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Erasmus+ alla scuola “Settanni”, la cerimonia di accoglienza

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di Gianni Nicastro

“In the Paradise Garden of Europe”, nel giardino paradiso d'Europa, questo è il titolo del progetto che vede impegnata la scuola “Settanni” proprio in questi giorni. Realizzato e finanziato nell’ambito del programma europeo per l’istruzione Erasmus+, questo progetto coinvolge nove paesi, Italia, Polonia (paese coordinatore), Austria, Spagna, Portogallo, Lettonia, Ungheria, Romania e Grecia, con l’obiettivo specifico della tutela ambientale, della salvaguardia e valorizzazione delle aree naturali.
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Lunedì scorso, 19 ottobre, nella palestra del I Circolo didattico si è svolta la cerimonia di accoglienza delle delegazioni di insegnanti e studenti di quei paesi. Un tripudio di bandiere e di colori, una gioiosa atmosfera di festa e tanti alunni delle classi quarte e quinte, insieme agli alunni stranieri, che hanno cantato e danzato.

A presentare la cerimonia, per la scuola ospitante, è stata la coordinatrice dell’iniziativa, l’insegnante di inglese Grazia Porcelli, che ha spiegato, in perfetta lingua inglese, il progetto e le sue finalità. In riferimento ai luoghi della natura, dunque, il progetto prevede che gli alunni li rappresentino in produzioni artistiche e letterarie lasciandosi guidare, con creatività, dai sentimenti e dalle emozioni.

«Alla fine del progetto -ha riferito l’ins. Porcelli- si metterà insieme la visione globale del giardino paradiso europeo allo scopo di trasmettere un messaggio: salvare il pianeta per le future generazione». «Durante l’anno -ha aggiunto- tutti gli alunni di quarta e di quinta saranno impegnati in diverse attività previste dal progetto. Con i loro compagni stranieri svilupperanno la conoscenza e la comprensione delle diversità culturali e linguistiche europee, amplieranno la loro conoscenza delle lingue straniere e delle nuove tecnologie, modificheranno i loro approcci verso le culture e i popoli stranieri».
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E’ stata poi la volta del presidente del Consiglio d’Istituto arch. Paolo Piccinno, che ha dato agli ospiti stranieri «il benvenuto del Consiglio d’Istituto e di tutte le famiglie che stanno ospitando i ragazzi dello scambio». «Questo scambio -ha aggiunto- ci rende orgogliosi di essere cittadini europei, orgogliosi di condividere con i nostri amici europei la nostra cultura, conoscenza e amicizia; cioè creare un nuovo mondo all’insegna della difesa dell’ambiente».

Uno sforzo straordinario Erasmus quest’anno, otto paesi con la relativa rappresentanza scolastica. Alla dirigente, prof.ssa Maria Melpignano, abbiamo chiesto se ci siano state difficoltà sul piano dell’ospitalità. «Per quanto riguarda l’ospitalità sta andando tutto bene -ha risposto- perché ci stiamo lavorando da mesi, abbiamo avuto il grande supporto dei genitori che sono stati veramente splendidi. Accogliamo diciassette ragazzi dei vari paesi nostri partner. Ci siamo, quindi, organizzati con una struttura alberghiera su Bari, non essendoci qui la disponibilità e perché uno degli obiettivi di Erasmus è anche condividere i momenti conviviali extra lavoro. I rutiglianesi, poi, sanno essere molto ospitali». erasmus-sett -3

«Devo dire -ha aggiunto la dirigente- che tutta l’organizzazione risponde ad un gioco di squadra, all’incontro di tante sinergie. Infatti, è il caso di ringraziare l’insegnante Grazia Porcelli, la nostra coordinatrice, che tanto si è spesa per organizzare un programma puntuale e preciso finalizzato alla valorizzazione delle bellezze naturali. E daremo centralità, anche, visto il problema della lama, al Vallone Guidotti che sarà oggetto di visita venerdì. Non solo, ma abbiamo parlato oggi, nella cerimonia di accoglienza, proprio della necessità di salvaguardare l’ambiente. Quindi, quale occasione migliore per riunirci ancora tutti quanti in uno sforzo comune a difesa della nostra lama».

All’ins. Porcelli abbiamo chiesto come ha risposto il gruppo di cittadini europei, studenti e insegnanti, le loro prime impressioni su Rutigliano e l’accoglienza. «Prima di tutto -ci ha detto- ieri hanno apprezzato l’accoglienza che i genitori hanno fatto all’aeroporto: hanno preparato cartelloni, poster con i nomi dei bambini ed erano contentissimi di accoglierli. Poi hanno accompagnato i docenti all’albergo, i genitori sono stati molto cordiali e i bambini contentissimi di avere ospiti questi ragazzi che vengono non solo dalla scuola primaria, ma anche dalla scuola superiore. Si sono, quindi, ambientati e integrati veramente bene. Noi ci auguriamo che con questo progetto si risolvano gli innumerevoli problemi dell’Europa, ci sia -diciamo- più integrazione e unione tra gli Stati in modo da farci sentire più europei. Anche i bambini devono capire che sono cittadini europei».
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«L’idea del progetto Paradise Garden Europe -ci ha detto l’insegnante polacca Ferdyn Margorzata*- è di farci sentire come fossimo in un paradiso e far conoscere alle persone che vi partecipano piccoli luoghi sconosciuti. Riguarda la nostra sicurezza, la natura e le nostre relazioni con la gente. Allora, in questa bella cerimonia di benvenuto, vedo la gente che sorride gentilmente e mi sento veramente in un paradiso. Il progetto vuole formare e integrare i futuri cittadini d’Europa e coinvolge studenti, bambini e genitori».

Alla fine del progetto gli alunni di quarta disegneranno ognuno tre cartoline su tre interessanti temi: le lame, gli ulivi -così in pericolo oggi in Puglia- e l’erosione delle coste. Tra tutte le cartoline verranno scelte quelle con i disegni più belli che saranno poi mandate all’Unione Europea.

Insomma, un progetto importante, una straordinaria occasione, per bambini, genitori e insegnanti, di conoscere, fraternizzare con persone di altra nazionalità, un interscambio culturale che arricchisce ulteriormente la scuola "Settanni" e l’anima della sua comunità.

*Coordinatrice del Progetto Erasmus+, insegnante di inglese della scuola primaria n. 23 “im. Maria Dabrowska” di Elblag, Polonia.




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