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Rinviata a data da destinarsi la gara d’appalto dei rifiuti dell’ARO BA/7

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di Gianni Nicastro


Era stata fissata per domani, 20 gennaio, l’ultima seduta della commissione giudicatrice. Secondo l’avviso pubblicato il 13 gennaio scorso all’albo pretorio on line del comune di Noicattaro, domani la seduta si sarebbe dovuta tenere dalla 15:00 alle 21:00. Quindi, entro domani sera avremmo saputo chi sarebbe stato l’aggiudicatario del plurimilionario appalto.

Ma la seduta di commissione domani non si tiene più, è stata rinviata a data da destinarsi. Un rinvio già stamattina sul tardi comunicato alla imprese partecipanti alla stessa gara d’appalto dal responsabile unico del procedimento (RUP) Oscar Rubino, comandante della Polizia Locale del Comune di Noicattaro.

Ad invitare il RUP a sospendere temporaneamente la gara è stato l’organo decisionale dell’ARO BA/7, l’Assemblea dei sindaci dei sei comuni di cui si compone (Noicattaro, Rutigliano, Cellamare, Valenzano, Capurso e Triggiano), il cui presidente è Raimondo Innamorato sindaco di Noicattaro, comune capofila.

Un invito maturato nell’assemblea dei sindaci che si è tenuta proprio stamattina.
Partiamo intanto da chi c’era e da chi non c’era. Assenti stamattina i sindaci di Capurso e Triggiano, presenti lo stesso sindaco di Noicattaro, poi quelli di Rutigliano, Roberto Romagno, Valenzano, Antonio Lomoro e Cellamare, Michele De Santis. I quattro sindaci hanno deciso di sospendere temporaneamente le operazioni di gara fino al 26 gennaio prossimo con riserva di future, eventuali, valutazioni. I sindaci, quindi, si sono voluti lasciare una porta aperta a un eventuale proseguimento della sospensione.

Ricordiamo che stiamo parlando di una gara europea, basata sull’offerta economicamente più vantaggiosa, che parte da un base di 117milioni di euro per 9 anni di gestione. Una gara importante, di un grande peso economico che graverà sulla TARI dei sei comuni, quindi sulle finanze dei loro cittadini.

Perché l’assemblea ARO BA7 è arrivata a una richiesta del genere? Per tutta una serie di “anomalìe” che il sindaco di Noicattaro ha formalizzato in una lettera inviata al RUP il 22 dicembre scorso. Perplessità che riguardano la gara e la sua procedura, la commissione giudicatrice e la sua composizione, la presidenza e la molteplicità di ruoli riassunti in un’unica figura.

E’ probabile che i sindaci si riuniscano in assemblea il 26 gennaio prossimo, cosa decideranno non lo sappiamo. Sappiamo, però, che l’esorbitante aumento dei costi della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana che vengono fuori da questa gara, ma che sono stati fissati nel Piano industriale che è a monte, preoccupa non poco soprattutto il comune di Noicattaro.

Questi esorbitanti costi hanno già sortito una sospensione in autotutela del Piano industriale approvato a febbraio del 2015 dai sindaci dei sei comuni. L’autotutela, all’epoca, l’ha fatta il commissario straordinario del comune di Noicattaro Rosa Maria Padovano. Grazie a quella sospensione i progettisti del piano rividero i costi riducendoli di 500mila euro a fronte, però, di una riduzione dei servizi. Stessa revisione dei costi è stata fatta pure sul comune di Rutigliano (-350mila euro), anche qui a fronte di minori servizi. Succederà la stessa cosa, cioè la sospensione in autotutela, anche alla relativa gara d’appalto arrivata ormai alla conclusione?

Staremo a vedere. Intanto la sospensione a data da destinarsi dell’ultima fase di questa gara d’appalto è un fatto importante, lascia intendere la serietà delle motivazioni che l’hanno originata.


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