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Il Prato Fiorito. Alla scoperta del nostro Territorio!

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Il Campo Estivo 2017 organizzato dalla "Cooperativa Sociale Incontriamoci" nata meravigliosamente da Marialaura Bruno e Rossella Porticelli, per il "Prato Fiorito onlus", propone un calendario settimanale dinamico e rigenerante che incrocia apprendimento ed entusiasmo pianificando così le attività: lunedì, mercoledì e venerdì sono dedicati al mare, grazie al lavoro di Raffaella De Macina, istruttrice qualificata FIN, si rende l'esperienza divertente e propedeutica al rilassamento psico-fisico con all'ausilio di giochi ed esercizi in acqua; il martedì, a seconda delle attività, è dedicato al laboratorio di informatica con la relativa gestione dei canali social/sito web del Prato Fiorito ufficio stampa e dalla "Bottega io ho Fatto", laboratorio manuale permanente, in cui i ragazzi realizzano bomboniere e manufatti artigianali per ogni evento.

La vera novità di quest'anno è rappresentata dalla sperimentazione di un nuovo percorso, elaborato a quattro mani e due menti da Marianna Divittorio e Davide Damiani, il tutto però ispirato dalla profonda saggezza della Natura: proprio da qui il progetto intitolato «Scopriamo la Natura». Questo ha come obiettivi l’apprendimento dei principi che permettono la "prosperità per tutte le creature" e l’assimilazione delle informazioni basilari legate ai luoghi storicamente importanti del territorio rutiglianese.
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Prezioso e coinvolgente è il contributo che volontari come Isa Calisi, un’anima molto sensibile, Palma Barbati Minischetti, insegnante di Yoga e il giovane Francesco Sorino mettono a disposizione del gruppo per vivere esperienze ricche e significative.

Nel giorno di giovedì mattina, i preziosi “fiorellini” del Prato guidati dalla figura di Davide Damiani, appassionato in materia e laureato in agraria, saranno impegnati in una serie di escursioni che mirano alla riscoperta della macchia mediterranea e al riconoscimento vegetale, all’apprendimento delle informazioni di base sull’orientamento e alla riconnessione con la natura, al rilassamento ispirato dall’ambiente e all’incremento della meraviglia e del rispetto verso gli elementi, la Terra e tutte le creature che la abitano.

Stimolare la crescita individuale attraverso l’osservazione critica, la collaborazione e l’impegno nella realizzazione e di un erbario è uno degli obiettivi che questa esperienza intende sviluppare.

Il primo appuntamento ci ha visti esploratori del Vallone Guidotti (a Rutigliano).
Essendo ciascuno di noi un essere sia spirituale che fisico, ci siamo muniti sia delle giuste scarpe da trekking sia della guida che una preghiera rivolta al sole, il centro del nostro sistema che irradia luce indiscriminatamente e anima tutte le creature, poteva fornirci.

Un breve excursus geografico del luogo ha accennato la descrizione di tutta la Lama San Giorgio come letto alluvionale scavato dall’acqua, salvo (anche se non definitivamente ancora) dagli scarichi delle fogne; con dei brevi cenni è stato visto anche l’utilizzo del Vallone come fossa comune per i cadaveri durante la seconda guerra mondiale. Con tali informazioni e consapevoli che le vibrazioni che ci viene concesso emanare dal profondo del nostro essere possono sanare e proteggere l’ambiente, ci siamo impegnati a camminare nel rispetto e nella gioia all’interno di un luogo meraviglioso e prezioso come il nostro Vallone.

Abbiamo seguito il sentiero, sino ad arrivare ad una grande quercia (la Roverella) che ci ha regalato una freschissima ombra. Faceva molto caldo! Ci siamo seduti tutti in cerchio approfondendo l’esperienza del contatto con la terra sgretolandola tra le mani mista a rametti, foglie e ghiande, il tutto accompagnato dal sottofondo sonoro dalla campana tibetana: è stato molto rilassante toccare questi elementi naturali, parole di Isa Calisi, la piccola discendente dei vivai.

Dopo una piccola merenda, abbiamo iniziato l’attività di scoperta, osservazione ed orientamento grazie al sole e al riconoscimento del venti.
Successivamente, abbiamo ripreso la passeggiata e ognuno di noi, libero di seguire il proprio percorso anche fuori dal tracciato, ha raccolto spontaneamente un esemplare di foglia, ghianda o fiore per la realizzazione dell’erbario. Con l’aiuto degli educatori, abbiamo analizzato in ogni parte queste piante e attraverso la vista, il tatto e l’olfatto siamo riusciti persino ad emozionarci.

Abbiamo potuto anche vedere l’utilizzo di un accendino solare, un semplice ma efficace strumento portatile che convoglia i raggi del sole in un unico punto dove un piccolo pezzetto di carta prende fuoco, il tutto chiaramente in sicurezza.
Un profumo di timo e finocchietto selvatico ci ha abbracciati al nostro arrivo e ci ha salutati per ultimo dandoci appuntamento al prossimo giovedì, destinazione Chiesa di Sant’Apollinare.

Di seguito, riportiamo qualche sensazione a caldo… Graziella: “Mi sono divertita in mezzo alla natura con tutti gli amici”. Annamaria: “Abbiamo guardato tante piante nuove”. Carmela: “Ho visto la ginestra e dal libro ho riconosciuto l’aparine che è ruvida, appiccicosa”. Raffaele: “Abbiamo imparato ad orientarci con il sole che sorge ad est e tramonta ad ovest”.

Ufficio Stampa Il Prato Fiorito Onlus




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