornare, vivere e sentirsi al sicuro; quel posto che con amore, sacrifici e investimenti cerchi di mettere su pian piano, magari con i risparmi di una vita...all'improvviso viene violato, forzato e messo a soqquadro, in un giorno qualunque.
Più e più volte.
Ebbene, questo è quello che ormai accade da mesi a Rutigliano, e soprattutto in zone di nuova costruzione, esattamente dalle parti del "piano particolareggiato".
Tra cittadini e condomini, ascoltiamo almeno un paio di volte a settimana, racconti tristi e arrabbiati di questo genere.
La nuova zona di via Cellamare e via Sardegna, ormai, sono prese letteralmente d'assalto. A tutto ciò si aggiunge l'assenza completa di illuminazione e "valore aggiunto" una pseudo villetta devastata, ormai divenuta discarica a cielo aperto e covo di appostamenti preferita dai malintenzionati.  
Al calar del sole è facilissimo nascondersi tra la vegetazione, appostarsi con le auto e prendere nota di chi vi abita, di orari e spostamenti vari: è buio pesto!!!
Il vicino cimitero, risulta assai più illuminato!
Non si vede assolutamente nulla!
Quanto ancora dobbiamo aspettare?
Cos'altro dobbiamo aspettarci e subire?
Perché?

Cittadini arrabbiati”.

Una segnalazione -arrivata ieri in redazione- che esprime, con dignità e compostezza, il disagio di chi vive da oltre un anno nel Piano particolareggiato di via Cellamare. Un quartiere di nuova costruzione con strade senza asfalto, aperte alla circolazione delle auto, da cui si alza una polvere -tanta- che entra nelle case, viene respirata da grandi e piccoli.

I residenti sono costretti a tenere le finestre chiuse per non vederla depositarsi in casa. E’ facile immaginare come abbiano passato l’estate con i 42 gradi di temperatura e la siccità che hanno reso ancora più sottile e volatile quella polvere.

Manca l’illuminazione pubblica, di sera e di notte, quindi, è buio; un buio che rende insicuri e attira i “topi d’appartamento”. Un buio fino a poco tempo fa mitigato soltanto da un faro messo su una gru di un cantiere edile. Da qualche giorno non c’è più neanche quel faro perché il costruttore ha spostato la gru più avanti, ancora più buio dunque.

A una situazione già al limite si aggiunge il degrado dei rifiuti abbandonati, di un’area attrezzata a parco giochi vandalizzata, accerchiata dall’erba alta e secca, ricettacolo di ogni cosa e degrado sulla quale, ogni tanto, divampa un incendio.

“Quanto ancora dobbiamo aspettare”, chiedono i cittadini arrabbiati, perché in quel quartiere si possa scorgere una minimo di civiltà urbana?
E’ del 15 dicembre 2016 l’avvio del procedimento di gara d’appalto per la “urbanizzazione P.P. Via Cellamare - Lotto 2”, 608.000 euro già impegnati per la “realizzazione dei marciapiedi per l’intero piano, allo scopo di meglio definire fisicamente la viabilità e i lotti privati; - posa in opera di binder, allo scopo di rendere agevole la viabilità ai primi residenti; - posa in opera del tappetino di usura nel solo tratto stradale C-I, in quanto, al momento, è l’unica strada quasi completamente edificata; - completamento della predisposizione dei cavidotti per l’impianto di pubblica illuminazione; - posa in opera dei pozzetti e plinti per la pubblica illuminazione”, recita la delibera di giunta (n. 195) del 2 dicembre 2016.

Una procedura di gara ferma da oltre otto mesi perché la priorità l’hanno avuta altre due gare partite nello stesso periodo, così ci hanno riferito dall’ufficio tecnico qualche giorno fa. C'è da chiedersi come abbia fatto il comune a ritenere che la soluzione dei problemi qui segnalati non fosse prioritaria otto mesi fa, e ancora prima, anche in considerazione del fatto che ha già incassato 1,4 milioni di euro di oneri di urbanizzazione pagati da quei cittadini.

Ma la gara è ferma alle buste arrivate dalle ditte partecipanti, si tratta di aprirle e valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa. Non dovrebbe essere complicato, una gara del genere si aggiudica in un mese o poco più.




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