Testimoni di Geova e libertà di pensiero in Russia, il 23 settembre scade l’ultimatum. Video
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- Pubblicato Martedì, 20 Settembre 2016 13:45
- Scritto da Claudio Cutrignelli
Claudio Cutrignelli
UFFICIO STAMPA TESTIMONI DI GEOVA CIRCOSCRIZIONE PUGLIA 10
Egr. Sig. Gianni Nicastro
Direttore Rutigliano Online
Oggetto: Testimoni di Geova e libertà di pensiero in Russia: il 23 settembre scade l’ultimatum
Gentile Direttore,
L’ufficio del procuratore generale della Federazione Russa ha inviato all’organizzazione dei Testimoni di Geova in Russia una lettera formale che annuncia la proscrizione del nostro culto, sebbene in Russia ci siano quasi 180.000 Testimoni di Geova. L’ultimatum scade il 23 settembre prossimo.
La lettera minaccia lo scioglimento del nostro ente giuridico in Russia a meno che i Testimoni di Geova cessino quelle che il governo definisce attività “estremiste”. Questo ultimatum ha implicazioni molto estese e preoccupanti. Ingiunzioni del genere, infatti, spesso preludono a una escalation di violazioni di diritti umani verso molti altri cittadini e organizzazioni.
Lo conferma il fatto che il 20 luglio scorso sia entrata in vigore in Russia una nuova legge che criminalizza qualsiasi individuo o associazione religiosa “diffonda informazioni sulle proprie credenze” senza il permesso del governo. Alcuni considerano questa nuova legge più dannosa per la libertà di espressione e di culto rispetto alle leggi in vigore nell’ex Unione Sovietica.
Proprio per questo, troverà particolarmente significativo il video in allegato, dove una testimone di Geova russa, manager finanziario sulla piazza di Milano, confessa la sua forte preoccupazione – e quella dei tanti altri cittadini russi che vivono in Italia – per quello che sta succedendo in Russia e per i pericoli a cui questi sviluppi espongono i loro familiari e amici che vivono ancora lì.
Ringraziandola per la Sua attenzione
Claudio Cutrignelli
Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova
Casamassima, 19 settembre 2016