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Lillino Ciavarella, commemorazione e presentazione del libro

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di Tino Sorino


Nel 10° anniversario della scomparsa dell’avv. Nicola Ciavarella, la famiglia, in collaborazione con il Comune di Rutigliano, l’Ordine degli Avvocati di Bari e l’Associazione degli Avvocati “F. Lacoppola” di Rutigliano, lo commemora celebrando una messa e pubblicando un libro.

Mercoledì 5 luglio 2017, in programma: alle 18.00, la celebrazione della Santa Messa nella parrocchia di San Domenico, officiata dal parroco don Angelo Bosco e dal suo predecessore don Pasquale Pirulli; alle 19.00, la presentazione, nelle sale del Museo Civico Archeologico “Grazia e Pietro Didonna”, del volume “Nicola Ciavarella.

Una vita per un mondo migliore” (Rutigliano, 2017, Aga editrice). Curatore, un gruppo di redattori e amici: Saverio Ciavarella, Vittorio Berardi, Pasquale Coletta, Raffaella Diomeda e don Pasquale Pirulli.  Interverranno: il sindaco di Rutigliano dott. Roberto Romagno, il prof. Vito Vittorio Berardi, l’avv. prof. Paolo De Felice, l’avv. prof. Gaetano Veneto, l’avv. Franco Gagliardi La Gala e l’avv. Giovanni Strippoli.

A concludere l’incontro, condotto dal dott. Enzo Quarto, giornalista Rai, il prof. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università di Bari. Maestro di diritto e di vita, dirigente scout (tra i fondatori a Rutigliano dell’A.S.C.I. e A.G.E.S.C.I.), due volte sindaco della nostra cittadina, Lillino è stato definito dal prof. Gaetano Veneto nel suo personale ricordo, come    “Un Avvocato discreto ed insieme acuto…, un esempio di equilibrio politico e professionale quotidianamente espresso”.

Mentre tra le tante testimonianze raccolte nel libro, citiamo, ad esempio, quella dell’amico prof. Nicola Valenzano dal titolo “Lillino Ciavarella: una vita per Rutigliano! Lillino, per tanti rutiglianesi, come per me, è stato un preciso e sublime punto di riferimento, una persona da emulare che, come un autorevole fratello maggiore, con la sua presenza ti segna il cammino”. “Nella vita”, continua Valenzano, “ho avuto modo di conoscerlo sotto poliedrici aspetti, tutti importanti e coinvolgenti: come capo scout (per gli anni in cui ho frequentato l’Agesci), poi negli anni a divenire, come assiduo frequentatore e animatore della FUCI, come componente del Direttivo della DC, come Amministratore e Sindaco del Comune di Rutigliano e infine, sul piano professionale, come eccellente giurista, preparato, scrupoloso, rigoroso”.

E, tra i tanti ricordi, ne peschiamo ancora un altro, a titolo esemplificativo, quello dell’amico “fraterno” Lanfranco Di Gioia “Mi piace innanzitutto ricordare la passione e l’impeto con i quali viveva la sua esperienza politico-amministrativa, ispirata da quei principi di lealtà ed onestà che sempre lo hanno caratterizzato. Lillino era un grande amante della Cultura e dell’Arte, passione che ci accomunava. Negli anni della nostra Amministrazione, dal 1981 al 1985, in cui ho ricoperto la carica di assessore alla Cultura, si prodigò molto per dare un impulso alla vita culturale di Rutigliano, soprattutto a favore dei giovani.

Nacque così “L’estate rutiglianese”, una rassegna di spettacoli teatrali e musicali, aperti alla partecipazione di tutta la cittadinanza, una iniziativa che subito Lillino condivise e incentivò. Una manifestazione che ancora oggi, a distanza di tanti anni, vive e viene riproposta ogni anno a Rutigliano”. Sotto le sue Amministrazioni, si realizzano alcune significative opere pubbliche: la metanizzazione dell’intero territorio comunale, l’istituzione del Liceo Scientifico, poi intitolato ad Ilaria Alpi, la sistemazione della viabilità extraurbana, la realizzazione di via Dante, l’istituzione del museo Civico Archeologico “Grazia e Pietro Didonna” e il relativo avvio dei lavori, la costruzione della nuova sede della Pretura Circondariale di Rutigliano, sezione staccata del Tribunale di Bari.

Come sindaco di Rutigliano, Nicola Ciavarella si batte caparbiamente per l’ampliamento dell’ospedale di zona assicurando i previsti cinque reparti fondamentali alla salute pubblica, dà l’avvio alla realizzazione di un ampio piano di edilizia economica e popolare con i tanti alloggi localizzati in via Italia, via Turi e via Mola.  Fa partire un esteso piano di edilizia residenziale, promuove l’avvio dei lavori di sistemazione del tetto alluvionale, l’istituzione del Centro Polivalente per Anziani ed altre importanti opere pubbliche.

Ripercorriamo, ora, le tappe fondamentali della vita di Lillino. Nato a Rutigliano il 3 dicembre 1940 da una famiglia di agricoltori, frequenta, dal 1946 al 1951, la scuola elementare “Settanni”, poi, la scuola media parificata “S. Agostino” di Noicattaro e il Liceo Classico “Morea” di Conversano, conseguendo il diploma nel 1959 con voti eccellenti. Successivamente si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, laureandosi nel 1963 con il massimo dei voti, discutendo la tesi in Diritto Penale “Interpretazione e Analogia nel Diritto Penale” con il Chiarissimo Prof. On. Renato Dell’Andro. Durante gli anni di frequenza all’Università, Nicola Ciavarella è membro della sezione FUCI di Rutigliano, assistita da don Francesco Giampaolo. Espleta il servizio militare come Allievo Ufficiale di Complemento nelle truppe meccanizzate di Lecce e poi come Sergente e Sottotenente nel Reggimento Lagunari “Serenissima” e Comandante nel Battaglione Anfibio “Marghera” (13 gennaio 1965). Fa pratica forense presso lo studio dell’Avv. On. Mario Assennato; si iscrive nel 1966 all’Albo degli Avvocati e apre il primo studio legale associato in Bari, via Melo 114 con i colleghi Franco Resta e Giovanni Strippoli, studio che diventa un vero e proprio laboratorio culturale del pensiero e del diritto e che ancora oggi continua a operare, grazie all’impegno della nipote avv. Raffaella Diomeda; nel 1980 diventa Avvocato Cassazionista. Come giurista egli trasmette un insegnamento autorevole che è quello di “cogliere sempre il nocciolo del problema per poi saperlo efficacemente e brillantemente rappresentare con ricchezza di intuito ed equilibrio della riflessione nell’esame delle problematiche”.

Appassionato cultore del Diritto, commentatore con le più diffuse riviste giuridiche, successivamente arricchisce la propria formazione culturale e filosofica confrontandosi con la dottrina sociale della Chiesa. Muore il 5 luglio 2007, a causa di un improvviso malore, mentre in macchina a circa 400 metri dalla sua abitazione, si stava recando presso il suo studio di Bari. Il libro testimonia la persona, la formazione e l’opera dell’avv. Nicola Ciavarella, “uomo credente, giurista sapiente e sindaco operoso attento ai bisogni degli ultimi… “, così la famiglia e gli amici nella presentazione del libro.





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