Da Amatrice la testimonianza di Giuseppe D’Alba e del responsabile ANPAS
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- Pubblicato Lunedì, 29 Agosto 2016 18:56
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Ieri mattina ci siamo messi in contatto con Giuseppe D’Alba, presidente della Protezione civile di Rutigliano che, con un’altra nostra volontaria, Rossella Porcelli, è da diversi giorni ad Amatrice, il comune più gravemente colpito dal terremoto del 24 agosto scorso, dove è stato allestito un campo dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).
Abbiamo voluto sentirlo in merito alla richiesta di aiuti alimentari che sono pervenute da quel campo, perché dalle notizia che avevamo, lette dal comunicato della protezione civile regionale del 24 agosto scorso, e da vari interventi sulla stampa, ci era sembrato che non ci fosse bisogno di alimenti perché arrivati in grandi quantità.
«Ieri ho fatto parlare con Giacomo Troiani della Pro Loco direttamente il responsabile nazionale ANPAS che ha spiegato la situazione, che è questa» ci ha detto subito Giuseppe. «Nel campo nostro, che ospita Esercito, Vigili del Fuoco... di sfollati ce ne sono a malapena una cinquantina -ha aggiunto-, il resto sta dentro a un Palazzetto dello Sport. Gli sfollati, però, si sono stancati di stare nel Palazzetto e da ieri ad oggi stanno venendo nelle tende. Noi, inizialmente, ne avevamo montato una ventina di tende, adesso ce ne sono cinquanta perché stamattina sono arrivate altre persone. Insomma, si sta ampliando il campo. Qui l’unica cosa che serve è un po’ di pasta e i secondi».
Secondi cosa vuol dire, Giuseppe, cibo in scatola?
«No, petto di pollo, carne...».
E come facciamo a mandare cibo deperibile da qua, finché arriva...
«Quattro ore di viaggio sono, noi qui abbiamo i container con le celle frigorifero, come arrivate mettiamo tutto nelle celle».
Il presidente della Protezione civile di Rutigliano ci ha, poi, passato al telefono Pasquale Pastore, consigliere nazionale ANPAS e responsabile nazionale per quanto riguarda l’infermeria da campo. «Qui ad Amatrice abbiamo allestito un campo, che è il più grande campo della zona e può ospitare oltre 300 persone» ci ha riferito il sig. Pastore. «Oltre agli sfollati ospitiamo anche la Gendarmeria e i Vigili del Fuoco del Vaticano, Vigili del Fuoco normali, anche l’Esercito Italiano. Noi facciamo ad ogni pasto circa 500 pasti per noi volontari, per gli ospiti del campo e anche per le Forze dell’ordine».
Quindi oltre ad offrire assistenza agli sfollati, offrite un servizio a tante autorità e forze di volontariato che sono lì presenti.
«Sì, abbiamo anche la Polizia di Stato che dorme pure nel nostro campo».
Quanto è grande il campo che avete allestito ad Amatrice.
«Guardi, non voglio esagerare, ma superiamo i 10.000 metri quadri».
Su questo ettaro avete allestito tutti i servizi...
«Sì, la cucina da campo con una tensostruttura con 300 posti a sedere».
Ci dica com’è il tempo lì adesso.
«La notte è umido più che altro e un po’ freddo, la temperatura arriva a 10 gradi. Di giorno è favoloso, la temperatura arriva anche a 30-32°».
E questo facilita le operazioni di soccorso.
«Moltissimo».
Sig. Pastore, ci dica qual è l’umore della popolazione, al di là ovviamente del dolore e della sofferenza per quanto accaduto.
«Moralmente distrutta, però le dico che hanno fatto a noi un’ottima accoglienza, perché hanno capito che noi gli siamo molto vicini. Io sono onorato di stare in questa terra, le devo essere sincero. E’ gente squisita, molto umile, che non chiede, che ha quasi paura di chiedere, gente timida, con grande dignità, cresciuta nei sacrifici».
C’è resistenza e preoccupazione da parte loro a venire nelle tende per paura di rimanerci come è successo all’Aquila?
«No no, sinceramente. Noi stiamo andando in giro e la gente bisogna forzarla, anche, a venire da noi. Io ieri sono andato a prendere una coppia che dormiva sotto due ombrelloni da mare chiusi con un telo; sono venuti qui da ieri pomeriggio, massima ospitalità. Noi qui abbiamo costruito una tensostruttura per i bambini dove ce ne sono già nove, abbiamo realizzato una piccola ludoteca...».
Sì, abbiamo visto le foto...
«Credo che domani sarà pronta anche la tensostruttura per gli anziani, oggi c’erano anche i parrucchieri. Stamattina è venuta una associazione animalista perché qui abbiamo anche degli animali, cani e gatti degli sfollati. C’è un cane che fa paura per come trema ancora quando qualcuno gli si avvicina, è sempre accucciolato con i suoi padroni».
Adesso ci è arrivata la vostra mail con la richiesta di alimenti freschi. Noi eravamo un po’ in confusione perché i comunicati che abbiamo letto nei giorni scorsi dicevano che non c’era bisogno di mandare roba alimentare...
«Noi pasta, bene o male, un po’ ne abbiamo. Qui però bisogna creare una scorta, perché ancora ieri solo di elicotteri della Forestale ce n’erano tre, due della guardia costiera. Un via vai, abbiamo qui affianco a noi un eliporto. Qui gente ancora oggi ce n’è tantissima, la gente che lavora, gli sfollati...».
Ma a voi non vi rifornisce nessuno?
«Al di là del Dipartimento consideri una cosa, che adesso c’è una ricognizione totale di tutto il sistema. Oggi stiamo sopravvivendo grazie alle donazioni. Noi abbiamo parecchia roba in scatola, legumi e via di seguito, tonno, pasta, ma per i secondi è un problema. La carne non è che può essere congelata. Di frigoriferi noi ne abbiamo, anche congelatori, ma non sono molto grandi e, quindi, si va per scaglioni a prendere un po’ di carne, qualcosa di secondo diverso per non far mangiare sempre la stessa cosa».
Certo. Noi qui ci stiamo organizzando per raccogliere quello che ci avete chiesto, raccoglieremo il giorno stesso in cui partiamo. Quando arriviamo lì ci mettiamo in contatto con voi?
«Sì, non ci sono problemi...».
Si riuscirà ad entrare in Amatrice, o ci sono posti di blocco...
«All’ingresso sì, c’è la Polizia stradale...».
Non fanno passare nessuno senza autorizzazione?
«No, non è questione di autorizzazione, ma di ordine pubblico perché qui di curiosi ce ne sono stati, gente che viene solo per vedere le macerie. Si sta evitando questo perché era diventato un via vai, un porto di mare».
Dal campo ANPAS di Amatrice ci hanno, poco fa, comunicato che mercoledì 31 agosto prossimo arriveranno alimenti freschi dal CONAD che basteranno per due giorni. Il prossimo rifornimento lo attendono dalla Puglia e, precisamente, da Rutigliano. Il coordinamento delle Associazioni e il comune hanno il tempo di avvisare gli esercenti (macellerie, alimentari, caseifici, fruttivendoli, pescherie, pasticcerie) perchè mettano a disposizione, gratuitamente e su base volontaria, è ovvio, alimenti freschi da portare al campo per gli sfollati e i soccorritori.
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