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A proposito di Storia, libri e uomini. Report incontro gruppo di lettura

A proposito di Storia, libri e uomini
report incontro gruppo di lettura “Curioso chi legge” del 06.02.2017
a cura di Puntoeacapo

Come affermato da un fedele lettore del Gruppo, quando gli interventi si susseguono, si moltiplicano e si condividono, non c’è dubbio che si tratti di un bel libro.
“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman è un capolavoro della letteratura, non ha età. Apparso per la prima volta nel 1971 il libro di Uhlman si concede, a dispetto della tragica cornice storica cui fa riferimento, a una lettura leggera, delicata e di estrema attualità.
Nel corso del confronto, non sono mancati i riferimenti alla situazione politica contemporanea; hanno trovato voce i dubbi e le paure legate a una scena internazionale complessa e discussa.

Il rischio quando si parla di Shoah, come confessato da una lettrice e confermato da molti, è che si resti bloccati a ricordare quello che è accaduto ai tempi di Hitler e si dimentichino le guerre e le atrocità a pochi passi da noi. Ricordare le vittime dell’Olocausto solo un giorno all’anno è un lusso che non possiamo permetterci. C’è bisogno di riflessioni più originali; occorre attualizzare.

Il segreto del successo dell’autore per molti è rintracciabile nella scrittura capace di coinvolgere ed emozionare con straordinaria naturalezza ragazzi e adulti. A confermarlo la presenza all’incontro di ieri sera degli alunni della terza G della scuola media A. Manzoni di Rutigliano accompagnati dalla prof.ssa A. Palumbo. Una piacevole sorpresa che ha confermato quanto un buon libro possa regalare suggestioni e suscitare riflessioni prescindendo dall’età anagrafica.

Abbiamo parlato della Storia con la esse maiuscola, di uomini, donne e bambini, della violenza ottusa e cieca, della forza della speranza, della vita che intreccia la morte, del dolore e della paura che sfocia nell’orrore. Abbiamo parlato dell’”orgoglio” di appartenere a un popolo e della disperazione e dello smarrimento che si prova quando questo “bisogno” viene negato e oltraggiato.

Ma soprattutto abbiamo parlato del valore dell’amicizia. “Amicus certus in re incerta cernitur”, si cerca l’amico certo quando si è nelle cose incerte, ha ricordato un veterano del Gruppo dei lettori. E infatti, i più giovani tra gli intervenuti hanno insistito proprio su questo aspetto.
Le vicende di Hans e Konradin raccontano i sentimenti e le incertezze che si vivono nell’adolescenza, tempo di grandi interrogativi, di conflitti e di passioni. Si tratta di una fase della vita che sebbene di breve durata è una tra le esperienze più preziose dell’intera esistenza. A proposito Uhlman nelle primissime pagine scrive: “I giovani tra sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata”.

“Le parole come fossero tratti di pennello, sfumature di colore “, è stato detto. Tratti unici e irripetibili, così come si addice a un artista. E, come ricorda una lettrice, Uhlman prima di tutto era un pittore.

Come ogni libro, anche “L’amico ritrovato”, parla a ciascuno toccando corde differenti. Così c’è stato chi, nel concedersi una rilettura a distanza di molti anni, ha colto nella descrizione della famiglia di Hans l’idea di una famiglia moderna che basa l’educazione dei figli sui principi della libertà e della tolleranza; la possibilità di scelta dei ragazzi non nasce dal disinteresse e dall’indifferenza dei genitori ma è frutto di fiducia e coraggio.

 “L’amico ritrovato” è un libro da leggere, rileggere e consigliare senza esitazione.
Prossimo incontro: lunedì 20 marzo ore 20.30 presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale di Rutigliano.
Ci confronteremo su “Orfani bianchi” di Antonio Manzini ed. Chiarelettere.
Attività a cura di Puntoeacapo in collaborazione con Assessorato Cultura e Turismo e Ufficio Cultura Comune di Rutigliano.
Info: puntoeacapo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.