Esposizione solenne del Crocifisso miracoloso
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- Pubblicato Sabato, 24 Settembre 2016 15:41
- Scritto da P. Massimiliano Casucci
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ESPOSIZIONE SOLENNE DEL CROCIFISSO MIRACOLOSO
A CONCLUSIONE DEI SOLENNI FESTEGGIAMENTI
24 e 25 settembre
In occasione del Giubileo della Misericordia e al termine dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso, che ha vista impegnata tutta la cittadinanza di Rutigliano dal 5 al 25 settembre, il Santuario espone solennemente alla pubblica venerazione, da oggi pomeriggio fino a domani sera, l’immagine miracolosa del Crocifisso che si venera nel Santuario.
I Rutiglianesi sono molto legati all’immagine, che durante tutto l’anno è custodita in alto, nella cappella del Crocifisso, all’interno del Santuario.
È l’immagine legata al miracolo che ad essa si attribuisce in occasione della famosa siccità del 15 settembre 1709, quando i cittadini rutiglianesi, non sapendo a chi santo affidarsi per implorare la pioggia dal cielo, decisero di organizzare una processione penitenziale con il Crocifisso, il quale immantinente concesse il tanto sospirato miracolo: la pioggia ristoratrice e fecondatrice.
L’immagine è stata attribuita all’artista gallipolino Genuino Vespasiano, il quale l’ho scolpita nel legno, a grandezza naturale, su commissione di un ricco Castellano spagnolo. Il canonico Lorenzo Cardassi, storico rutiglianese, nel suo volume Rutigliano in rapporto agli avvenimenti più notevoli della Provincia e del Regno (p. 277, 1878) riporta la leggenda in cui si racconta il prodigioso arrivo dell’immagine nel Convento dei Frati Cappuccini.
Proprio a commemorazione di questo evento, da allora, l’immagine veniva portata, una volta l’anno, il 14 settembre festa dell’Esaltazione della Croce, in processione per le vie della Città.
In seguito, data la sua preziosità, è stato necessario proteggerla dal rischio delle intemperie, utilizzando per la processione un’altra immagine altrettanto bella, in carta pesta, di fattura dell’artigianato leccese.
Realizzata, questa, agli inizi del 1900 su commissione di una devota rutiglianese, dall’artigiano leccese residente a Bari Salvatore Bruno e anch’essa custodita nel Santuario, è ormai da anni l’immagine che ogni anno percorre in processione le vie della città, mentre il Crocifisso storica risiede nella sua cappella in attesa che i devoti rutiglianesi si rechino da Lui in cerca di pace e serenità, raccontandoGli tutte le loro gioie e le loro pene.
P. Massimiliano Carucci, Rettore