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Via Due Pozzi, quattro semplici osservazioni...

di Antonio Fortunato

Le osservazioni che farò sull’argomento non presentano forse, a prima vista, violazioni di leggi o regolamenti; ritengo ugualmente sottolineare lo stato di fatto del tratto di strada che da via Due Pozzi porta al cavalcavia di via Conversano.

Per chi non lo sapesse, Via Due Pozzi è quotidianamente e “pesantemente” percorsa dagli autoarticolati che da Mola vanno verso Via Conversano (e viceversa) ai magazzini degli esportatori, dai trattori, dagli abitanti di Via Mola che accompagnano i figli a scuola su Via Conversano o su Via Filippo Giampaolo e dal normale traffico che si forma quando il passaggio a livello è con le sbarre abbassate. Gli ingorghi si formano nel tratto di strada dove è in corso la costruzione della nuova palazzina; due mezzi provenienti da direzioni opposte non passano!

1^ osservazione
Il marciapiede realizzato durante la prima costruzione sarà largo non più di 80 centimetri (vedasi foto), anche se il DPR 24/7/1996 n° 503 (eliminazione barriere architettoniche) all’art. 5 prevede che: “La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote”.

Nel centro abitato, tutte le vie di nuova formazione e, per quanto possibile, quelle esistenti devono essere munite di marciapiede o comunque di passaggio pedonale pubblico, realizzati in conformità alle norme di legge sull'eliminazione delle barriere architettoniche. Anche l’Art. 91 del regolamento edilizio del Comune di Rutigliano prevede che i marciapiedi lungo le strade, pubbliche o private, e le piazze non devono avere larghezza inferiore a metri 1,20.

2^ osservazione
La nuova palazzina in costruzione è quasi a “raso” della strada … non sarebbe stato il caso, in fase di progettazione e rilascio di permesso a costruire, di far arretrare il fronte della palazzina di un paio di metri in modo da consentire l’allineamento del marciapiede a quello già esistente? E, poi, a prima vista, non sembra esserci lo spazio per realizzare un marciapiede largo un metro e venti. Ed ancora, mi domando che fine faranno quei balconi quando un autoarticolato dovrà “stringere” verso la sua destra?

3^ osservazione
Sul lato opposto alle nuove palazzine a delimitare la strada c’è un muretto a secco, semi diruto e spanciato verso la strada, dal quale, di tanto in tanto, cadono le pietre che vanno a finire sul manto stradale. Cosa si aspetta ad emettere una ordinanza, nei confronti del proprietario, di ripristino?

4^ osservazione
Come da foto, sono da settimane che il braccio della gru del cantiere di via Conversano è posto orizzontalmente al cavalcavia, occupando – idealmente – una parte della carreggiata. Tale braccio è fermo nella medesima posizione da parecchio tempo. Sembra quasi che la gru sia "frenata", mentre le norme sulla sicurezza prevedono che quando la gru non è in esercizio, il suo braccio deve poter girare libero di 360°, il gancio deve essere tirato su e vicino alla torre e non devono esserci carichi appesi, in modo che possa brandeggiare in caso di vento forte.